EA Sports UFC
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L'UFC é attualmente una delle eccellenze mondiali per quanto riguarda il combattimento corpo a corpo. All'interno di questo ottagono, i migliori atleti del mondo combattono con le Mixed Martial Arts. Per chi non fosse a conoscenza di questo termine, si tratta fondamentalmente della fusione di diversi stili come il Ju-Jitsu, Taekwondo, Wrestling e altre ancora.
Forte dell'interesse di milioni di spettatori, qualche anno fa, THQ aveva acquistato la licenza di questa lega, portando su console una serie di picchiaduro molto tecnici e decisamente apprezzati non solo dai fan. Dopo la dipartita dell'azienda americana, ci ha pensato Electronic Arts a compensare questa mancanza, comprando i diritti della lega e proponendoci EA Sports UFC.
Dopo tantissimi takedown e sangue versato nell'esagono, siamo così pronti a dare il nostro giudizio su questo primo capitolo made in EA Sports.
Portare su schermo una disciplina cosi complessa come quella delle Mixed Martial Arts, non é un compito semplice. L'adrenalina, l'imprevedibilità, la fisicità e la violenza degli scontri é qualcosa di estremamente complesso da sviluppatore e trasmettere poi al giocatore.
Fortunatamente, grazie all'ignite engine, i ragazzi canadesi sono riusciti nell'imprese di realizzare un titolo discretamente fedele alla realtà, e con un grado di complessità sicuramente alto, ma sulla lunga distanza più che mai digeribile.
Tutto inizierà con un lungo tutorial che ci darà un'infarinatura delle tecniche base. La mappatura dei comandi é molto ampia e coinvolge praticamente tutti i pulsanti disponibili. L'allenamento ci aiuterà a capire che la fase di lotta si divide fondamentalmente in due fasi: in piedi e a terra. Quando saremo sulle nostre gambe le tecniche più usate saranno calci e pugni, con diverse animazioni in base alla predominanza che il nostro lottatore ha nelle tecniche. A terra invece ci finiremo dopo un takedown e qui il gioco si farà ancora più tattico dovendo gestire le transizioni, la difesa, le sottomissioni (attraverso un mini gioco molto valido) e ovviamente la necessità di rialzarsi.
Se la maggior parte dei tasti sfrutta una pressione diretta, ci sarà anche la necessità di realizzare lune o mezzelune con gli stick del pad, per cambiare posizione durante le transizioni a terra. Queste saranno molto utili per ribaltare una posizione di sottomissione, oppure per trovare una migliore postura difensiva . Nonostante la curva di apprendimento sia molto alta, dobbiamo fare un plauso agli sviluppatori canadesi: il sistema di controllo é efficace e profondo, dando veramente la sensazione di avere tutte le tecniche più importanti a disposizione del giocatore. Tuttavia, si intravedono ancora diversi margini di miglioramento.
Una pecca che abbiamo notato riguarda il bilanciamento scelto per alcuni colpi. Nonostante nella realtà ci siano tecniche molto valide in grado di mandare KO il lottatore, nel match che abbiamo disputato, quasi sempre per mandare al tappeto qualcuno dovremo affidarci a calci in testa spettacolari, oppure a pugni diretti. Difficilmente con colpi al corpo o alle gambe riusciremo nell'intento di far finire il match prima del gong.
Una scelta fatta sicuramente per rendere più spettacolare l'esperienza di gioco, ma che potrebbe far storcere il naso ai puristi del genere. A questo, dobbiamo aggiungere quello riguardante l'intelligenza artificiale. Se a livelli di difficoltà elevati il ritmo e la veridicità del match sono comunque più che validi, il divario con le difficoltà più basse é abissale; inoltre, abbiamo notato che l'I.A. tende troppo spesso a cedere abbastanza velocemente alle sottomissioni, vanificando in parte il divertente minigioco. In alcune sezioni, quindi, UFC ricorda più i vecchi picchiaduro alla "button smashing" piuttosto che una vera e propria simulazione, anche se molto dipende dalla bravura e dall'esperienza di chi si trova ai comandi.
Dopo aver preso dimestichezza con il sistema di controllo potremo finalmente buttarci all'interno delle modalità di gioco presenti nel titolo. Sotto questo aspetto siamo rimasti negativamente colpiti dalla pochezza di scelta che gli sviluppatori hanno deciso di inserire all'interno del titolo.
