Dynasty Warriors 7
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Alcune battaglie, infine, saranno da giocare con un personaggio specifico, e di norma racconteranno capitoli del “Romanzo dei Tre Regni” che non trovano posto in modalità Storia. Tramite le città sarà invece possibile acquistare armi, animali compagni, e occasionalmente rispondere alle domande dell'”Erudito”, con premi in denaro. Lo sviluppo del personaggio é basato sull'acquisizione di punti abilità, esclusivamente sconfiggendo i comandanti e completando le missioni, necessari per sbloccare le mosse extra, il secondo attacco Musou o ulteriori upgrade tramite l'apposito albero delle abilità, ma per l'incremento delle caratteristiche sarà necessario raccogliere gli item abbandonati dai nemici sconfitti oppure, come accennato, svolgere le apposite missioni in modalità Conquista.
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Sparisce pertanto una qualsiasi forma di Esperienza, rendendo forse un po' più consigliato un approccio “mirato” alle battaglie piuttosto che l'abbattimento indiscriminato di ogni singolo piccolo soldato che ci si parerà davanti. Altri benefici al personaggio giungeranno dai “Sigilli” equipaggiati nelle armi in uso: si tratta in effetti di ulteriori upgrade o abilità speciali ottenibili dalle armi stesse tramite l'uso prolungato, e che una volta ottenuti sono disponibili a tutto il Roster; volendo ottenere un sigillo da un'arma che non vogliamo utilizzare, potremmo sempre affidarla all'uopo al Fabbro della modalità Conquista.
La realizzazione grafica di DW7 prende come punto di riferimento il capitolo precedente, ma per quanto lo studio degli ambienti e degli elementi scenici sia in buona parte analogo, tanto che svariate mappe della modalità Conquista sono evidentemente convertite dal predecessore - ma non mancano scenari totalmente nuovi - la realizzazione dei personaggi e delle truppe é stata decisamente rifatta da zero. Ecco pertanto che gli eroi sono ancora più curati nei modelli, nelle textures e nelle animazioni, tanto che adesso ad ogni utilizzo dell'attacco Musou gli sviluppatori hanno associato uno zoom sul modello e una battuta di circostanza (a volte anche un po' invasiva e ripetitiva quando si riesce a concatenare diversi attacchi Musou consecutivamente).
Anche nelle truppe si registra un incremento di dettaglio, non solo nei modelli e nelle textures, ma anche nella varietà delle animazioni: adesso i soldati esultano alla sconfitta di un ufficiale avversario, o rimangono barcollanti quando in preda al panico. Il sistema non é, purtroppo, ancora perfetto: nelle situazioni più caotiche é possibile talvolta registrare un leggero calo del frame-rate (fortunatamente mai ai livelli tragici di DW6), e quando si utilizzano oggetti ingombranti come i Juggernaut é possibile che ci sia compenetrazione poligonale coi dislivelli del terreno.
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La colonna sonora conta un gran numero di brani, tendenzialmente tematici per ogni regno più qualche traccia generica e qualche altra incentrata su personaggi-chiave, come Lu Bu. In modalità Storia é possibile che la musica di sottofondo dello scontro cambi anche due o tre volte man mano che si avvicendano gli eventi, fornendo una certa dose di varietà, ma a prescindere i pezzi riescono a non essere mai ripetitivi. I doppiaggi sono disponibili al momento solo in lingua Inglese, e le intonazioni ed il pathos non sempre sono delle migliori: fortunatamente é previsto a breve un DLC contenente le voci originali Giapponesi, nella speranza che siano di qualità più alta. L'intero gioco é Sottotitolato in Italiano.
Il Tutorial é, come già accennato, un ottimo modo per prendere confidenza col sistema di gioco, tanto per i neofiti quanto per gli esperti che vogliono aver chiari immediatamente i nuovi dettagli, come il cambio arma o l'attacco brutale extra. Le quattro modalità Storia sono ben strutturate, con una buona dose di narrato (utile per nascondere i caricamenti, e per il resto skippabile) che chiarisce la trama e missioni piuttosto avvincenti; inoltre, ciascuna delle quattro é piuttosto corposa, visto che può arrivare a durare anche una decina di ore. Encomiabile il fatto che di tanto in tanto sia presente una variazione sul tema, come l'utilizzo di armi da guerra (catapulte o mitragliatori arbalest) o la possibilità di guidare dei mezzi speciali, come un battello da guerra o il Juggernaut.
