Dungeon Siege 3
di
Ritorno al Regno di Ehb
Tra i tanti ritorni che l'attuale mercato dei videogame ci offre, ecco anche la saga di Dungeon Siege giungere nuovamente alla soglia delle nostre case, questa volta con un occhio di riguardo per il mondo delle console, sempre più performanti e capaci di calamitare le scelte d'acquisto degli utenti. Con il passaggio di consegne del marchio sotto l'ala di Square Enix c'é stato un cambio anche in cabina di regia, dove lo sviluppo é passato in mano al team Obsidian, ancora fresco del lavoro fatto con Fallout New Vegas. Ma andiamo con ordine e partiamo dalle basi: Dungeon Siege 3 non tenta nessuna rivoluzione, rimanendo ben saldo al genere action “hack & slash” figlio di Diablo, dove si sommano ore e ore di colpi sferrati ad avversari in grande quantità, conditi con una spruzzatina leggera leggera di gioco di ruolo che, a ben vedere, proprio male non fa.
Il regno di Ehb é in una situazione decisamente complicata: gli eserciti monarchici stanno cadendo sotto la forte pressione delle forze della Chiesa, comandate dalla invasata e sanguinaria Jayne Kassynder. Per il popolo, già molto provato, si prevede dunque un futuro abbastanza buio, sotto il giogo di una istituzione religiosa che appare sempre più estremista e radicale, senza contare la facilità con cui i mercenari assoldati dalla Kassynder riescono a espropriare ai contadini le derrate alimentari necessarie per tirare avanti. Solitamente a mantenere l'equilibrio ci avrebbe pensato la Legione, organo militare da sempre preposto alla difesa del regno, ma sono ormai anni che questa é caduta in disgrazia a causa di un complotto che, guarda caso, sembra condurre al nome della solita Kassynder.
Di legionari ne rimangono ben pochi, ma la voglia del Venerabile Odo di riportare l'ordine al vecchio splendore non accenna a placarsi, motivo per cui saremo chiamati a vestire i panni di uno dei quattro principali superstiti della Legione per poi lanciarci in una avventura che ci vedrà combattere in lungo e in largo nei più remoti angoli di Ehb, nel tentativo di rimettere le cose al proprio posto, possibilmente senza farsi affettare dalle orde di nemici che incontreremo sul nostro cammino.
Quattro eroi per l'impresa
Insomma, scegli il personaggio che più ti aggrada e lanciati nella mischia, come d'altronde é il classico copione di questo genere di giochi. La scelta può ricadere su Lucas, guerriero con spadone e corazza luccicante, Anjali, una creatura mistica dotata dei poteri del fuoco, Katarina, una mercenaria particolarmente abile con fucili e pistole e Reinhart, il più tipico dei maghi. In base a quel che preferiremo dovremo attenderci qualche differenziazione nel gameplay perché, come é ovvio che sia, il team di sviluppo ha cercato di diversificare il più possibile l'utilizzo dei nostri eroi. Principalmente si tratterà di gestire la portata dei nostri attacchi e le nostre capacità di incassare colpi, ma presto scopriremo che ci sarà molto di più da tenere d'occhio per diventare i nuovi paladini della Legione.
Certo, senza dubbio alla base del gameplay c'é il dovere seguire le varie strade disponibili e fare piazza pulita di nemici di vario genere, ma alcuni elementi sarà meglio non perderli di vista. Avremo a disposizione due modalità d'attacco (da attivare con i tasti dorsali) che sapranno rendersi utili in diverse situazioni come, ad esempio, in base al fatto se saremo circondati da avversari o se dovremo preoccuparci solo di un antagonista. Ogni modalità é poi legata alle abilità speciali che sbloccheremo e miglioreremo via a via che saliremo di livello, in quella che risulta essere una sequenza di skill abbastanza classica. Sfruttando a dovere le nostre potenzialità e imparando a conoscere il nostro personaggio, potremo dare vita a delle combinazioni mortali capaci di mettere in difficoltà qualsiasi nemico, senza scordare di tenere d'occhio la nostra salute.
Scompaiono infatti le pozioni curative, sia per quanto riguarda la “vita” che il “mana” (che qui mana non si chiama...). Per migliorare la nostra situazione dovremo raccogliere particolari sfere colorate che lasceranno cadere gli avversari sconfitti, ma potremo anche utilizzare alcune abilità che sbloccheremo nel tempo. Insomma, mescolando saggiamente upgrade e un minimo di strategia (ma proprio poca) saremo in grado di sopravvivere ai vari pericoli che Ehb ci riserverà.
Più si é...
