EA Sports UFC 2
di
Roberto Vicario
A distanza di diversi anni dal boom di ascolti, la UFC (Ultimate Fighting Championship) é ormai una realtà estremamente consolidata in grado di regalare le emozioni di una delle discipline più nobili di sempre: la lotta. Guardare un PPV della UFC vuol dire osservare e vivere una serie di match in cui il tasso di tecnica, pathos e adrenalina schizza sempre alle stelle in pochissimo tempo.
Compito non facile, quindi, quello di Electronic Arts che dopo aver acquisito i diritti della lega di Dana White é arrivata al secondo capitolo ufficiale della serie. Dopo una base di partenza piuttosto solida, ma non particolarmente ricca di contenuti, sarà riuscita a fare il salto di qualità con questo secondo capitolo? Scopriamolo nella nostra recensione.
Prima di addentrarci nei dettagli tecnici e di gameplay, dobbiamo sottolineare come il lavoro svolto in termini di fedeltà e riproduzione delle dinamiche di un match, sia una delle cose migliori viste su questa generazione.
Fin dal match di apertura, che servirà per introdurci alle meccaniche base del titolo, l'atmosfera che si respira é quella delle grandi occasioni. Gran parte del merito é da attribuire ad una componente visiva di assoluto livello, in cui la meticolosità con cui sono stati creati i modelli poligonali, la fisicità dei colpi e le animazioni degli atleti, spicca sopra ogni altra cosa (non tutti sono fedeli al 100%, ma si tratta davvero di dettagli). Il movimento sull'ottagono, i pugni, i calci e le transizioni tra takedown, prese a terra o in piedi, é davvero incredibile. Tutto scorre con una fluidità pazzesca e, cosa ancora più importante, si adatta alla distanza che intercorre tra i due atleti, alla vicinanza con la rete, alle parate effettuate e, ovviamente, anche ai colpi a vuoto. Tutto quanto é stato gestito con estremo realismo tanto che nel momento in cui ci getteremo a testa bassa nella lotta, e la nostra stamina crollerà velocemente, le stesse animazioni saranno influenzate dalla mancanza di fiato. Uno dei tanti dettagli che gli sviluppatori hanno deciso di inserire nel titolo per rendere giustizia in maniera assoluta al prodotto.
In questo tripudio di realismo, gran parte del merito é da attribuire al sistema di controllo. Chi ha giocato il primo UFC non troverà grosse differenze nel sistema di base. I quattro pulsati gestiscono gli arti, le levette di sinistra portano colpi più potenti a viso e corpo, quelle di destra servono per parare. Lo stick di destra servirà invece per le prese e i takedown ed é qui che EA, ascoltando i feedback della community, ha deciso di modificare il sistema di clinch. Ora tutto risulta più dinamico e con possibilità di passare a differenti prese in qualsiasi momento. Tutto questo si traduce in una maggiore imprevedibilità, in cui essere vicini ad una sottomissione (anche in questo caso il mini gioco é stato modificano rispetto allo scorso anno) non vuol dire essere quasi sconfitti, ma poter anche ribaltare una situazione da sfavorevole a favorevole con le giuste mosse.
Elementi che ci portano a fare una doverosissima considerazione e sottolineatura: UFC 2 é un gioco difficile, complesso e che richiede tanto tempo per poter essere assimilato e goduto appieno. La curva d'apprendimento é si morbida, ma anche lunga e faticosa e un po come nella realtà dalle sconfitte impareremo a migliorarci. Una volta però padroneggiato il sistema di controllo usciranno le vere soddisfazioni e con un pizzico di bravura e di fortuna potremo anche arrivare ad sconfiggere il nostro avversario con un calcio ben assestato o un bel pugno, a pochi secondi dall'inizio del match.
Altro elemento fortemente criticato al primo capitolo di UFC era la mancanza di modalità di gioco. Anche in questo senso gli sviluppatori hanno deciso di ascoltare i feedback arrivati dalla community e proporre una serie di contenuti più corposi ed in linea con altri prodotti della serie EA Sports.
Oltre ai classici match offline, l'allenamento libero e il tutorial, ci possiamo cimentare in una riproduzione, quasi in tempo reale, dei PPV e delle puntate che vengono/sono state trasmesse in televisione, arrivando persino a scommettere su quando e come avverrà la vittoria di uno dei due contendenti.
