Dungeon Siege 2: The Plain of Tears

AL MICROSCOPIO
Dungeon Siege 2 (DS2) rappresenta l'icona della completezza e della precisione applicata alla struttura di un gioco di ruolo nella versione più classica che si possa concepire. Ambientazione fantasy, eroi personalizzabili, combattimenti e missioni, non manca niente all'appello. Diligentemente sedute sui loro banchi, le qualità di DS2 seguono la lezione del maestro Microsoft che in cattedra ha messo l'esperienza di GasPowered Games, già creatori del primo DS.

GIOCABILITA' DI FERRO
Lezione numero uno: l'interfaccia di gioco. Semplice e intuitiva, senza mai interferire con le fasi di gioco, le icone dei personaggi, gli indicatori di salute e potenza, le armi in utilizzo, gli incantesimi. Nell'angolo opposto è invece situata una minimappa con l'indicazione della posizione del protagonista e quella del suo attuale obiettivo. Per selezionare un protagonista basta cliccarci sopra. Per aprire il suo inventario basta premere un pulsante sulla tastiera, per poi passare in rassegna le differenti finestre evitando di aprire cascate di menu. Per impartire un comando o scegliere un'opzione che si ripercuote direttamente sui protagonisti, è sufficiente trascinarne l'icona su quella del protagonista. Drag&drop: questa è la tecnica più naturale per gestire i personaggi attraverso le loro evoluzioni nell'intera storia. Niente rischio di bocciatura. Solo facilità e tute le opportunità dispiegate da questo naturale meccanismo.
Lezione numero due: i personaggi.


In sé e per sé, il profilo dei personaggi non emerge da un interessante anonimato. DS2 preferisce puntare sulla quantità, assicurando al giocatore il controllo di un "party" che comprende fino a sei personaggi. Quota sei, ovviamente, è la situazione conclusiva dopo qualche decina d'ore di soggiorno permanente nell'universo di Aranna. All'inizio bisogna accontentarsi di soli due personaggi, di cui uno assegnato in automatico. Oltre alla quantità di personaggi, conta anche la loro evoluzione, e seguendo la più stretta ortodossia dell'RPG, i personaggi di DS2 possono sviluppare capacità secondo un percorso lineare che offre una triplice scelta ad ogni guerriero in base alla propria innata configurazione. Dal singolo al gruppo. In questo caso subentra la variabile decisiva della gestione del "party": niente paura, la ferrea logica di Microsoft ha visto e provvisto il giocatore di immediati comandi via tastiera per impostare il comportamento del gruppo in base a quello del protagonista.
Infine i pets. Acquistabili solo in città, DS2 li rende autonomi e capaci di eseguire gli ordini impartiti dal loro padrone lasciate nella cesta dei giochi i tamagotchi e i pokemon, i pets di DS2 sono utili raccoglitori viventi degli oggetti raccolti strada facendo.

DALLA A ALLA Z: COMBATTIMENTI E MISSIONI
I combattimenti sono il pane quotidiano che il giocatore di DS2 deve imparare in fretta a masticare e a metabolizzare per progredire nella storia. Anche qui DS2 è la sua struttura, senza orpelli e senza innovazioni cervellotiche. Anche qui il "punta-e-clicca" è l'approccio dominante. Selezionato l'avversario, basta premere il tasto destro del mouse per sferrare un attacco e, tenendo premuto, l'attacco viene ripetuto fino alla morte dell'avversario. Dopo di che, si apre il banchetto per impossessarsi delle spoglie del nemico armi, oro, utensili rivendibili ai mercanti di una delle tre città di Aranna. Sviluppando le proprie abilità, i diligenti protagonisti si vedono ricompensati con una nota di merito sottoforma di poteri speciali, a loro volta potenziabili con ulteriore esperienza.


Tutto ciò è sempre realizzato con la semplicità di drag&drop e punta-e-clicca. Le missioni (i "quests") consistono prevalentemente nel ricercare un altro personaggio o nel rinvenire un particolare oggetto, e non di rado le missioni prevedono scontri. Restano però questi ultimi il vero compito in classe da superare per essere promossi e andare avanti lungo le vie di Aranna. Spesso i combattimenti, sin dalle prime battute di gioco, sono convulsi, con scenari affollati da numerose orde di creature nemiche. Il ritmo di gioco si mantiene su livelli accelerati, intensi anche se al costo di sacrificare l'essenza più esplorativa dell'rpg.

GRAFICA ROCCIOSA
Due sono le caratteristiche che marcano il comparto grafico di DS2. La prima è la particolare plasticità degli scenari, carichi di oggetti naturali, colorati e mai monotoni. Anche senza il ricorso ad effetti grafici di ultima generazione, DS2 riesce a costruire ambienti dinamici, differenziati e disegnati per essere esplorati. La visuale è in terza persona e qui le opzioni per impostare le inquadrature sono superbamente realizzate. Sempre ricorrendo al mouse, è possibile zoomare oppure ridurre l'ingradimento, ruotare l'asse verticale o spostare l'inquadratura laterale intorno ai personaggi. La stessa ricchezza grafica connota il design dei personaggi, scintillanti nelle loro vesti così come nei loro movimenti.

AUDIO DI LIVELLO
E' l'involucro acustico di DS2 che regge da solo la parte del tenore. Mi riferisco ai rumori ambientali, sia naturali che prodotti dai combattimenti. Le voci sono caratterizzate sulla base del tipo di personaggio, così che invece di variare in base alla persona, variano in base al ruolo. La colonna sonora, scritta appositamente, accompagna il giocatore in ogni momento e in ogni luogo, scandendo con eleganza il passaggio tra le varie fasi di gioco.