Dynasty Warriors 8
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La prima novità riguarda proprio le armi: queste avranno un parametro denominato Affinità, che può essere Paradiso, Terra o Uomo, ma potreste anche chiamarli Forbici, Carta e Sasso. Questo perché il vostro eroe avrà dei svantaggi o degli svantaggi contro gli eroi avversari a seconda dell'affinità delle armi brandite: é dunque consigliabile munirsi di due armi di affinità differente in modo da poter perlomeno nullificare gli svantaggi con un pareggio. Altre innovazioni minori, ma gradite, sono il ritorno dell'attacco potente in volo (in DW7 c'era solo l'attacco veloce), la possibilità di saltare in groppa al cavallo in corsa (PURA GODURIA!) e l'implementazione di tre differenti attacchi Musou per ogni personaggio (contro i due di DW7).
Infine, é stata introdotto il nuovo indicatore della Furia che molto ricorda il “vecchio” Musou di DW5, ma “potenziato agli enzimi”. Attivando questa modalità si può iniziare una lunga sequenza di attacchi Musou veramente devastanti, con il counter della combo che può anche raggiungere le 4 cifre (il massimo é 9999). Se poi c'é la possibilità di effettuare degli attacchi Musou potenziandoli con un alleato (giocatore 2) o con una guardia del corpo (IA), allora i danni causati vanno totalmente fuori scala - ma ovviamente queste circostanze sono poco frequenti.
Dal punto di vista grafico, i ragazzi di Omega Force hanno lavorato indubbiamente prendendo DW7 come base il ché, vista la qualità del capitolo precedente, non é affatto un male: non desta stupore, pertanto, se i modelli dei soldati comuni e i loro portrait sono pressoché gli stessi. Ovviamente così non é per gli eroi, i quali (e sono numerosi) sono stati ancora una volta tutti rivisti, con nuove animazioni, specie per le nuove armi (adesso ciascuno ha la “sua” arma specifica) e tutto il comparto in questione. Lavoro rifatto da 0 invece per le mappe, tutte molto vaste, curate, notevolmente più intricate rispetto agli standard abituali e in una parola “belle”. Unico neo: nonostante l'applicazione della patch, la versione Xbox360 (che é dichiaratamente un porting del lavoro PS3) soffre ancora di occasionali cali di frame rate e di altri glitch; niente che comprometta il gameplay (non più, dopo la patch), fortunatamente, ma il labbro s'increspa sovente...
Buono anche il comparto sonoro: i temi classici della saga sono stati reinterpretati e riproposti con qualche variazione, nonché accostati a nuovi brani tutti di pari livello, tra l'incalzante e il maestoso, moderni ma senza mai eccedere (non é la techno di Warriors Orochi, per intenderci). Molto buoni anche i doppiaggi in Inglese, ed é previsto a breve un DLC gratuito anche con le voci in Giapponese. Purtroppo tutti i testi sono esclusivamente in Inglese: l'exploit di DW7, tradotto in multilingua, pare pertanto essere destinato a rimanere un exploit...
Il gioco offre un corposo tutorial; in realtà ne offre quattro (uno per regno), totalmente identici tra loro... farli tutti frutta un achievement: se siete dei “cacciatori” mettete in conto questa mezz'oretta in più. Ad ogni modo, almeno un “giro” é consigliato non solo ai neofiti ma anche agli esperti, in modo da poter vedere subito tutte le novità di gameplay, anche relativamente alle affinità delle armi. Il sistema di gioco per il resto non é complesso: nonostante Tecmo Koei abbia deciso di aumentare la difficoltà per il mercato occidentale, implementando ai livelli inferiori l'IA dei livelli superiori, il gioco ha comunque un entry-level modesto, e per cercare una sfida bisogna mirare alle missioni di rango più elevato o semplicemente giocare ad Hard o Chaos.
Terminare le cinque campagne della Storia richiederà non poche ore, orientativamente 3-4 ciascuna, a cui si aggiunge un altro consistente quantitativo di tempo per venire a capo della modalità Ambizione. Il tutto naturalmente va poi visto in divenire, con la possibilità di rigiocare i vari scenari con gli altri eroi o in modalità Libera (abilitando anche i vari “What if”), nonché la caccia per sbloccare tutte le varie skill, ottenibili principalmente sconfiggendo avversari in circostanze particolari. Unitamente alla possibilità di giocare in multiplayer sia in locale (split screen) sia su internet - ed in questo secondo caso aumenta anche il rate delle ricompense - il titolo fa sicuramente del suo meglio per garantire molte ore di divertimento.
