Dungeon Siege
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Tutto il resto dell'equipaggiamento da trasportare (comprese le NUMEROSE boccette della salute e del mana) dovranno trovare posto nell'inventario. Non c'è limite di peso agli oggetti trasportati, ma c'è un limite di spazio: come già accadeva in Diablo, ogni oggetto occuperà un certo numero di "slot" disposti in una determinata forma (comunque sempre rettangolare). È possibile, tramite la pressione del tasto "K" ordinare automaticamente l'Inventario in una sorta di "Defrag", ma nonostante ciò molto spesso dovrete intervenire voi personalmente per "costruire" lo spazio necessario per far entrare un oggetto. Fortunatamente il gioco non è stupido, e se non riuscirà automaticamente a far entrare un oggetto nell'Inventario distinguerà il caso di spazio male organizzato ("l'oggetto non entra nell'Inventario"), che vi richiederà di ottimizzare la situazione, dal caso di spazio totalmente insufficiente ("l'Inventario è pieno"), che vi obbligherà a scegliere cosa portarvi appresso e cosa, invece, abbandonare.
È possibile, per fortuna, acquistare un simpatico mulo da portarvi appresso caricandolo di una quantità abnorme di equipaggiamento. Il mulo, naturalmente, non è un grande combattente (cercherà solo di difendersi nelle situazioni più disperate), ma avrà la capacità di trasporto pari a tre avventurieri, e non è cosa da poco.
Una nota importante è che i soldi non compaiono nell'equipaggiamento (come invece succedeva in Diablo): a prescindere dalla quantità di denaro che avrete, questa non influenzerà minimamente i limiti di trasporto. Idem valga per le frecce: tutti gli archi sono trattati alla stregua di munizioni infinite.
Alcuni oggetti saranno su uno sfondo semitrasparente azzurro o rosso: nel primo caso ciò indicherà una qualche caratteristica magica, nel secondo il fatto che il personaggio non soddisfa i requisiti per poterlo equipaggiare.
INTERAZIONE COL RESTO DEL MONDO
DS, al di fuori della gestione del party e dei singoli personaggi, non offre una grande libertà in termini di ambientazione: la campagna è estremamente lineare e segue fedelmente la storia prevista dagli sviluppatori. Non è possibile, per dirla in altre parole, ignorare gli eventi e gironzolare per il mondo come più ci aggrada. Le locazioni sono collegate tra loro da sentieri univoci, e nelle città sarà possibile parlare con la gente solo per ricevere informazioni prestabilite e/o sotto-quest, che comunque si porteranno a conclusione durante il normale svolgimento dell'avventura. Non è neanche possibile, per coloro che si sentano particolarmente "cattivi", aggredire i passanti nelle città e nei villaggi: solo i mostri sono affrontabili, in quanto l'icona del puntatore varia in "attacca" solo se la creatura è indubbiamente ostile. Le digressioni dalla trama principale sono davvero poche (come, ad esempio, la missioncina di liberare la cantina di un contadino sopravvissuto), anche se devo dire che sono indubbiamente proficue, dato che solitamente si trovano armi e pezzi di equipaggiamento interessanti.
Insomma: non è possibile definire DS come "VERO RPG" (così come non lo era, d'altronde, neanche Diablo), ma un gioco in cui gli elementi di azione pura sono nettamente superiori ai comunque ben-implementati elementi di RPG.