Dune Spice Wars – I Pericoli di Arrakis – Recensione PC

Shiro Games si concentra sul mondo di Dune, invitandoci in un mondo pieno di strategia e diplomazia su Arrakis

Dune Spice Wars  I Pericoli di Arrakis  Recensione PC

L'evoluzione del panorama dei videogiochi, soprattutto su PC, ha portato con sé una rivoluzione nel modo in cui vengono pubblicati e, conseguentemente, sviluppati i giochi.

La tendenza sempre più diffusa di lanciare titoli in Early Access ha aperto nuove porte alla partecipazione tra sviluppatori e giocatori, consentendo ai titoli usciti in uno stato quasi embrionale di crescere e migliorare nel corso del tempo, anche in funzione dei feedback rilasciati sia in positivo che in negativo.

Questo approccio ha dimostrato il suo valore in più occasioni, soprattutto perché, come accennato poco sopra, consente agli appassionati di sperimentare e influenzare direttamente il processo di sviluppo, dando vita non solo a esperienze più mature e appaganti, ma anche a qualcosa capace di rispecchiare il pubblico di riferimento.

Seguendo questo fil rouge possiamo parlare di Dune: Spice Wars, uno strategico in tempo reale 4X sviluppato da Shiro Games, gli stessi alle spalle di Wartales e Northgard, oggi impegnati nel tradurre in linguaggio videoludico le fondamenta su cui si poggia il ciclo letterario di Dune, una saga di fantascienza epica creata da Frank Herbert.

La trama di questi romanzi ruota intorno alla casa Atreides, alla famiglia Harkonnen e alle dinamiche politiche e religiose di un futuro lontano.

Dune Spice Wars – I Pericoli di Arrakis – Recensione PC

Dune: Spice Wars – Conquista Ogni Cosa

Quando si parla di giochi strategici in tempo reale con elementi 4X, si parla di giochi in cui è importante fare attenzione a cosa si sceglie prima di iniziare la partita, questo perché la parte strategica, in linea con tutte le caratteristiche del popolo scelto, si rivelerà centrale per tutto il corso della partita che andremo ad affrontare.

In questo caso, l’ambientazione fa capo interamente a Dune, perciò la location in cui ci andremo a scontrare è il pianeta desertico di Arrakis, ricoperto per la maggiore di sabbia e roccia, oltre a essere popolato in minima parte da diverse casate, oltre che da popolazioni “indigene” a cui dovremo offrire qualcosa per ottenere i loro favori (questo se sceglieremo la via diplomatica, altrimenti ci sarà sempre la strada belligerante).

Se in Early Access ai tempi giocammo impersonando la casata Atreides, Harkonnen e Contrabbandieri, oggi grazie agli ultimi aggiornamenti potremo persino scegliere di impersonare i Fremen, i Corrino e gli Ecaz, ognuna delle quali pensata per offrire uno stile di gioco diverso, nonché incentrato sulle caratteristiche che ne hanno contraddistinto i connotati anche nei libri.

Per chi non li avesse mai letti, e volesse capire di cosa si parla, potrà fare riferimento al recente film del 2021 per la regia di Dennis Villeneuve, mentre i più anzianotti ricorderanno sicuramente il lungometraggio del 1984 diretto da David Lynch. A cambiare sono giusto gli effetti speciali, si scherza eh, ma il punto è che entrambi riescono a regalare una buona base di partenza per chiunque volesse approfondire la storia nei romanzi.

Tornando a Dune: Spice Wars, possiamo concentrarci nel dirvi che non possiede una vera e propria trama: non esiste infatti una campagna in cui andremo a impersonare Paul Atreides piuttosto che Vladimir Harkonnen, semplicemente bisognerà affrontare una modalità conquista in cui sarà fondamentale prevalere sui nemici a qualsiasi costo, senza scordarci di pagare il tributo all’imperatore.   

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Dune: Spice Wars – Il Metodo è Importante!

Non credo che esista un manuale delle Giovani Marmotte adattato a Dune: certo, sarebbe favoloso possedere una guida con tutti i trucchetti necessari per sopravvivere in un pianeta desertico, facendo attenzione ai nemici e ai pericolosi Shai-Hulud (i vermoni, quelli con ventisette file di denti affilati).

Quindi, cosa fare? Per prima cosa, accedere ai tutorial, che sono pochi ma buoni in questo caso, soprattutto perché vi permettono di capire in parte le basi del gioco. In seguito, bisogna giocare e rigiocare. Sì perché il sistema di gioco non è immediato nella sua esposizione, questo perché ti mette su schermo tutta una serie di informazioni facili da immagazzinare, ma non semplici da codificare, almeno alle prime armi, motivo che vi spingerà spesso ad avere un approccio lento, sebbene molto spesso non efficace.

