EA Sports Supercross
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Anche Supercross si attiene a questa regola, e nulla può toglierci dalla mente che i giochi di guida in genere necessitino in modo viscerale di un aggiornamento più solido, per trasmettere meglio la sensazione di velocità. Sarebbe stato meglio avere qualche poligono in meno in pista o sulle moto, piuttosto che rassegnarsi a un framerate da 30 fotogrammi in giù, ma evidentemente Electronic Arts non deve pensarla così. Le cose migliorano nella modalità freestyle (dove il nostro motociclista é l'unico competitore in campo) ma, certo, sarebbe stato meglio disporre di questa fluidità in pista, dove spesso, ingannati da leggero scatto, si rischia di finire contromano per una sterzata troppo repentina
PER MOLTI, MA NON PER TUTTI
Per chi é attento agli investimenti, Supercross ha una longevità discreta, ma non al livello di altri giochi sportivi e/o di corse. Fondamentalmente le due principali modalità disponibili sono il campionato e il motocross acrobatico: mentre nel campionato, nonostante le sedici piste, l'azione a grandi linee cambia molto poco, il freestyle prova a trasferire sul motocross il gameplay e il feeling di titoli come Tony Hawk e Grind Session, dimenticando che ci troviamo al comando di una moto e non di uno skate. Per questo le acrobazie aeree a gambe divaricate sembrano un po' ridicole e, in generale, la modalità freestyle risulta poco interessante proprio per questa sua mancanza di regole
Il vero punto debole di Supercross sono le moto, una uguale all'altra, e la mancanza di un numero ragionevole di segreti da sbloccare. Abbiamo sì una ventina di piloti realmente esistenti tra cui scegliere, ma le differenze sembrano esaurirsi nella biografia di questi personaggi. Discreto l'aspetto sonoro del gioco, con una soundtrack tendente all'hip-hop che piacerà agli amanti del genere e una telecronaca (in inglese) che rafforza il realismo della scenografia, nonostante la ripetitività, mentre gli effetti metteranno d'accordo tutti per il loro realismo. EA Supercross, quindi, pur tra le limitazioni di una disciplina così di nicchia, riesce a divertire grazie a un gameplay ben bilanciato ed intrigante, che invita a giocare una volta ancora. La longevità dovrebbe attestarsi intorno alla media, ma anche così sarebbe meglio che a comprarlo fossero solo gli amanti di questo sport, per una certa monotonia insita nell'azione.
PER MOLTI, MA NON PER TUTTI
Per chi é attento agli investimenti, Supercross ha una longevità discreta, ma non al livello di altri giochi sportivi e/o di corse. Fondamentalmente le due principali modalità disponibili sono il campionato e il motocross acrobatico: mentre nel campionato, nonostante le sedici piste, l'azione a grandi linee cambia molto poco, il freestyle prova a trasferire sul motocross il gameplay e il feeling di titoli come Tony Hawk e Grind Session, dimenticando che ci troviamo al comando di una moto e non di uno skate. Per questo le acrobazie aeree a gambe divaricate sembrano un po' ridicole e, in generale, la modalità freestyle risulta poco interessante proprio per questa sua mancanza di regole
Il vero punto debole di Supercross sono le moto, una uguale all'altra, e la mancanza di un numero ragionevole di segreti da sbloccare. Abbiamo sì una ventina di piloti realmente esistenti tra cui scegliere, ma le differenze sembrano esaurirsi nella biografia di questi personaggi. Discreto l'aspetto sonoro del gioco, con una soundtrack tendente all'hip-hop che piacerà agli amanti del genere e una telecronaca (in inglese) che rafforza il realismo della scenografia, nonostante la ripetitività, mentre gli effetti metteranno d'accordo tutti per il loro realismo. EA Supercross, quindi, pur tra le limitazioni di una disciplina così di nicchia, riesce a divertire grazie a un gameplay ben bilanciato ed intrigante, che invita a giocare una volta ancora. La longevità dovrebbe attestarsi intorno alla media, ma anche così sarebbe meglio che a comprarlo fossero solo gli amanti di questo sport, per una certa monotonia insita nell'azione.