Il gioco propone ben cinque livelli di difficoltà, ma sinceramente abbiamo trovato i primi due veramente troppo facili - se si toglie lo scontro con Lu Bu, strutturato come sempre in modo da essere letale - mentre il terzo, ossia il “Normale”, dà problemi solo se si utilizzano personaggi di base con armi scarse. Fortunatamente sono presenti i due livelli superiori per offrire un'interessante rigiocabilità delle Storie, mentre in modalità Conquista gli scenari più avanzati potrebbero dare problemi anche solo a livello Normale.
La modalità Storia é limitata al giocatore singolo, anche perché la successone degli eventi in certi scenari non é esattamente “filoguidata”, ma spesso richiede comunque il raggiungimento di alcune locazioni-chiave. La natura più aperta degli scenari di Conquista ammette invece anche l'ausilio di un altro giocatore: questo può condividere col primo la medesima console in Split-Screen, anche se questo naturalmente tende ad implicare una certa riduzione della qualità grafica soprattutto in termini di raggio visivo, ma per la prima volta nella serie é possibile anche giocare online. Semplicemente, una volta effettuata la connessione, sarà possibile cercare un giocatore in attesa, oppure selezionare una missione e mettersi a propria volta in attesa di ospiti, oltre a poter mandare e ricevere inviti specifici.
Il giudizio complessivo su Dynasty Warriors 7 non può che essere entusiasta: i ragazzi di Omega Force sono riusciti effettivamente a riunire in un unico titolo tutti gli elementi migliori della serie, e contemporaneamente a rinnovarla nelle meccaniche, nelle modalità, nelle features online, persino ad inserire il “quarto” regno di Jin, e con esso l'effettivo capitolo finale del Romanzo dei Tre Regni. Certo, mentiremmo se dicessimo che DW7 é perfetto, ed é altrettanto palese come il gameplay “classico” della serie, sebbene rimodernato, continui a farne un gioco “di nicchia”. Ma per gli appassionati della serie é sicuramente un capolavoro, un must have che supera a mani basse tutti i capitoli precedenti. A quando gli Spin Off?
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Sparisce pertanto una qualsiasi forma di Esperienza, rendendo forse un po' più consigliato un approccio “mirato” alle battaglie piuttosto che l'abbattimento indiscriminato di ogni singolo piccolo soldato che ci si parerà davanti. Altri benefici al personaggio giungeranno dai “Sigilli” equipaggiati nelle armi in uso: si tratta in effetti di ulteriori upgrade o abilità speciali ottenibili dalle armi stesse tramite l'uso prolungato, e che una volta ottenuti sono disponibili a tutto il Roster; volendo ottenere un sigillo da un'arma che non vogliamo utilizzare, potremmo sempre affidarla all'uopo al Fabbro della modalità Conquista.
La realizzazione grafica di DW7 prende come punto di riferimento il capitolo precedente, ma per quanto lo studio degli ambienti e degli elementi scenici sia in buona parte analogo, tanto che svariate mappe della modalità Conquista sono evidentemente convertite dal predecessore - ma non mancano scenari totalmente nuovi - la realizzazione dei personaggi e delle truppe é stata decisamente rifatta da zero. Ecco pertanto che gli eroi sono ancora più curati nei modelli, nelle textures e nelle animazioni, tanto che adesso ad ogni utilizzo dell'attacco Musou gli sviluppatori hanno associato uno zoom sul modello e una battuta di circostanza (a volte anche un po' invasiva e ripetitiva quando si riesce a concatenare diversi attacchi Musou consecutivamente).