Se parliamo di single player, ad esempio, escluso il classico match veloce, l'unica possibilità di scelta che abbiamo é quella legata alla carriera. Qui potremo creare il nostro lottatore e farlo partecipare al reality “The Ultimate Fighter”, un torneo di stampo televisivo che regala l'accesso alla UFC. Una volta vinto il torneo dovremo, come tradizione vuole, scalare i vertici della nostra categoria di peso, per raggiungere l'ambita cintura.
Escludendo l'editing estetico iniziale - non particolarmente ricco - nel corso della nostra carriera avremo la possibilità di migliorare le statiche del nostro lottatore attraverso l'acquisizione di punti esperienza, che potremo spendere per far crescere le sue abilità. Oltre che nei match, acquisiremo punti facendo allenare il nostro alter ego tra un incontro e l'altro, sfruttando dei mini giochi molto semplici, ma alla lunga noiosi.
Ben più interessante é il sistema delle tattiche. Avremo tre slot a disposizione in cui potremo selezionare in base alla posizione nel ring (in piedi, a terra, in clinch, ecc..) un differente stile offensivo. Una pizzico di tattica all'interno di una modalità che, portata avanti da brevi filmati in cui troviamo l'owner della UFC o i lottatori più famosi dialogare con noi, non offre la profondità e l'appeal visti negli Undisputed di THQ. Si poteva fare qualcosa di più, sicuramente.
Diverso il discorso legato alla componente multigiocatore, impostata in maniera sicuramente più accattivante. Oltre al classico match privato tra amici oppure non classificato, potremo partecipare ad una serie di tornei. Un po come visto nelle stagioni di FIFA, ogni torneo sarà composto da una serie di match che una volta completati, ed in base alle vittorie guadagnate, ci permetteranno di salire di grado conquistando una cintura di colore migliore. Ovviamente, si partirà dalla bianca.
Questo sistema, oltre a stimolare il giocatore a fare sempre meglio, offre un matchmaking perfettamente bilanciato ed in grado di rende appagante l'esperienza online senza far cadere chi gioca nella frustrazione della costante sconfitta.
Sempre online, avremo anche la possibilità di accedere ad un hub video, in cui quotidianamente verranno proposti i migliori match, i migliori takedown o KO, proprio come se stessimo guardando gli highlights di un incontro reale.
Parlando di numeri, siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla quantità di lottatori inseriti. Divisi per categorie di peso e di sesso (si, ci saranno anche i combattimenti femminili!) avremo la possibilità di scegliere tra tutti i top fighter della lega, perfettamente riprodotti in tutti i loro dettagli: volto, pantaloncini, sponsor ed entrata nell'ottagono. Sotto questo aspetto, quindi, davvero nulla da recriminare.
Ultimo ad essere menzionato, ma assolutamente di rilievo, é il comparto tecnico del gioco. Il modo in cui é stato sfruttato il potente Ignite Engine é assolutamente impeccabile. I modelli poligonali dei lottatori sono estremamente dettagliati, e gli stessi movimenti dei muscoli sono fluidi e realistici. Nel corso del match la deformazione del volto sotto i pugni incassati é ottima, cosi come il sudore che realisticamente inizia a grondare dalla fronte e dai pori della pelle. La fisica fa un ottimo lavoro sia in piedi che a terra e anche la “pesantezza” del colpo é ben riproposta all'interno delle varie fasi del match, con la forza che varia in base alla stamina.
Il tutto é ulteriormente avvalorato da una serie di replay e di scene di intermezzo tra un round e l'altro in grado di immergere ancora di più il giocatore nel mondo dell'UFC. Unico neo in una realizzazione altrimenti perfetta, riguarda una serie di cali di frame rate che colpiscono “randomicamente” le scene di gioco. Un problema che abbiamo notato più su Xbox One che su PS4, ma in entrambi i casi possiamo dire che succede abbastanza sporadicamente.
Purtroppo non possiamo dire lo stesso del comparto audio con un commento a volte troppo ripetitivo, una soundtrack abbastanza scarna rispetto agli standard EA Sports, e alla campionatura dei suoni ridotta davvero al minimo storico.
Se paragonato alla serie Undisputed di THQ, il titolo EA Sports perde in maniera abbastanza netta il confronto. Tuttavia, la prima volta del team canadese con il brand UFC non é assolutamente da buttare via. Nonostante la mancanza di alternative per quanto riguarda la componente singolo giocatore, e un sistema di controllo che richiede diverso tempo per essere digerito appieno, il titolo offre una solidissima esperienza multgiocare ed un'altrettanto valida componente tecnica. Per gli appassionati un acquisto (quasi) obbligato.