A questo si aggiunge l'immancabile carriera che, cercando di essere del tutto onesti, ci ha un po deluso. Esattamente come già visto in passato, dovremo portare dall'anonimato alla vittoria della cintura il nostro alter ego, alternando match a settimane di allenamenti costituiti da mini giochi piuttosto ripetitivi (si potranno “skippare” grazie all'auto allenamento) che servono per migliorare le nostre caratteristiche. Non mancheranno dei piccoli imprevisti come match con poco preavviso, infotuni e stanchezza, ma in generale ci troviamo ancora una volta davanti ad una modalità con poco mordente, e che alla lunga stanca.
Ben più interessante, anche se andrà valutata sulla lunga distanza, la modalità ultimate team che in maniera molto simile a quanto visto in prodotti come FIFA, ci permetterà di creare la nostra palestra e tramite la vittoria di match guadagnare crediti che ci permetteranno di comprare buste di carte virtuali con all'interno elementi in grado di migliorare i nostri lottatori e le loro statistiche. Sulla carta la profondità rispetto agli ultimate team rivali ci é sembrata un po' più tirata, ma sarà sicuramente sulla lunga distanza che riusciremo a capire la potenzialità di questa variante di gioco.
Molto intrigante, e profondamente diversa da tutte le altre proposte, é la modalità Knockout. Consci dell'enorme difficoltà che il titolo richiede, gli sviluppatori hanno deciso di inserire questa alternativa molto più “light” ma allo stesso tempo simpatica. Il combattimento é decisamente più snello, non c'é stamina e soprattutto non c'é tutto il gioco delle prese a terra. Seguendo la filosofia dei picchiaduro “entry level” l'unica cosa da fare é parare e picchiare più duro del nostro avversario, cercando di mandarlo al tappeto prima che lo faccia lui.
Infine non manca una discreta componente online composta da diverse attività che si possono suddividere in match di esibizione e classificati. Inoltre sono presenti anche le categorie che, similmente alle stagioni di FIFA, ci chiederanno di scalare a suon di vittorie l'Olimpo dei lottatori virtuali. In tal senso dobbiamo sottolineare che durante la nostra prova il net code si é comportato benissimo con una piccolissima percentuale di disconnessioni e soprattutto lag quasi sempre assente.
Una piccola anticipazione l'avete avuta leggendo il nostro primo paragrafo, ma usiamo queste ultime righe di recessione per sottolineare, ancora una volta, quanto il motore grafico di UFC 2 sia probabilmente una delle cose più belle da vedere in movimento in questa generazione. E' vero, potremmo stare a sindacare su qualche piccola sbavatura in termini di pulizia e compenetrazione poligonale, ma si tratterebbe davvero di “bruscolini” tecnologici.
Difficile, infatti, non emozionarsi davanti a delle animazioni così fluide e dirette, alle deformazioni del volto, al sangue che gronda sull'ottagono ed alle espressioni facciali che i lottatori assumono ed in cui traspare tutto il sacrifico e la sofferenza. Il contorno poi non é assolutamente da meno, con arene come il Madison Square Garden o l'arena 02 di Londra che riescono a farci respirare quell'aria da grande evento, grazie alle animazioni del pubblico piuttosto valide e soprattutto una campionatura di suoni e rumori ambientali particolarmente azzeccata. Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa del commento in lingua inglese: esaltante nei momenti dei KO ma nel corso dei round piuttosto ripetitivo.
Parlando di numeri dobbiamo, invece, fare un applauso ai ragazzi di EA Sports. La quantità di lottatori divisi per sesso e categorie é quasi il doppio rispetto a quella dell'anno precedente, e non mancano anche in questo caso delle comparsate interessanti (chi ha detto Mike Tyson?). Insomma, c'é aria di UFC ovunque in questo gioco.
Tirando le somme dobbiamo ammettere che la base del precedente capitolo é stata migliorata e rinforzata in questo secondo passaggio della serie. EA Sports UFC 2 é un gioco estremamente fedele al prodotto originale, che cerca di portare tutte le emozioni degli incontri di MMA all'interno di ogni singolo match. Questa scelta rende anche il gioco estremamente tecnico e non adattato a tutti i palati. Se siete però amanti dell'UFC e non vi spaventa fare un po di “gavetta” per imparare ad assimilare il gameplay di un gioco, beh qui troverete tutto quello che avete sempre desiderato. Buon divertimento!