Insomma: non é errato definire Dynasty Warriors 8 come il miglior DW finora realizzato. Non era sicuramente semplice bissare il successo dell'ottimo DW7, ma Omega Force ha saputo aggiungere dove c'era spazio di manovra, ripescare elementi trascurati di capitoli precedenti, correggere qualche sbavatura e ricreare dove era necessario un ammodernamento. Il risultato non mancherà di soddisfare i fan della saga e chissà che non riesca ad attirare anche qualche neofita...
Infine, é stata introdotto il nuovo indicatore della Furia che molto ricorda il “vecchio” Musou di DW5, ma “potenziato agli enzimi”. Attivando questa modalità si può iniziare una lunga sequenza di attacchi Musou veramente devastanti, con il counter della combo che può anche raggiungere le 4 cifre (il massimo é 9999). Se poi c'é la possibilità di effettuare degli attacchi Musou potenziandoli con un alleato (giocatore 2) o con una guardia del corpo (IA), allora i danni causati vanno totalmente fuori scala - ma ovviamente queste circostanze sono poco frequenti.
Dal punto di vista grafico, i ragazzi di Omega Force hanno lavorato indubbiamente prendendo DW7 come base il ché, vista la qualità del capitolo precedente, non é affatto un male: non desta stupore, pertanto, se i modelli dei soldati comuni e i loro portrait sono pressoché gli stessi. Ovviamente così non é per gli eroi, i quali (e sono numerosi) sono stati ancora una volta tutti rivisti, con nuove animazioni, specie per le nuove armi (adesso ciascuno ha la “sua” arma specifica) e tutto il comparto in questione. Lavoro rifatto da 0 invece per le mappe, tutte molto vaste, curate, notevolmente più intricate rispetto agli standard abituali e in una parola “belle”. Unico neo: nonostante l'applicazione della patch, la versione Xbox360 (che é dichiaratamente un porting del lavoro PS3) soffre ancora di occasionali cali di frame rate e di altri glitch; niente che comprometta il gameplay (non più, dopo la patch), fortunatamente, ma il labbro s'increspa sovente...
Buono anche il comparto sonoro: i temi classici della saga sono stati reinterpretati e riproposti con qualche variazione, nonché accostati a nuovi brani tutti di pari livello, tra l'incalzante e il maestoso, moderni ma senza mai eccedere (non é la techno di Warriors Orochi, per intenderci). Molto buoni anche i doppiaggi in Inglese, ed é previsto a breve un DLC gratuito anche con le voci in Giapponese. Purtroppo tutti i testi sono esclusivamente in Inglese: l'exploit di DW7, tradotto in multilingua, pare pertanto essere destinato a rimanere un exploit...
Il gioco offre un corposo tutorial; in realtà ne offre quattro (uno per regno), totalmente identici tra loro... farli tutti frutta un achievement: se siete dei “cacciatori” mettete in conto questa mezz'oretta in più. Ad ogni modo, almeno un “giro” é consigliato non solo ai neofiti ma anche agli esperti, in modo da poter vedere subito tutte le novità di gameplay, anche relativamente alle affinità delle armi. Il sistema di gioco per il resto non é complesso: nonostante Tecmo Koei abbia deciso di aumentare la difficoltà per il mercato occidentale, implementando ai livelli inferiori l'IA dei livelli superiori, il gioco ha comunque un entry-level modesto, e per cercare una sfida bisogna mirare alle missioni di rango più elevato o semplicemente giocare ad Hard o Chaos.
Terminare le cinque campagne della Storia richiederà non poche ore, orientativamente 3-4 ciascuna, a cui si aggiunge un altro consistente quantitativo di tempo per venire a capo della modalità Ambizione. Il tutto naturalmente va poi visto in divenire, con la possibilità di rigiocare i vari scenari con gli altri eroi o in modalità Libera (abilitando anche i vari “What if”), nonché la caccia per sbloccare tutte le varie skill, ottenibili principalmente sconfiggendo avversari in circostanze particolari. Unitamente alla possibilità di giocare in multiplayer sia in locale (split screen) sia su internet - ed in questo secondo caso aumenta anche il rate delle ricompense - il titolo fa sicuramente del suo meglio per garantire molte ore di divertimento.
Insomma: non é errato definire Dynasty Warriors 8 come il miglior DW finora realizzato. Non era sicuramente semplice bissare il successo dell'ottimo DW7, ma Omega Force ha saputo aggiungere dove c'era spazio di manovra, ripescare elementi trascurati di capitoli precedenti, correggere qualche sbavatura e ricreare dove era necessario un ammodernamento. Il risultato non mancherà di soddisfare i fan della saga e chissà che non riesca ad attirare anche qualche neofita...