Forte dell'interesse di milioni di spettatori, qualche anno fa, THQ aveva acquistato la licenza di questa lega, portando su console una serie di picchiaduro molto tecnici e decisamente apprezzati non solo dai fan. Dopo la dipartita dell'azienda americana, ci ha pensato Electronic Arts a compensare questa mancanza, comprando i diritti della lega e proponendoci EA Sports UFC.
Dopo tantissimi takedown e sangue versato nell'esagono, siamo così pronti a dare il nostro giudizio su questo primo capitolo made in EA Sports.
Sangue, sudore e fatica.
Portare su schermo una disciplina cosi complessa come quella delle Mixed Martial Arts, non é un compito semplice. L'adrenalina, l'imprevedibilità, la fisicità e la violenza degli scontri é qualcosa di estremamente complesso da sviluppatore e trasmettere poi al giocatore.
Fortunatamente, grazie all'ignite engine, i ragazzi canadesi sono riusciti nell'imprese di realizzare un titolo discretamente fedele alla realtà, e con un grado di complessità sicuramente alto, ma sulla lunga distanza più che mai digeribile.
Tutto inizierà con un lungo tutorial che ci darà un'infarinatura delle tecniche base. La mappatura dei comandi é molto ampia e coinvolge praticamente tutti i pulsanti disponibili. L'allenamento ci aiuterà a capire che la fase di lotta si divide fondamentalmente in due fasi: in piedi e a terra. Quando saremo sulle nostre gambe le tecniche più usate saranno calci e pugni, con diverse animazioni in base alla predominanza che il nostro lottatore ha nelle tecniche. A terra invece ci finiremo dopo un takedown e qui il gioco si farà ancora più tattico dovendo gestire le transizioni, la difesa, le sottomissioni (attraverso un mini gioco molto valido) e ovviamente la necessità di rialzarsi.
Se la maggior parte dei tasti sfrutta una pressione diretta, ci sarà anche la necessità di realizzare lune o mezzelune con gli stick del pad, per cambiare posizione durante le transizioni a terra. Queste saranno molto utili per ribaltare una posizione di sottomissione, oppure per trovare una migliore postura difensiva . Nonostante la curva di apprendimento sia molto alta, dobbiamo fare un plauso agli sviluppatori canadesi: il sistema di controllo é efficace e profondo, dando veramente la sensazione di avere tutte le tecniche più importanti a disposizione del giocatore. Tuttavia, si intravedono ancora diversi margini di miglioramento.
Una pecca che abbiamo notato riguarda il bilanciamento scelto per alcuni colpi. Nonostante nella realtà ci siano tecniche molto valide in grado di mandare KO il lottatore, nel match che abbiamo disputato, quasi sempre per mandare al tappeto qualcuno dovremo affidarci a calci in testa spettacolari, oppure a pugni diretti. Difficilmente con colpi al corpo o alle gambe riusciremo nell'intento di far finire il match prima del gong.
Una scelta fatta sicuramente per rendere più spettacolare l'esperienza di gioco, ma che potrebbe far storcere il naso ai puristi del genere. A questo, dobbiamo aggiungere quello riguardante l'intelligenza artificiale. Se a livelli di difficoltà elevati il ritmo e la veridicità del match sono comunque più che validi, il divario con le difficoltà più basse é abissale; inoltre, abbiamo notato che l'I.A. tende troppo spesso a cedere abbastanza velocemente alle sottomissioni, vanificando in parte il divertente minigioco. In alcune sezioni, quindi, UFC ricorda più i vecchi picchiaduro alla "button smashing" piuttosto che una vera e propria simulazione, anche se molto dipende dalla bravura e dall'esperienza di chi si trova ai comandi.
Diventerò una star
Dopo aver preso dimestichezza con il sistema di controllo potremo finalmente buttarci all'interno delle modalità di gioco presenti nel titolo. Sotto questo aspetto siamo rimasti negativamente colpiti dalla pochezza di scelta che gli sviluppatori hanno deciso di inserire all'interno del titolo.
Se parliamo di single player, ad esempio, escluso il classico match veloce, l'unica possibilità di scelta che abbiamo é quella legata alla carriera. Qui potremo creare il nostro lottatore e farlo partecipare al reality “The Ultimate Fighter”, un torneo di stampo televisivo che regala l'accesso alla UFC. Una volta vinto il torneo dovremo, come tradizione vuole, scalare i vertici della nostra categoria di peso, per raggiungere l'ambita cintura.