Anche nelle truppe si registra un incremento di dettaglio, non solo nei modelli e nelle textures, ma anche nella varietà delle animazioni: adesso i soldati esultano alla sconfitta di un ufficiale avversario, o rimangono barcollanti quando in preda al panico. Il sistema non é, purtroppo, ancora perfetto: nelle situazioni più caotiche é possibile talvolta registrare un leggero calo del frame-rate (fortunatamente mai ai livelli tragici di DW6), e quando si utilizzano oggetti ingombranti come i Juggernaut é possibile che ci sia compenetrazione poligonale coi dislivelli del terreno.
La colonna sonora conta un gran numero di brani, tendenzialmente tematici per ogni regno più qualche traccia generica e qualche altra incentrata su personaggi-chiave, come Lu Bu. In modalità Storia é possibile che la musica di sottofondo dello scontro cambi anche due o tre volte man mano che si avvicendano gli eventi, fornendo una certa dose di varietà, ma a prescindere i pezzi riescono a non essere mai ripetitivi. I doppiaggi sono disponibili al momento solo in lingua Inglese, e le intonazioni ed il pathos non sempre sono delle migliori: fortunatamente é previsto a breve un DLC contenente le voci originali Giapponesi, nella speranza che siano di qualità più alta. L'intero gioco é Sottotitolato in Italiano.
Il Tutorial é, come già accennato, un ottimo modo per prendere confidenza col sistema di gioco, tanto per i neofiti quanto per gli esperti che vogliono aver chiari immediatamente i nuovi dettagli, come il cambio arma o l'attacco brutale extra. Le quattro modalità Storia sono ben strutturate, con una buona dose di narrato (utile per nascondere i caricamenti, e per il resto skippabile) che chiarisce la trama e missioni piuttosto avvincenti; inoltre, ciascuna delle quattro é piuttosto corposa, visto che può arrivare a durare anche una decina di ore. Encomiabile il fatto che di tanto in tanto sia presente una variazione sul tema, come l'utilizzo di armi da guerra (catapulte o mitragliatori arbalest) o la possibilità di guidare dei mezzi speciali, come un battello da guerra o il Juggernaut.
Il gioco propone ben cinque livelli di difficoltà, ma sinceramente abbiamo trovato i primi due veramente troppo facili - se si toglie lo scontro con Lu Bu, strutturato come sempre in modo da essere letale - mentre il terzo, ossia il “Normale”, dà problemi solo se si utilizzano personaggi di base con armi scarse. Fortunatamente sono presenti i due livelli superiori per offrire un'interessante rigiocabilità delle Storie, mentre in modalità Conquista gli scenari più avanzati potrebbero dare problemi anche solo a livello Normale.
La modalità Storia é limitata al giocatore singolo, anche perché la successone degli eventi in certi scenari non é esattamente “filoguidata”, ma spesso richiede comunque il raggiungimento di alcune locazioni-chiave. La natura più aperta degli scenari di Conquista ammette invece anche l'ausilio di un altro giocatore: questo può condividere col primo la medesima console in Split-Screen, anche se questo naturalmente tende ad implicare una certa riduzione della qualità grafica soprattutto in termini di raggio visivo, ma per la prima volta nella serie é possibile anche giocare online. Semplicemente, una volta effettuata la connessione, sarà possibile cercare un giocatore in attesa, oppure selezionare una missione e mettersi a propria volta in attesa di ospiti, oltre a poter mandare e ricevere inviti specifici.
Il giudizio complessivo su Dynasty Warriors 7 non può che essere entusiasta: i ragazzi di Omega Force sono riusciti effettivamente a riunire in un unico titolo tutti gli elementi migliori della serie, e contemporaneamente a rinnovarla nelle meccaniche, nelle modalità, nelle features online, persino ad inserire il “quarto” regno di Jin, e con esso l'effettivo capitolo finale del Romanzo dei Tre Regni. Certo, mentiremmo se dicessimo che DW7 é perfetto, ed é altrettanto palese come il gameplay “classico” della serie, sebbene rimodernato, continui a farne un gioco “di nicchia”. Ma per gli appassionati della serie é sicuramente un capolavoro, un must have che supera a mani basse tutti i capitoli precedenti. A quando gli Spin Off?