Ducati World
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La sensazione di giocare al precedente titolo per PlayStation, particolarmente approssimativo per giunta, é quanto mai forte: il motore grafico non é afflitto da un pop-up saltuario, ma di fatto da un pop-up cronico, riuscendo a costruire poligoni a pochi centimetri dal vostro mezzo, nonostante la desolante penuria d'oggetti di contorno; bisogna poi stendere un velo pietoso sul grossolano bitmap d'orizzonte e sulla definizione poligonale. I modelli di moto e piloti, oltre a essere indubbiamente brutti e poveri di particolari, sono altresì afflitti da incredibili problemi di bad clipping e gestione delle texture, tanto da rendersi intermittenti durante una gara sino a sparire saltuariamente dalla vostra visuale
Assolutamente poveri sono gli effetti di luce, scialbi e mal realizzati, mentre pressoché inutili e poco funzionali sono le tre differenti visuali a disposizione dell'utente: quella classica, alle spalle del pilota, é forse troppo lontana dalla pista e non permette una guida precisa; la telecamera sul cruscotto, invece, oltre a mostrare la penuria grafica dello stesso, ha l'evidente difetto di procurare un forte mal di mare; infine la visuale a pieno schermo é poco utile data, l'imprecisione con cui viene rappresentato il bordo pista
Il modello di guida risulta, purtroppo, insufficiente anche per un titolo prettamente arcade. La reattività ai comandi, non modificabile, é veramente troppo alta non permettendo una guida al limite, se non a patto di frantumarsi le ginocchia contro i muretti a lato. L'idea, ottima sulla carta, di introdurre un pulsante per il freno anteriore e uno per quello posteriore non é stata sfruttata a dovere, non modificando minimamente, alla prova dei fatti, il comportamento su strada della moto. Pacchiani si rivelano poi alcuni fenomeni piuttosto ricorrenti: in alcune piste vi ritroverete improvvisamente a capottare senza che a voi possa essere imputabile una particolare colpa. L'unica spiegazione plausibile é la presenza, in determinati settori, di buche o saliscendi non adeguatamente enfatizzate dal reparto grafico
Assolutamente poveri sono gli effetti di luce, scialbi e mal realizzati, mentre pressoché inutili e poco funzionali sono le tre differenti visuali a disposizione dell'utente: quella classica, alle spalle del pilota, é forse troppo lontana dalla pista e non permette una guida precisa; la telecamera sul cruscotto, invece, oltre a mostrare la penuria grafica dello stesso, ha l'evidente difetto di procurare un forte mal di mare; infine la visuale a pieno schermo é poco utile data, l'imprecisione con cui viene rappresentato il bordo pista
Il modello di guida risulta, purtroppo, insufficiente anche per un titolo prettamente arcade. La reattività ai comandi, non modificabile, é veramente troppo alta non permettendo una guida al limite, se non a patto di frantumarsi le ginocchia contro i muretti a lato. L'idea, ottima sulla carta, di introdurre un pulsante per il freno anteriore e uno per quello posteriore non é stata sfruttata a dovere, non modificando minimamente, alla prova dei fatti, il comportamento su strada della moto. Pacchiani si rivelano poi alcuni fenomeni piuttosto ricorrenti: in alcune piste vi ritroverete improvvisamente a capottare senza che a voi possa essere imputabile una particolare colpa. L'unica spiegazione plausibile é la presenza, in determinati settori, di buche o saliscendi non adeguatamente enfatizzate dal reparto grafico