Escludendo l'editing estetico iniziale - non particolarmente ricco - nel corso della nostra carriera avremo la possibilità di migliorare le statiche del nostro lottatore attraverso l'acquisizione di punti esperienza, che potremo spendere per far crescere le sue abilità. Oltre che nei match, acquisiremo punti facendo allenare il nostro alter ego tra un incontro e l'altro, sfruttando dei mini giochi molto semplici, ma alla lunga noiosi.
Ben più interessante é il sistema delle tattiche. Avremo tre slot a disposizione in cui potremo selezionare in base alla posizione nel ring (in piedi, a terra, in clinch, ecc..) un differente stile offensivo. Una pizzico di tattica all'interno di una modalità che, portata avanti da brevi filmati in cui troviamo l'owner della UFC o i lottatori più famosi dialogare con noi, non offre la profondità e l'appeal visti negli Undisputed di THQ. Si poteva fare qualcosa di più, sicuramente.
Diverso il discorso legato alla componente multigiocatore, impostata in maniera sicuramente più accattivante. Oltre al classico match privato tra amici oppure non classificato, potremo partecipare ad una serie di tornei. Un po come visto nelle stagioni di FIFA, ogni torneo sarà composto da una serie di match che una volta completati, ed in base alle vittorie guadagnate, ci permetteranno di salire di grado conquistando una cintura di colore migliore. Ovviamente, si partirà dalla bianca.
Questo sistema, oltre a stimolare il giocatore a fare sempre meglio, offre un matchmaking perfettamente bilanciato ed in grado di rende appagante l'esperienza online senza far cadere chi gioca nella frustrazione della costante sconfitta.
Sempre online, avremo anche la possibilità di accedere ad un hub video, in cui quotidianamente verranno proposti i migliori match, i migliori takedown o KO, proprio come se stessimo guardando gli highlights di un incontro reale.
Parlando di numeri, siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla quantità di lottatori inseriti. Divisi per categorie di peso e di sesso (si, ci saranno anche i combattimenti femminili!) avremo la possibilità di scegliere tra tutti i top fighter della lega, perfettamente riprodotti in tutti i loro dettagli: volto, pantaloncini, sponsor ed entrata nell'ottagono. Sotto questo aspetto, quindi, davvero nulla da recriminare.
The real fighter
Ultimo ad essere menzionato, ma assolutamente di rilievo, é il comparto tecnico del gioco. Il modo in cui é stato sfruttato il potente Ignite Engine é assolutamente impeccabile. I modelli poligonali dei lottatori sono estremamente dettagliati, e gli stessi movimenti dei muscoli sono fluidi e realistici. Nel corso del match la deformazione del volto sotto i pugni incassati é ottima, cosi come il sudore che realisticamente inizia a grondare dalla fronte e dai pori della pelle. La fisica fa un ottimo lavoro sia in piedi che a terra e anche la “pesantezza” del colpo é ben riproposta all'interno delle varie fasi del match, con la forza che varia in base alla stamina.
Il tutto é ulteriormente avvalorato da una serie di replay e di scene di intermezzo tra un round e l'altro in grado di immergere ancora di più il giocatore nel mondo dell'UFC. Unico neo in una realizzazione altrimenti perfetta, riguarda una serie di cali di frame rate che colpiscono “randomicamente” le scene di gioco. Un problema che abbiamo notato più su Xbox One che su PS4, ma in entrambi i casi possiamo dire che succede abbastanza sporadicamente.
Purtroppo non possiamo dire lo stesso del comparto audio con un commento a volte troppo ripetitivo, una soundtrack abbastanza scarna rispetto agli standard EA Sports, e alla campionatura dei suoni ridotta davvero al minimo storico.
Se paragonato alla serie Undisputed di THQ, il titolo EA Sports perde in maniera abbastanza netta il confronto. Tuttavia, la prima volta del team canadese con il brand UFC non é assolutamente da buttare via. Nonostante la mancanza di alternative per quanto riguarda la componente singolo giocatore, e un sistema di controllo che richiede diverso tempo per essere digerito appieno, il titolo offre una solidissima esperienza multgiocare ed un'altrettanto valida componente tecnica. Per gli appassionati un acquisto (quasi) obbligato.