Dynasty Warriors 4

di Alessandro 'Vegeta' Marongiu

UNO SGUARDO ALL' ASPETTO TECNICO
Passando ora agli aspetti puramente tecnici è bene precisare che la già ottima qualità visiva presente nel 3° capitolo della serie trova in Dynasty Warriors 4 la sua massima espressione, guadagnando ulteriori punti in un ambito in cui già risultava vincente.
Primi fra tutti la presenza di magnifici filmati in FMV tali da far quasi urlare al fotorealismo (splendido a tal proposito l'intro del gioco) e quella del nuovo sistema di inquadrature che, in virtù di una diminuzione della ampiezza delle inquadrature, amplia e non di poco la visibilità in game.
Tale impostazione, sicuramente vincente in modalità single player, risulta comunque piuttosto deficitaria in modalità multiplayer in cui lo suddivisione dello schermo tramite classico split screen non permette una visuale di gioco adeguata.
In senso positivo va rimarcato senz'ombra di dubbio l'ottima resa del comparto sonoro.
Lama contro lama, frecce che sibilano a pochi centimetri dal nostro viso, cavalli e i loro cavalieri lanciati in carica verso un esercito di fanti, urla di morte e di vittoria; questi saranno solo alcuni dei tantissimi effetti sonori che ci intratterranno durante le epiche battaglie che ci vedranno protagonisti.
La varietà di effetti è stata realizzata decisamente bene, senza contare poi la colonna sonora del titolo, decisamente accattivante anche se probabilmente più adatta ad un action movie moderno che ad un gioco ambientato nell'antica Cina.

NON SOLO INNOVAZIONE
Nonostante le innumerevoli migliorie apportate, lo stile del gioco è rimasto innegabilmente lo stesso pesante eccidio della dinastia avversaria con alcuni elementi che riportano allo strategico/GDR.
Combatteremo in alcune storiche battaglie, altre invece totalmente inventate, in cui avremo come scopo principale quello di sterminare la fazione avversaria, cosa che comunque compiremo spesso quasi da soli.

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Discorso a parte merita invece la rinnovata l'intelligenza artificiale dei personaggi controllati dalla CPU che palesa notevoli migliorie nella gestione dei movimento dei soldati sia in fase difensiva che in fase di attacco. Anche le guardie di elite che guadagneremo con l'avanzamento del personaggio, seguiranno perfettamente la tattica da noi pre impostata, riuscendo finalmente a coprirci le spalle come giustamente sarebbe dovuto essere fatto anche nelle vecchie versioni, cosa invece che non veniva quasi mai eseguita.
Adesso il generale avversario in caso di gravi perdite da parte delle sue schiere batterà in ritirata molto più facilmente di prima, sarà quindi necessario riuscire ad arginare la fuga con spostamenti ben calibrati delle nostre truppe, cercando in qualche modo di chiudere le vie di fuga, senza però rimanere circondati, cosa che spesso può accadere con movimenti non ben calcolati in base alla mappa.
Decisamente azzeccata è infine l'introduzione dei mezzi da guerra,come torrette mobili corazzate e arieti, che in caso di assedio potrebbero risultare piuttosto fastidiose.
Per quel che concerne invece la longevità del titolo posso dire che le chiavi di lettura sono due:
Gli appassionati della serie vedranno sicuramente un quantitativo di missioni, personaggi e armi da svolgere che impegnerà per settimane e mesi, facendo attestare così la longevitù su altissimi livelli.
Al contrario invece i neofiti di questo genere e/o titolo potrebbero trovare molto ripetitivo tutto il gioco, come in fin dei conti è, non avendo il giusto stimolo a far progredire il personaggio e facendo così mostrare il fianco ad un titolo nel complesso molto buono e ben sviluppato.

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