Quando si tratta di testare un titolo di questa tipologia impiantato su console, la domanda principale é sempre la stessa: “gli sviluppatori sono riusciti a trasportare il feeling di mouse e tastiera sul gamepad?”. La risposta é si, ma con qualche limite. Gli Obsidian sono riusciti a portare a schermo una buona sensazione riguardo alla risposta dei comandi, soprattutto dopo aver fatto un po' d'esperienza. Rimane un solo problema, cioé quello legato alla mira del personaggio che non sempre riuscirà ad inquadrare il nemico desiderato, facendoci mandare qualche colpo a vuoto. La cosa é abbastanza fastidiosa, ma visto i lidi in cui ci troviamo é decisamente il minore dei mali. Il massimo del divertimento viene comunque dalla modalità di gioco in cooperativa, avviabile in due dalla stessa console e sino a quattro giocatori sfruttando le funzionalità online. Divertente si, ma con qualche difetto ancora da mettere in ordine, come un uso mal centrato delle telecamere e la tendenza dei personaggi a “teletrasportarsi” quando di distaccano troppo dai propri compagni durante alcuni combattimenti.
E dire che tecnicamente il gioco offre buoni spunti, soprattutto dal punto di vista grafico, dove una gamma di colori davvero troppo tendente allo scuro non riesce a coprire del tutto il buon lavoro fatto riguardo a giochi di luce e particolari come acqua o armature. Peggio le telecamere, talvolta ballerine e poco fruibili, sebbene sia possibile scegliere due visuali basilari, una dall'alto e l'altra più vicina al protagonista. Piacevole il doppiaggio in inglese (sottotitoli tutti in italiano), mentre le musiche risultano abbastanza anonime. Per quanto riguarda la longevità dovrete impegnarvi per una ventina di ore abbondanti, senza contare la possibilità di aumentare il livello di difficoltà, sebbene già quello mediano saprà porvi alcuni passaggi particolarmente ostici. Inutile dire che sfruttare l'online saprà infondere nuova durata a tutta l'esperienza.
Mescolando tutti i lati positivi e quelli negativi, Dungeon Siege 3 riesce a porsi come un ottimo rappresentante del suo genere su console, rendendosi divertente e giocabile, quasi una scelta obbligata per chi e alla ricerca di un hack & slash da giocare in punta di pad. Certo i difetti ci sono, ma non si poteva fare poi troppo di più su questa piattaforma. Migliaia e migliaia di oggetti da trovare, nemici a frotte, quest in quantità industriale e persino qualche scelta da compiere che potrebbe ripercuotersi sul vostro futuro... il nuovo lavoro degli Obsidian non sarà il messia, ma é decisamente un condottiero da seguire in guerra, a patto di sapere già che il campo di battaglia scelto é quello dove i muscoli prevalgono sull'intelletto.
Tra i tanti ritorni che l'attuale mercato dei videogame ci offre, ecco anche la saga di Dungeon Siege giungere nuovamente alla soglia delle nostre case, questa volta con un occhio di riguardo per il mondo delle console, sempre più performanti e capaci di calamitare le scelte d'acquisto degli utenti. Con il passaggio di consegne del marchio sotto l'ala di Square Enix c'é stato un cambio anche in cabina di regia, dove lo sviluppo é passato in mano al team Obsidian, ancora fresco del lavoro fatto con Fallout New Vegas. Ma andiamo con ordine e partiamo dalle basi: Dungeon Siege 3 non tenta nessuna rivoluzione, rimanendo ben saldo al genere action “hack & slash” figlio di Diablo, dove si sommano ore e ore di colpi sferrati ad avversari in grande quantità, conditi con una spruzzatina leggera leggera di gioco di ruolo che, a ben vedere, proprio male non fa.
Il regno di Ehb é in una situazione decisamente complicata: gli eserciti monarchici stanno cadendo sotto la forte pressione delle forze della Chiesa, comandate dalla invasata e sanguinaria Jayne Kassynder. Per il popolo, già molto provato, si prevede dunque un futuro abbastanza buio, sotto il giogo di una istituzione religiosa che appare sempre più estremista e radicale, senza contare la facilità con cui i mercenari assoldati dalla Kassynder riescono a espropriare ai contadini le derrate alimentari necessarie per tirare avanti. Solitamente a mantenere l'equilibrio ci avrebbe pensato la Legione, organo militare da sempre preposto alla difesa del regno, ma sono ormai anni che questa é caduta in disgrazia a causa di un complotto che, guarda caso, sembra condurre al nome della solita Kassynder.
Di legionari ne rimangono ben pochi, ma la voglia del Venerabile Odo di riportare l'ordine al vecchio splendore non accenna a placarsi, motivo per cui saremo chiamati a vestire i panni di uno dei quattro principali superstiti della Legione per poi lanciarci in una avventura che ci vedrà combattere in lungo e in largo nei più remoti angoli di Ehb, nel tentativo di rimettere le cose al proprio posto, possibilmente senza farsi affettare dalle orde di nemici che incontreremo sul nostro cammino.
