Driver: San Francisco
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Vediamo qualche esempio pratico : dobbiamo raggiungere un dato punto della città prima di qualcun altro? Per farlo, potremmo ad esempio prendere il controllo della macchina sulla corsia opposta e produrci in un bel frontale con il nostro inseguitore, prima di riprendere il controllo della “nostra” vettura. Non mancano episodi in cui ci é richiesto di arrivare, in una gara, primi E secondi, coadiuvati da una IA non propriamente all'altezza ma che, nel settanta per cento dei casi, svolge il compitino assegnatole senza troppi patemi (attenzione : “senza troppi patemi” e quindi non in maniera liscia e regolare : la IA é probabilmente la parte meno riuscita dell'intera produzione).
Ogni azione che faremo sul playfield, da una sterzata ad un sorpasso passando per un salto acrobatico - nonché,naturalmente, ogni missione completata, ci farà guadagnare punti determinazione e denaro, indispensabili per l'acquisto di nuove auto nei garage sparsi nell'area di gioco,abilità particolari quali turbo più duraturo, nonché missioni più o meno variegate in giro per San Francisco...il tutto,comunque,incentrato sulla missione che ci vedrà impegnati nello sventare i piani criminali di Jericho.
Driver : San Francisco, come detto una manciata di righe più sopra, é fondamentalmente un titolo arcade, che ci vedrà costantemente impegnati alla guida di un numero vasto di veicoli, quasi tutti su licenza; il realismo non fa assolutamente parte del comparto tecnico del gioco Ubisoft, nonostante l'implementazione di un sistema di calcolo dei danni da urto in verità piuttosto elementare e praticamente ininfluente ai fini della gestione del veicolo. Molti elementi dell'ambiente potranno essere abbattuti - parliamo di pali della luce, secchioni et similia, mentre i pedoni vanteranno dei riflessi stile Flash, in quanto non ne investiremo quasi mai nessuno...e, in ogni caso, ci penseranno gli effetti di compenetrazione a farci passare in mezzo agli utenti della strada senza danno alcuno. Le auto scorrono sull'asfalto americano come pattinatori sul ghiaccio, velocissime in rettilineo e prontissime a scodare non appena toccheremo lo sterzo. In linea di massima, lo stile di guida é divertente e scanzonato ma, quando si tratta di superare una prova sul filo dei secondi - o dei decimi, un'auto che schizza via come un pezzo di sapone bagnato é l'anticamera della defenestrazione del monitor.
Come é quasi naturale, Driver: San Francisco vanta anche una corposa componente multigiocatore; fino a 32 giocatori possono partecipare a gare di varia natura attraverso Ubisoft, con modalità che variano dalla “semplice” gara fino all'inseguimento fra “guardie e ladri”, passando per un qualcosa che ricorda da vicino il “capture the flag”, di shooteriana memoria.
Tecnicamente, il gioco in esame paga il suo tributo alla sua natura multipiattaforma e, su personal computer, ci troviamo di fronte,probabilmente,all'incarnazione meno riuscita. Il titolo Reflections, sicuramente, é un prodotto ben realizzato ed estremamente vasto per quanto concerne le ambientazioni,ma nel complesso la grafica tipicamente da consolle non fa una bellissima figura sulla nostra macchina da gioco favorita; inoltre, anche su un computer che supera notevolmente le richieste minime (e quelle consigliate) ci siamo trovati di fronte a caricamenti a dir poco estenuanti, nonché a qualche scatto di troppo del tutto ingiustificato. Discorso diverso per il comparto audio : al di la di sound fx non all'ultimo grido ma sicuramente gradevoli, ci troviamo di fronte ad una ottima colonna sonora,nonché ad un doppiaggio in Italiano degno di nota.
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Ogni azione che faremo sul playfield, da una sterzata ad un sorpasso passando per un salto acrobatico - nonché,naturalmente, ogni missione completata, ci farà guadagnare punti determinazione e denaro, indispensabili per l'acquisto di nuove auto nei garage sparsi nell'area di gioco,abilità particolari quali turbo più duraturo, nonché missioni più o meno variegate in giro per San Francisco...il tutto,comunque,incentrato sulla missione che ci vedrà impegnati nello sventare i piani criminali di Jericho.
Driver : San Francisco, come detto una manciata di righe più sopra, é fondamentalmente un titolo arcade, che ci vedrà costantemente impegnati alla guida di un numero vasto di veicoli, quasi tutti su licenza; il realismo non fa assolutamente parte del comparto tecnico del gioco Ubisoft, nonostante l'implementazione di un sistema di calcolo dei danni da urto in verità piuttosto elementare e praticamente ininfluente ai fini della gestione del veicolo. Molti elementi dell'ambiente potranno essere abbattuti - parliamo di pali della luce, secchioni et similia, mentre i pedoni vanteranno dei riflessi stile Flash, in quanto non ne investiremo quasi mai nessuno...e, in ogni caso, ci penseranno gli effetti di compenetrazione a farci passare in mezzo agli utenti della strada senza danno alcuno. Le auto scorrono sull'asfalto americano come pattinatori sul ghiaccio, velocissime in rettilineo e prontissime a scodare non appena toccheremo lo sterzo. In linea di massima, lo stile di guida é divertente e scanzonato ma, quando si tratta di superare una prova sul filo dei secondi - o dei decimi, un'auto che schizza via come un pezzo di sapone bagnato é l'anticamera della defenestrazione del monitor.
Come é quasi naturale, Driver: San Francisco vanta anche una corposa componente multigiocatore; fino a 32 giocatori possono partecipare a gare di varia natura attraverso Ubisoft, con modalità che variano dalla “semplice” gara fino all'inseguimento fra “guardie e ladri”, passando per un qualcosa che ricorda da vicino il “capture the flag”, di shooteriana memoria.
Tecnicamente, il gioco in esame paga il suo tributo alla sua natura multipiattaforma e, su personal computer, ci troviamo di fronte,probabilmente,all'incarnazione meno riuscita. Il titolo Reflections, sicuramente, é un prodotto ben realizzato ed estremamente vasto per quanto concerne le ambientazioni,ma nel complesso la grafica tipicamente da consolle non fa una bellissima figura sulla nostra macchina da gioco favorita; inoltre, anche su un computer che supera notevolmente le richieste minime (e quelle consigliate) ci siamo trovati di fronte a caricamenti a dir poco estenuanti, nonché a qualche scatto di troppo del tutto ingiustificato. Discorso diverso per il comparto audio : al di la di sound fx non all'ultimo grido ma sicuramente gradevoli, ci troviamo di fronte ad una ottima colonna sonora,nonché ad un doppiaggio in Italiano degno di nota.