EA Sports WRC, il rally firmato Codemasters – Recensione PS5
La recensione dell’edizione 2023 del campionato virtuale di rally, realizzato per la prima volta dall’accoppiata Codemasters, già ferrata nel settore, ed EA
Non godrà della stessa popolarità di F1 o WEC, ma il campionato mondiale di rally resta una delle competizioni più affascinanti del motorsport. E come ogni quasi ogni anno da tempo immemore possiamo sperimentarlo in forma virtuale con il videogioco ufficiale WRC. Al timone per l’occasione Codemasters, già nota ai fan del genere per le saghe di Colin McRae Rally e DiRT, al suo primo utilizzo della licenza dopo il passaggio del testimone da parte di Kylotonn. Cos’avrà portato sul tavolo la software house britannica con il suo EA Sports WRC?
EA Sports WRC, l'esperienza: panorami da guidare (in derapata)
EA Sports WRC nasce come sequel di Dirt Rally 2.0 e la somiglianza si nota sin dal primo avvio dei motori. La presenza di EA a dirigere i lavori ha fatto sì che il titolo sia quanto più accessibile e configurabile a livello di difficoltà e aiuti alla guida, con numerose opzioni per scegliere la competenza degli avversari, l’entità dei danni subiti dagli urti, la durata degli eventi, gli immancabili supporti al volante, e persino la “tolleranza” degli sponsor nei confronti dei fallimenti del giocatore, ma non appena si allacciano le cinture si è da soli, a bordo di un mostro imbizzarrito e persi chissà dove nella natura incontaminata.
L’obiettivo ultimo di ogni tappa è battere sul tempo la concorrenza, ma diviene quasi accessorio rispetto alla sfida contro il tracciato. La cura riposta dal team di sviluppo nella realizzazione degli ambienti è davvero encomiabile: ogni tortuosa tratta è ricca di dettagli e offre una particolare sfida, con scorci mozzafiato e un fondo stradale finemente dettagliato, dalle asperità del terreno alle insidie sulla banchina.
La colonna sonora dei menù lascia alquanto a desiderare, con brani pop ed elettronici che mal si sposano alle atmosfere dell’evento; tuttavia, una volta in pista cala il silenzio, rotto solo dal feroce rombo del motore e dalle istruzioni del co-pilota, e si finisce come in trance, assorbiti dallo splendore delle location e dalle prossime manovre da eseguire per non finire in qualche strapiombo.
Il titolo presenta un parco auto abbastanza ampio e comprende dalle più recenti auto WRC dell’ultimo campionato a vecchie glorie del passato, tra le possenti Gruppo B e classiche degli anni ‘70. Ognuna vanta un temperamento diverso e imparare a domarla e tanto parte della sfida quanto dell’esperienza, perché quando si entra in sintonia con il mezzo e si capiscono il percorso e lo stile di guida preteso EA Sports WRC diventa a dir poco sublime, una personalissima sinestesia che vede il giocatore completamente immerso nella guida, e una volta al traguardo non si vede l’ora di riprendere.
A rovinare il momento purtroppo i frequenti cali di frame rate nelle inquadrature più affollate in termini di dettagli a schermo e calcoli del motore fisico, e uno sporadico tearing della visuale, molto evidente; abbiamo provato la versione PS5 e le performance sono tutto sommato stabili, ma su PC gli utenti lamentano un’ottimizzazione claudicante. A compensare uno dei migliori effetti d’illuminazione che io ricordi in un gioco di guida, con una resa eccellente dei fari e del cono di luce proiettato sulle superfici. Avremmo però gradito sessioni notturne più buie, poiché al più pare di correre all’alba o a tramonto inoltrato e non ci dispiacerebbero un po' di tenebre per saggiare l’ottima effettistica. Niente male anche i particellari del pulviscolo sollevato dagli pneumatici.
EA Sports WRC, la guida: facile da imparare, difficile da conquistare
Il modello di guida, come nei Dirt Rally, si conferma simulativo ma non troppo: l’auto deve essere accompagnata con gentilezza lungo dossi e tornanti (basta un attimo a perdere il controllo), ma ha sempre quel filo di trazione extra per essere costantemente in movimento e quell’accenno di coppia in più per non piantarsi mai davvero in salita o con una o più ruote appese a mezz’aria; non perdona, ma si lascia approcciare. Quanto ai danni la resa è molto buona, sia dal punto di vista visivo che meccanico, con una ripartizione piuttosto realistica in relazione agli impatti. Non ci sarebbe dispiaciuto però un’opzione intermedia tra i componenti di adamantio del setup “lieve” con la carta velina di quello “reale”, con quest’ultimo solo per appassionati duri e puri.