Quattro eroi per l'impresa
Insomma, scegli il personaggio che più ti aggrada e lanciati nella mischia, come d'altronde é il classico copione di questo genere di giochi. La scelta può ricadere su Lucas, guerriero con spadone e corazza luccicante, Anjali, una creatura mistica dotata dei poteri del fuoco, Katarina, una mercenaria particolarmente abile con fucili e pistole e Reinhart, il più tipico dei maghi. In base a quel che preferiremo dovremo attenderci qualche differenziazione nel gameplay perché, come é ovvio che sia, il team di sviluppo ha cercato di diversificare il più possibile l'utilizzo dei nostri eroi. Principalmente si tratterà di gestire la portata dei nostri attacchi e le nostre capacità di incassare colpi, ma presto scopriremo che ci sarà molto di più da tenere d'occhio per diventare i nuovi paladini della Legione.
Certo, senza dubbio alla base del gameplay c'é il dovere seguire le varie strade disponibili e fare piazza pulita di nemici di vario genere, ma alcuni elementi sarà meglio non perderli di vista. Avremo a disposizione due modalità d'attacco (da attivare con i tasti dorsali) che sapranno rendersi utili in diverse situazioni come, ad esempio, in base al fatto se saremo circondati da avversari o se dovremo preoccuparci solo di un antagonista. Ogni modalità é poi legata alle abilità speciali che sbloccheremo e miglioreremo via a via che saliremo di livello, in quella che risulta essere una sequenza di skill abbastanza classica. Sfruttando a dovere le nostre potenzialità e imparando a conoscere il nostro personaggio, potremo dare vita a delle combinazioni mortali capaci di mettere in difficoltà qualsiasi nemico, senza scordare di tenere d'occhio la nostra salute.
Scompaiono infatti le pozioni curative, sia per quanto riguarda la “vita” che il “mana” (che qui mana non si chiama...). Per migliorare la nostra situazione dovremo raccogliere particolari sfere colorate che lasceranno cadere gli avversari sconfitti, ma potremo anche utilizzare alcune abilità che sbloccheremo nel tempo. Insomma, mescolando saggiamente upgrade e un minimo di strategia (ma proprio poca) saremo in grado di sopravvivere ai vari pericoli che Ehb ci riserverà.
Più si é...
Quando si tratta di testare un titolo di questa tipologia impiantato su console, la domanda principale é sempre la stessa: “gli sviluppatori sono riusciti a trasportare il feeling di mouse e tastiera sul gamepad?”. La risposta é si, ma con qualche limite. Gli Obsidian sono riusciti a portare a schermo una buona sensazione riguardo alla risposta dei comandi, soprattutto dopo aver fatto un po' d'esperienza. Rimane un solo problema, cioé quello legato alla mira del personaggio che non sempre riuscirà ad inquadrare il nemico desiderato, facendoci mandare qualche colpo a vuoto. La cosa é abbastanza fastidiosa, ma visto i lidi in cui ci troviamo é decisamente il minore dei mali. Il massimo del divertimento viene comunque dalla modalità di gioco in cooperativa, avviabile in due dalla stessa console e sino a quattro giocatori sfruttando le funzionalità online. Divertente si, ma con qualche difetto ancora da mettere in ordine, come un uso mal centrato delle telecamere e la tendenza dei personaggi a “teletrasportarsi” quando di distaccano troppo dai propri compagni durante alcuni combattimenti.
E dire che tecnicamente il gioco offre buoni spunti, soprattutto dal punto di vista grafico, dove una gamma di colori davvero troppo tendente allo scuro non riesce a coprire del tutto il buon lavoro fatto riguardo a giochi di luce e particolari come acqua o armature. Peggio le telecamere, talvolta ballerine e poco fruibili, sebbene sia possibile scegliere due visuali basilari, una dall'alto e l'altra più vicina al protagonista. Piacevole il doppiaggio in inglese (sottotitoli tutti in italiano), mentre le musiche risultano abbastanza anonime. Per quanto riguarda la longevità dovrete impegnarvi per una ventina di ore abbondanti, senza contare la possibilità di aumentare il livello di difficoltà, sebbene già quello mediano saprà porvi alcuni passaggi particolarmente ostici. Inutile dire che sfruttare l'online saprà infondere nuova durata a tutta l'esperienza.
Mescolando tutti i lati positivi e quelli negativi, Dungeon Siege 3 riesce a porsi come un ottimo rappresentante del suo genere su console, rendendosi divertente e giocabile, quasi una scelta obbligata per chi e alla ricerca di un hack & slash da giocare in punta di pad. Certo i difetti ci sono, ma non si poteva fare poi troppo di più su questa piattaforma. Migliaia e migliaia di oggetti da trovare, nemici a frotte, quest in quantità industriale e persino qualche scelta da compiere che potrebbe ripercuotersi sul vostro futuro... il nuovo lavoro degli Obsidian non sarà il messia, ma é decisamente un condottiero da seguire in guerra, a patto di sapere già che il campo di battaglia scelto é quello dove i muscoli prevalgono sull'intelletto.