Una volta scelto il casato, dando almeno una letta ai punti di forza e debolezze di quest’ultimo, veniamo catapultati su Arrakis in un punto imprecisato di una mappa creata con il metodo procedurale. Base centrale, più un ornitottero, ovvero quell’unità che corrisponde un po’ agli esploratori di Civilization VI, che vanno in giro a vedere cosa ha da offrire la mappa nelle vicinanze.

Facendolo operare in automatico, quest’ultimo rivelerà diverse porzioni di mappa, in cui appariranno spesso centri abitati e una risorsa. Prima di procedere alla conquista è bene passare in visuale tattica della mappa, così da comprendere se il territorio ha da offrire più di una semplice risorsa, come magari l’aver abbastanza vento per migliorare la produzione di acqua, un’altra risorsa fondamentale oltre alla Spezia.

Scelta la preda, si procede con le prime unità alla conquista, ed è giusto farlo al più presto possibile, questo perché gli avversari non restano certamente con le mani in mano ad aspettare le nostre ponderazioni su cosa sia meglio fare. Conquistato l’insediamento si aprono due finestre di costruzione, una in cui reclutare una piccola milizia per proteggere il luogo, l’altra per decidere cosa costruire tra tre aree di interesse: la gialla per la raccolta e produzione di materie prime, la rossa per i miglioramenti militari e la blu per l’intelligence e l’influenza sul territorio di Arrakis.

Se Civilization o Total War aprono la possibilità di costruire un buon numero di edifici aumentando la popolazione del luogo, Dune: Spice Wars si riduce invece a un numero chiuso, che può essere implementato giusto un poco a patto di spendere le risorse dedicate. Va da sé che la strategia migliore sulle fasi iniziali si rivela quella di scegliere il territorio con le risorse produttive migliori, prima fra tutte la Spezia, e costruirci sopra gli edifici dedicati dopo aver conquistato l’insediamento, questo perché la nostra sopravvivenza è direttamente proporzionale alla capacità di produrre risorse base.

Dune Spice Wars – I Pericoli di Arrakis – Recensione PC

Dune: Spice Wars – Un po’ di Diplomazia non Guasta

Data per assodata la strategia iniziale, bisogna poi comprendere che il titolo di Shiro Games permette ai giocatori molto più del semplice combattimento tra eserciti. Oltre a schierare diverse unità sul campo, attività chiaramente non evitabile sia chiaro, Spice Wars mette a vostra disposizione anche un discreto menù di spionaggio, pensato in modo diverso dagli altri strategici a turni, giacché l’utilizzo delle varie spie serve perlopiù a rivelare i nemici sul campo, oltre che reperire informazioni o farsi amiche le popolazioni locali.

Se questo non dovesse funzionare, ci si prepara al combattimento, che non prevede alcun tipo di strategia tranne ovviamente quella di decidere quale tipo di unità costruire alla base. Le unità non possiedono abilità attive utilizzabili dal giocatore, pertanto l’unico modo di vincere è quello di schierare più unità, attaccando il campo con intelligenza.

Si nota insomma che il gameplay di Dune: Spice Wars è più incentrato sulla gestione diplomatica, piuttosto che sul combattimento nudo e crudo. Una differenza non da poco qualora sottoposto a confronto con altri strategici aventi meccaniche 4X, ma che alla fine non pesa, soprattutto quando si cominciano a imparare a fondo le dinamiche passive collegate alle varie casate.

Le modalità proposte sono interessanti a modo, tranne forse per il fatto che perdono un po’ di mordente velocemente, insomma sembrano quasi incapaci di offrire quel tipo di intrattenimento incalzante come ci si potrebbe aspettare da un prodotto come Dune. Conquista, Battaglia per Arrakis e Duello Kanly si lasciano giocare e divertono sulle prime fasi, pur restando fedeli al loro DNA legato alla tipologia di modalità, in pratica non escono mai dal seminato.

Graficamente il titolo si lascia giocare ed è ben realizzato, elemento che ci lascia intendere sotto un velo neanche troppo opaco che il progetto mirava molto in alto, senza però riuscire infine nell’intento.

 

Dune: Spice Wars

Versione Testata: PC

7.5

Voto

Redazione

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Dune: Spice Wars

Dune: Spice Wars è un buon gioco, anzi, un buon strategico con elementi 4X capace di intrattenere il giocatore, complice un sistema personalizzato a dovere, capace insomma di proporre qualcosa in linea con i prodotti di Frank Herbert. A mancare forse è l’attenzione per i dettagli o, quantomeno, l’attenzione nel diversificare l’approccio magari inserendo una campagna meglio costruita, dallo stile più cinematografico se vogliamo. Le casate offrono tante possibilità durante il gameplay, forse qualche unità in più personalizzata non avrebbe guastato all’economia del gioco, migliorando anche la parte dei combattimenti. Shiro Games ha lavorato bene sul prodotto, dimostrando un forte interesse e attaccamento al materiale trattato.

 

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