Dynasty Warriors 4 Empires

Dynasty Warriors 4 Empires
DOVEROSO PREAMBOLO
Siamo in Cina, o perlomeno in quella vasta area dell'Asia che a suo tempo il re di Qin unificò al termine della guerra dei sei regni (per ulteriori informazioni, cercatevi un libro di storia orientale o andate a vedervi "Hero", in questi giorni al cinema). In effetti nel periodo tra il II ed il III secolo DC è impossibile parlare di una nazione cinese: la precedente dinastia imperiale è caduta e moltissimi signori locali hanno deciso di muoversi guerra l'un l'altro per la supremazia. In questo scenario di guerra e di disordini trova la sua collocazione la celebre saga di Dynasty Warriors, che col gioco di cui ci apprestiamo a parlare raggiunge il quarto capitolo. Come i precedenti capitoli della serie (eccezion fatta per il primo, che era un picchiaduro ad incontri di tipo più classico) e numerosi alti titoli della Koei, Dynasty Warriors 4 Empires ci propone di vestire i panni di celebri eroi cinesi, alcuni dei quali tramandati dalla storia o dalle leggende, impegnati alla guida delle proprie truppe in una serie di battaglie campali mirate, come premesso, all'unificazione della Cina sotto una sola bandiera: la loro. Per quanto il fulcro del gioco sia comunque il farsi strada tra i soldati nemici a colpi di spada, lancia, ascia eccetera esattamente come nei predecessori, non mancano differenze di natura strategica. Veniamo pertanto ad un'analisi peculiare del titolo, cha presenta sostanziali differenze dal predecessore Dynasty Warriors 4.


EMPIRE MODE
Le modalità di gioco disponibili sono due: l' "Empire Mode" ed il "Versus Mode"; quest'ultima può essere giocato sia in solitario contro un avversario IA sia contro un avversario umano, e l'approfondiremo più avanti. La prima, invece, costituisce quella che solitamente viene denominata "Modalità Storia", è dedicata esclusivamente al SinglePlayer e può essere giocata, oltre che a tre livelli di difficoltà, in due "sfumature" (non volevo ripetere il termine "modalità") differenti: Storica o Fittizia. Nel primo caso il gioco vi proporrà una mappa della Cina divisa com'era in quel periodo storico in piccoli imperi, ciascuno col suo comandante e i suoi generali/eroi, e vi chiederà di sceglierne uno da impersonare. Nel secondo caso, invece, sarete voi a scegliere in piena libertà tra i numerosi presenti un personaggio da eleggere a Comandante in Capo delle vostre forze e la regione di partenza: il gioco selezionerà poi casualmente gli altri comandanti e tutti i generali/eroi iniziali. A parte questa disposizione iniziale e qualche piccolo evento storico particolare che si presenterà solo in una campagna del primo tipo (come la battaglia per la soppressione dei Turbanti Gialli), per il resto la partita proseguirà in maniera analoga.

Il gioco è diviso in turni, all'inizio dei quali ciascuno dei vostri generali vi presenterà una coppia di proposte strategiche, quali il reintegro di truppe perdute, la ricerca e l'arruolamento di un nuovo eroe (come generale o come luogotenente), l'assunzione di truppe particolari per una sola battaglia, l'istituzione di un'alleanza, un progresso tecnologico, e così via; potrete scegliere una sola coppia di proposte, sempre a patto di avere abbastanza fondi per poterle eseguire, che avranno effetto immediato. Terminata questa fase "preparativa", si va sulla mappa strategica della Cina, divisa in territori: da qui potrete decidere se e quali azioni di guerra intraprendere in questo turno. In linea di massima, il comando sempre presente sarà "Invade", ossia decidere l'attacco di un territorio avversario confinante i nostri, ma non sarà l'unico: se, ad esempio, uno dei vostri territori viene minacciato dalle truppe nemiche potreste decidere di presenziare personalmente sul campo per la difesa, oppure, se avete stretto un'alleanza, potreste mandare truppe in aiuto di un alleato minacciato in egual maniera. Infine, potrete sempre decidere di saltare il turno, conservando le forze per successivi scontri.
Il passo successivo, salvo naturalmente il caso di turno saltato, sarà quello di decidere quali truppe schierare in campo: potrete schierare fino a tre generali e tre luogotenenti, ciascuno dei quali avrà le proprie caratteristiche in battaglia e la propria armata personale.

Uno dei tre generali schierati sarà il personaggio che impersonerete in prima persona durante la battaglia: a differenza degli altri Dynasty Warriors, pertanto, non sarete obbligati a giocare l'intera campagna con lo stesso personaggio. L'entità delle truppe disponibili per ciascun eroe, sia esso generale o luogotenente, dipenderà dal proprio livello, parametro che può essere incrementato in maniera differente per ciascun personaggio, come ad esempio punti guadagnati in battaglia, proposte accettate, un certo livello tecnologico delle armi, e così via. L'ultimo parametro strategico su cui metterete le mani prima della battaglia vera e propria sarà l'assegnazione al personaggio scelto di uno o più oggetti particolari o magici che incrementino le sue capacità e prestazioni: questi oggetti, una volta utilizzati, richiederanno in seguito un certo numero di turni di riposo prima di poter essere nuovamente impiegabili, ed è pertanto bene conservarsi quelli più importanti per gli scontri più difficili o impegnativi.

Dynasty Warriors 4 Empires
8

Voto

Redazione

0jpg

Dynasty Warriors 4 Empires

Lo spin-off del quarto capitolo della saga dei guerrieri dinastici si presenta immediatamente come il più curato tecnicamente tra tutti i giochi della serie, compresi titoli similari come Samurai Warriors o Mystic Heroes, pescando a piene mani da tutti i precedenti lavori Koei in modo da offrire tutte quelle features che abbiamo avuto modo di apprezzare altrove, più altre nuove. La componente principale che gli permette di spiccare dal mucchio è l'implementazione, finalmente, di una componente strategica al posto di missioni successive, per quanto alla lunga le battaglie possano ancora apparire ripetitive. A prescindere da tutto ciò, comunque, sicuramente il miglior lavoro della saga.