Ducati World
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La calura estiva sferzata da istantanei rettilinei a 200 Km/h, il rombo del motore che copre il suono delle onde del mare primaverile, il primo pungente freddo che scorre su tuta e casco: il mondo su due ruote é qualcosa d'insolito, una percezione alternativa che ha portato molti centauri a innamorarsi perdutamente della propria moto e a girare il mondo con essa. Ducati, con il suo marchio, la sua tradizione, i suoi modelli é stata al fianco di tanti appassionati ormai da più di mezzo secolo, dispensando sogni e soddisfazioni. Acclaim, e il suo Ducati World, hanno provveduto a fornire anche qualche incubo
UNA VITA A DUE RUOTE
Senza la benché minima presenza di un qualsiasi filmato introduttivo ad accoglierci, l'ultimo prodotto Acclaim ci introduce direttamente alla schermata di selezione principale. Due le possibilità a nostra scelta: un quick-race, gara immediata di stampo arcade che permette di affrontare una manciata di tracciati senza troppi pensieri, cavalcando antiche moto anni '50 (periodo in cui partì la tradizione competitiva del marchio Ducati) o le più recenti Monster da strada... Si prosegue con il Ducati Life, sezione di gioco più particolareggiata e complessa. In quest'ultima parte del gioco é stata infatti riposta la maggior attenzione dei programmatori di Attention To Detail, nel tentativo di ricreare per le due ruote quello che Gran Turismo ha rappresentato per le simulazioni automobilistiche: oltre alla sfida delle patenti infatti, presenti in buon numero e il cui ottenimento é vincolato al superamento di particolari prove, Ducati World é fornito di un buon numero di motociclette a catalogo, una quarantina circa, oltre che di un sufficientemente particolareggiato sistema di compravendita a contorno. Grazie al denaro guadagnato in gara, sarà infatti possibile acquistare interessanti accessori, come nuovi caschi di differenti colorazioni, oltre che personalizzare secondo proprio gusto lo stile della tuta da indossare
Come il titolo Polyphony Digital insegna, sarà impresa ardua portare a coronamento in modo vittorioso l'intera gamma di tracciati affidandosi unicamente alla propria classe di pilota o al mezzo faticosamente acquistato a inizio gioco: la sezione dedicata allo scambio di parti meccaniche per la ricerca del miglior assetto in gara é stata creata appositamente per dimostrarlo, così come la possibilità di permutare il vostro precedente mezzo in favore di un modello più performante, magari fresco di fabbrica. La presenza di un buon quantitativo di campionati e di gare classiche rappresenterebbe, in se stessa, un'ottima garanzia di varietà e longevità... ma allora cosa rende questo Ducati World un incubo videoludico?
TOFUSO LAMOTO
In questo genere di giochi, purtroppo, un massiccio numero di sfide é reso vano se la realizzazione tecnica e simulativa risulta essere pesantemente inadeguata. Purtroppo il titolo Acclaim é praticamente inesistente sotto questo punto di vista, mostrandosi pesantemente incompleto in quello che dovrebbe essere il suo cuore, la ricreazione di modelli fisici plausibili, e il suo punto di forza, un impatto grafico che sftutti con dovizia la flessibilità hardware della console Sega
UNA VITA A DUE RUOTE
Senza la benché minima presenza di un qualsiasi filmato introduttivo ad accoglierci, l'ultimo prodotto Acclaim ci introduce direttamente alla schermata di selezione principale. Due le possibilità a nostra scelta: un quick-race, gara immediata di stampo arcade che permette di affrontare una manciata di tracciati senza troppi pensieri, cavalcando antiche moto anni '50 (periodo in cui partì la tradizione competitiva del marchio Ducati) o le più recenti Monster da strada... Si prosegue con il Ducati Life, sezione di gioco più particolareggiata e complessa. In quest'ultima parte del gioco é stata infatti riposta la maggior attenzione dei programmatori di Attention To Detail, nel tentativo di ricreare per le due ruote quello che Gran Turismo ha rappresentato per le simulazioni automobilistiche: oltre alla sfida delle patenti infatti, presenti in buon numero e il cui ottenimento é vincolato al superamento di particolari prove, Ducati World é fornito di un buon numero di motociclette a catalogo, una quarantina circa, oltre che di un sufficientemente particolareggiato sistema di compravendita a contorno. Grazie al denaro guadagnato in gara, sarà infatti possibile acquistare interessanti accessori, come nuovi caschi di differenti colorazioni, oltre che personalizzare secondo proprio gusto lo stile della tuta da indossare
Come il titolo Polyphony Digital insegna, sarà impresa ardua portare a coronamento in modo vittorioso l'intera gamma di tracciati affidandosi unicamente alla propria classe di pilota o al mezzo faticosamente acquistato a inizio gioco: la sezione dedicata allo scambio di parti meccaniche per la ricerca del miglior assetto in gara é stata creata appositamente per dimostrarlo, così come la possibilità di permutare il vostro precedente mezzo in favore di un modello più performante, magari fresco di fabbrica. La presenza di un buon quantitativo di campionati e di gare classiche rappresenterebbe, in se stessa, un'ottima garanzia di varietà e longevità... ma allora cosa rende questo Ducati World un incubo videoludico?
TOFUSO LAMOTO
In questo genere di giochi, purtroppo, un massiccio numero di sfide é reso vano se la realizzazione tecnica e simulativa risulta essere pesantemente inadeguata. Purtroppo il titolo Acclaim é praticamente inesistente sotto questo punto di vista, mostrandosi pesantemente incompleto in quello che dovrebbe essere il suo cuore, la ricreazione di modelli fisici plausibili, e il suo punto di forza, un impatto grafico che sftutti con dovizia la flessibilità hardware della console Sega