Driving Emotion Type S

L'impianto grafico é scandaloso, il bad clipping impera e la fitta nebbia che cerca di nasconderlo sarà la vostra più affezionata compagna di gara. La cosa sarebbe anche giustificabile, ma ciò che é veramente inammissibile é che la nebbia invade addirittura l'abitacolo della macchina, nemmeno ci fossero il bue e l'asinello ad ansimare sui sedili posteriori. La visuale interna, infatti, vanta come pubblicizzato un gran numero di particolari e di indicatori, ma sono tutti fortemente sfocati. Lo stesso volante, sotto la nebbia che lo ricopre, é visibilmente pixelloso e le vostre braccia, che sembrano quelle di un manichino incollate al volante, sono animate, durante le sterzate, con un effetto di motion blur che rende il tutto ancora più onirico. Sembra veramente di vedere la gara dagli occhi di uno che é stto l'effeto di sostanze stupefacenti. Passando alla gara vera e propria, il vostro peggior avversario sarà rappresentato dallo stesso mezzo che pilotate

Qualunque pista affrontiate, infatti, vi sembrerà di correre su di una lastra di ghiaccio, solo che il ghiaccio sull'asfalto non c'é, bensì é la vostra macchina a rifiutarsi di tenere la strada. Finché andate a diritto non ci sono problemi, ma prima o poi dovrete sterzare e allora cominceranno i guai. Semplicemente perderete il controllo del veicolo il quale comincerà a derapare in ogni direzione mentre voi vi affannate disperatamente sul Dual Shock 2 e l'unica soluzione consisterà alla fine nel fermarsi e ripartire sperando per il meglio. Se a tutto ciò aggiungete il fatto che l'unico scopo degli avversari presenti sulla pista non é quello di finire la corsa, ma quello di ostacolarvi in ogni modo speronandovi e spingendovi qua e là compromettendo la già poca stabilità della macchina, difficilmente qualcuno giocherà una seconda volta con questo Driving Emotion Type S (dov'é l'Emotion?)
Va bene che la PS2 é difficile da programmare, va bene che quanto a risoluzione grafica non rappresenti certo il top, ma ha comunque una sua dignità e questo DETS non gli rende certo giustizia, anzi, e non rende neanche giustizia alla Squaresoft. Se lo vedete stategli alla larga.