Le sensazioni al volante sono piacevoli; le tratte più frastagliate possono diventare frustranti, ma è compito del giocatore saper leggere tra le istruzioni del co-pilota per sfruttare al meglio la propria vettura nei tratti proposti dall’eccellente level design. Per il resto che si utilizzi un volante o un pad guidare a tentoni è uno spasso, coinvolgente e impegnativo al punto giusto. Da lodare inoltre l’utilizzo di vibrazione e dorsali adattivi del DualSense di PS5, che simulano davvero bene gli scossoni dovuti al fondo stradale sconnesso e alla resistenza dei pedali.
EA Sports WRC, le modalità: gareggiare per arrivare a fine mese
Tra le modalità spicca la Carriera, studiata per offrire un’esperienza quanto più verosimile all’organizzazione di un team di WRC, tra la gestione del budget per auto, tecnici e riparazioni, e il rapporto con gli sponsor, che influenzeranno l’ammontare di contanti disponibili. Niente premi in denaro quindi o negozi in cui spendere risorse, per tutta la stagione avremo un tetto fisso (espandibile completando opportuni eventi) per le spese e dovremmo cercare di restarci dentro, pena incorrere nelle ire del nostro “benefattore”. Un sistema di progressione insolito per chi come il sottoscritto è cresciuto a pane e Rallisport Challenge e tende a sviluppare una sorta di legame con i propri bolidi; tuttavia, avere accesso a quello di cui si ha bisogno quando se ne ha bisogno ha il suo perché, finanze permettendo (e comunque nulla vieta di sforare la quota imposta se necessario).
Gli eventi sono spalmati lungo le settimane delle singole stagioni (della durata di un anno) e al giocatore viene lasciata piena libertà scegliere a quali partecipare, dando priorità agli obiettivi dello sponsor e ad eventuali ricompense in budget o componenti. Questi ultimi saranno utilizzati per costruire nei minimi dettagli la propria auto da rally nelle principali categorie Junior WRC, WRC2 e WRC. Gli amanti degli editor ci perderanno la testa se si considera anche la creazione della livrea, ma personalmente ho trovato le scocche proposte abbastanza brutte o cloni di modelli esistenti; pertanto, mi sono arrangiato con l’offerta dei concessionari (tanto sempre di hatchback si parla).
Lunga o corta che sia, ogni competizione si porta via una o due settimane in-game, ma in caso è anche possibile spendere del tempo per visitare le fiere a caccia di bolidi in offerta, ricercare talenti nel settore, espandere il garage per ospitare più vetture e ingegneri, addestrare il team oppure farlo riposare per recuperare vigore; saper amministrare il tempo è una delle chiavi per successo per sviluppare la propria scuderia, oltre al mero agonismo sportivo. Abbiamo solo da ridere sulla realizzazione del calendario degli eventi, un listone da scorrere poco pratico e ancor meno leggibile; una sistema a riquadri, a mo' di calendario per l’appunto, sarebbe stato decisamente più comodo.
Per il resto troviamo il classico Campionato, in cui potremo vestire i panni dei team ufficiali di WRC, i Momenti, che propongo sfide aggiuntive create per l’occasione oppure che rievocano momenti iconici dello sport (alcuni bloccati dietro il servizio su abbonamento EA Play), gare online (e cross-platform), prove a tempo e il purtroppo ormai immancabile pass con gli sblocchi stagionali tramite l’esperienza accumulata giocando o acquistando il biglietto d’ingresso per i contenuti premium, limitati (per ora) a cosmetici per auto e pilota. Ma chi può dire quando qualcuno cambierà idea in quel di EA...
Versione Testata: PS5
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Redazione
EA Sports WRC
Una fantastica simulazione di rally, ricca di contenuti e visivamente impressionante. Alcune sbavature funzionali e una realizzazione tecnica non sempre brillante gli precludono le vette dell’eccellenza, ma resta un’esperienza che i fan delle corse su sterrato ameranno alla follia, e magari potrebbe spingere qualche novizio ad approcciare questo magnifico sport. Consigliato.