Compito non facile, quindi, quello di Electronic Arts che dopo aver acquisito i diritti della lega di Dana White é arrivata al secondo capitolo ufficiale della serie. Dopo una base di partenza piuttosto solida, ma non particolarmente ricca di contenuti, sarà riuscita a fare il salto di qualità con questo secondo capitolo? Scopriamolo nella nostra recensione.
Come in televisione
Prima di addentrarci nei dettagli tecnici e di gameplay, dobbiamo sottolineare come il lavoro svolto in termini di fedeltà e riproduzione delle dinamiche di un match, sia una delle cose migliori viste su questa generazione.
Fin dal match di apertura, che servirà per introdurci alle meccaniche base del titolo, l'atmosfera che si respira é quella delle grandi occasioni. Gran parte del merito é da attribuire ad una componente visiva di assoluto livello, in cui la meticolosità con cui sono stati creati i modelli poligonali, la fisicità dei colpi e le animazioni degli atleti, spicca sopra ogni altra cosa (non tutti sono fedeli al 100%, ma si tratta davvero di dettagli). Il movimento sull'ottagono, i pugni, i calci e le transizioni tra takedown, prese a terra o in piedi, é davvero incredibile. Tutto scorre con una fluidità pazzesca e, cosa ancora più importante, si adatta alla distanza che intercorre tra i due atleti, alla vicinanza con la rete, alle parate effettuate e, ovviamente, anche ai colpi a vuoto. Tutto quanto é stato gestito con estremo realismo tanto che nel momento in cui ci getteremo a testa bassa nella lotta, e la nostra stamina crollerà velocemente, le stesse animazioni saranno influenzate dalla mancanza di fiato. Uno dei tanti dettagli che gli sviluppatori hanno deciso di inserire nel titolo per rendere giustizia in maniera assoluta al prodotto.
In questo tripudio di realismo, gran parte del merito é da attribuire al sistema di controllo. Chi ha giocato il primo UFC non troverà grosse differenze nel sistema di base. I quattro pulsati gestiscono gli arti, le levette di sinistra portano colpi più potenti a viso e corpo, quelle di destra servono per parare. Lo stick di destra servirà invece per le prese e i takedown ed é qui che EA, ascoltando i feedback della community, ha deciso di modificare il sistema di clinch. Ora tutto risulta più dinamico e con possibilità di passare a differenti prese in qualsiasi momento. Tutto questo si traduce in una maggiore imprevedibilità, in cui essere vicini ad una sottomissione (anche in questo caso il mini gioco é stato modificano rispetto allo scorso anno) non vuol dire essere quasi sconfitti, ma poter anche ribaltare una situazione da sfavorevole a favorevole con le giuste mosse.
Elementi che ci portano a fare una doverosissima considerazione e sottolineatura: UFC 2 é un gioco difficile, complesso e che richiede tanto tempo per poter essere assimilato e goduto appieno. La curva d'apprendimento é si morbida, ma anche lunga e faticosa e un po come nella realtà dalle sconfitte impareremo a migliorarci. Una volta però padroneggiato il sistema di controllo usciranno le vere soddisfazioni e con un pizzico di bravura e di fortuna potremo anche arrivare ad sconfiggere il nostro avversario con un calcio ben assestato o un bel pugno, a pochi secondi dall'inizio del match.
Svaghiamoci sul ring
Altro elemento fortemente criticato al primo capitolo di UFC era la mancanza di modalità di gioco. Anche in questo senso gli sviluppatori hanno deciso di ascoltare i feedback arrivati dalla community e proporre una serie di contenuti più corposi ed in linea con altri prodotti della serie EA Sports.
Oltre ai classici match offline, l'allenamento libero e il tutorial, ci possiamo cimentare in una riproduzione, quasi in tempo reale, dei PPV e delle puntate che vengono/sono state trasmesse in televisione, arrivando persino a scommettere su quando e come avverrà la vittoria di uno dei due contendenti.
A questo si aggiunge l'immancabile carriera che, cercando di essere del tutto onesti, ci ha un po deluso. Esattamente come già visto in passato, dovremo portare dall'anonimato alla vittoria della cintura il nostro alter ego, alternando match a settimane di allenamenti costituiti da mini giochi piuttosto ripetitivi (si potranno “skippare” grazie all'auto allenamento) che servono per migliorare le nostre caratteristiche. Non mancheranno dei piccoli imprevisti come match con poco preavviso, infotuni e stanchezza, ma in generale ci troviamo ancora una volta davanti ad una modalità con poco mordente, e che alla lunga stanca.
