Dungeons of Sundaria: recensione di un gioco non del tutto brutto... anzi un "tipo"
Dungeons of Sundaria di Industry Games è un action co-op gdr e dungeon crawler
Industry Games ci ha portato a conoscere la loro ultima fatica lavorativa, quel Dungeons of Sundaria che dal 12 dicembre è comparso sullo store di Steam e che in qualche modo sta riscontrando il favore di un certo qual numero di nuovi adepti – considerate che quasi un migliaio lo stanno considerando in modo “Perlopiù positivo” e questo è un po’ il frutto del fatto che alla fine i numeri contano poco, gli aspetti tecnici anche, talvolta il pubblico vuole solo quel prodotto a prezzo budget da condividere con gli amici, spegnendo il cervello e lasciando che i poligoni e i clic del mouse facciano tutta la magia.
Si potrebbe cominciare dicendo che questo è essenzialmente un gioco online, da condividere quindi con gli amici o con avventurieri casuali incontrati nel menù di gioco. La parte di editing iniziale prevede la creazione di un personaggio, non mi ci soffermo molto, ma immaginate le classiche classi arcinote (ladro, mago, guerriero, ecc.) con una personalizzazione curata ed un motore di gioco che appare fin da subito piacevole nella sua essenzialità. Potremo affrontare i vari dungeons da soli, ma lo faremmo con un ritmo disarmante e poco stimolante, mentre con altri gregari funziona in modo più snello e piacevole. È un dungeon crawler, quindi ci si infila in ambienti pre-costruiti e si deve disinfestare l’area.
È fatto bene? Vi chiederete, in realtà no, o almeno non del tutto. Si corre come se fossimo velocisti a velocità triplicata di un film comico, si applicano i colpi speciali dei personaggi – ciascuno ben fatto sul fronte animazione e dotata di un tempo specifico per la ricarica del cooldown – in modo approssimativo e senza avere un feeling degli effetti sul nemico, fino a quando non muore e ce lo troviamo disteso a terra. È tradotto in italiano? Sì, nei testi, ma presi da Google Translator (o peggio!), quindi un inglese più dignitoso sarebbe stato meglio. I nemici sono tanti, molti diversi, non brutti da vedere, ma con animazioni davvero pessime.
Si sale di livello in modo automatico, e il loot viene letteralmente rubato tra i giocatori – che è forse una delle meccaniche più odiose in qualsiasi GDR cooperativo – oltretutto ci sono aree disegnate malissimo, con colline e montagne che non si capisce se si possono scalare o subire danni in zone senza riuscire a superarle perché mortali e dovreste abbandonare quel dungeon solo perché non avete il numero di cure sufficienti ad attraversare l’area – ma quando mai si è vista una cosa simile? – per non parlare di quest che non saprete come aprire o chiudere, se non premendo un po’ a caso nei vari menù.
L’approssimazione è alla base di ogni singola cosa da fare in Dungeons of Sundaria che, come dicevo, ha anche la buona idea – sì è ben mascherata tra i difetti – di avere colpi assolutamente devastanti o sfruttare la collaborazione per aprire varchi altrimenti interdetti ad alcuni eroi, o pensare che alla fine per una decina di Euro ci può anche stare perché tutto sommato non posso dire che qualcosa di divertente non l’abbia trovato e graficamente è comunque piacevole quindi sì, non sempre la matematica deve vincere. Aggiungerei anche che ho trovato un bug che non mi faceva rientrare nell’arena di un boss e ho dovuta aspettare che il team lo uccidesse, ma questi sono dettagli, in tanti lo apprezzano, il costo è risicato, ma sappiate che se lo vorrete apprezzare dovrete comunque turarvi il naso, e come dice il detto, “eroe di un dungeon avvisato…”
Versione Testata: PC
Voto
Redazione
Dungeons of Sundaria: recensione di un gioco non del tutto brutto... anzi un "tipo"
Dungeons of Sundaria non fa tantissime cose, alcune le fa anche (quasi) bene, altre sono troppo generiche, altre ancora proprio non funzionano. Questo è un gioco ultra-caciarone, ma in un modo così ipertrofico che ad alcuni potrebbe pure piacere tantissimo e per questo fregatevene della recensione, del voto e delle considerazioni tecniche… per il prezzo super-budget a cui è proposto, potrebbe essere il gioco di Natale che stavate aspettando.