Ben più interessante, anche se andrà valutata sulla lunga distanza, la modalità ultimate team che in maniera molto simile a quanto visto in prodotti come FIFA, ci permetterà di creare la nostra palestra e tramite la vittoria di match guadagnare crediti che ci permetteranno di comprare buste di carte virtuali con all'interno elementi in grado di migliorare i nostri lottatori e le loro statistiche. Sulla carta la profondità rispetto agli ultimate team rivali ci é sembrata un po' più tirata, ma sarà sicuramente sulla lunga distanza che riusciremo a capire la potenzialità di questa variante di gioco.
Molto intrigante, e profondamente diversa da tutte le altre proposte, é la modalità Knockout. Consci dell'enorme difficoltà che il titolo richiede, gli sviluppatori hanno deciso di inserire questa alternativa molto più “light” ma allo stesso tempo simpatica. Il combattimento é decisamente più snello, non c'é stamina e soprattutto non c'é tutto il gioco delle prese a terra. Seguendo la filosofia dei picchiaduro “entry level” l'unica cosa da fare é parare e picchiare più duro del nostro avversario, cercando di mandarlo al tappeto prima che lo faccia lui.
Infine non manca una discreta componente online composta da diverse attività che si possono suddividere in match di esibizione e classificati. Inoltre sono presenti anche le categorie che, similmente alle stagioni di FIFA, ci chiederanno di scalare a suon di vittorie l'Olimpo dei lottatori virtuali. In tal senso dobbiamo sottolineare che durante la nostra prova il net code si é comportato benissimo con una piccolissima percentuale di disconnessioni e soprattutto lag quasi sempre assente.
Impatto audiovisivo
Una piccola anticipazione l'avete avuta leggendo il nostro primo paragrafo, ma usiamo queste ultime righe di recessione per sottolineare, ancora una volta, quanto il motore grafico di UFC 2 sia probabilmente una delle cose più belle da vedere in movimento in questa generazione. E' vero, potremmo stare a sindacare su qualche piccola sbavatura in termini di pulizia e compenetrazione poligonale, ma si tratterebbe davvero di “bruscolini” tecnologici.
Difficile, infatti, non emozionarsi davanti a delle animazioni così fluide e dirette, alle deformazioni del volto, al sangue che gronda sull'ottagono ed alle espressioni facciali che i lottatori assumono ed in cui traspare tutto il sacrifico e la sofferenza. Il contorno poi non é assolutamente da meno, con arene come il Madison Square Garden o l'arena 02 di Londra che riescono a farci respirare quell'aria da grande evento, grazie alle animazioni del pubblico piuttosto valide e soprattutto una campionatura di suoni e rumori ambientali particolarmente azzeccata. Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa del commento in lingua inglese: esaltante nei momenti dei KO ma nel corso dei round piuttosto ripetitivo.
Parlando di numeri dobbiamo, invece, fare un applauso ai ragazzi di EA Sports. La quantità di lottatori divisi per sesso e categorie é quasi il doppio rispetto a quella dell'anno precedente, e non mancano anche in questo caso delle comparsate interessanti (chi ha detto Mike Tyson?). Insomma, c'é aria di UFC ovunque in questo gioco.
Tirando le somme dobbiamo ammettere che la base del precedente capitolo é stata migliorata e rinforzata in questo secondo passaggio della serie. EA Sports UFC 2 é un gioco estremamente fedele al prodotto originale, che cerca di portare tutte le emozioni degli incontri di MMA all'interno di ogni singolo match. Questa scelta rende anche il gioco estremamente tecnico e non adattato a tutti i palati. Se siete però amanti dell'UFC e non vi spaventa fare un po di “gavetta” per imparare ad assimilare il gameplay di un gioco, beh qui troverete tutto quello che avete sempre desiderato. Buon divertimento!
EA Sports UFC 2
8.5
Voto
Redazione
EA Sports UFC 2
EA Sports UFC 2 é sicuramente un netto passo avanti della serie. Una prova di maturità che gli sviluppatori hanno dimostrato prendendo spunto, soprattutto, dai feedback della community e dai fan della UFC. L'estremo tecnicismo e la forte dedizione che richiede il gioco sono sicuramente elementi che lo rendono un prodotto molto meno "mainstream" di quello che può sembrare, ma se siete alla ricerca di un picchiaduro tecnico ed in grado di regalare soddisfazioni, questo é sicuramene il gioco che fa per voi.