Earth Defense Force 2025

di Valerio De Vittorio
Earth Defense Force é una serie non molto conosciuta, ma possiede una storia già piuttosto lunga. Parte di una collana giapponese di prodotti a basso budget, il primo titolo giunse su Playstation 2 nel 2003, per poi arrivare anche in occidente come Monster Attack. Fatte alcune deviazioni in generi più strategici, qualche excursus su portatili, PS Vita compresa, é finalmente il momento di tornare su PS3 ed Xbox 360, ormai sulla strada per il pensionamento, con Earth Defence Force 2025, seguito diretto di Insect Armageddon e 2017. Da poco giunto sugli scaffali anche digitali, dopo aver sterminato migliaia di insettoni, siamo finalmente pronti per raccontarvi della nostra esperienza col titolo, portato in Europa da Namco Bandai.

Insettoni invasori
Earth Defence Force 2025, per chi non lo conoscesse, e temiamo siate in molti, é un particolare gioco action che vi mette nei panni di un membro delle forze speciali EDF, una sorta di ente governativo specializzato nella difesa del pianeta contro orde di invasori alieni. Questi ospiti indesiderati non sono simpatici omini verdi, purtroppo, ma enormi ed orrendi insettoni, accompagnati, come scorpriremo presto, anche da potenti astronavi di varie misure. Una trama non particolarmente approfondita fa da poco convincente collante tra una missione e l'altra, ma il titolo non punta particolarmente sulla componente narrativa, concentrandosi più che altro sul gameplay. La storia infatti si esaurisce in pochi filmati di intermezzo e voci che ci danno ordini, descrivendoci le varie fasi dell'invasione aliena, ed indicandoci i nuovi obiettivi da eliminare.



La modalità di gioco principale ci permette di goderci le varie missioni in successione, anche in compagnia di un amico, tramite un entusiasmante e gustosamente vecchio stile split-screen, o di tre giocatori vi internet. Il menu successivo raccoglie la parte strategica dell'esperienza di gameplay, in quanto é qui che potremo selezionare una tra quattro classi che andranno a caratterizzare il nostro soldato, che potremo personalizzare nell'equipaggiamento grazie ad armi conquistate sul campo di battaglia. Lo stesso vale per i potenziamenti dell'armatura, che per un'esperienza più hardcore può al contrario essere anche indebolita dall'utente. Il soldato potrà quindi essere Ranger, Wing Diver, Air Raider o Fencer. Le prime due classi sono quelle più indicate per i giocatori meno esperti con la serie, col Ranger a rappresentare il soldato meglio bilanciato. Rigorosamente appiedato, non molto agile ma neanche troppo impacciato, può portare con se due armi, solitamente una leggera e un lancia missili o surrogato. Ovviamente, una volta sbloccate nuove bocche da fuoco, starà all'utente scegliere come personalizzare il proprio personaggio.

Da segnalare come i vari upgrade e nuovi strumenti di morte, andranno raccolti sul campo di battaglia, dopo che saranno stata rilasciati dagli insettoni uccisi. Le Wing Diver, sono infatti soldatesse donne, montano sulle spalle un jetpack, che permette loro di librarsi in volo. Questo equipaggiamento caratterizza in realtà l'intero arsenale, visto che la barra d'energia per volare verrà consumata anche dalle armi, così che il giocatore se da un lato godrà di una maggiore agilità, dovrà saper dosare con attenzione i consumi per non ritrovarsi disarmato davanti al nemico. Da notare come le munizioni siano comunqe infinite per entrambe le classi, anche se tempi di ricarica variabili condizionano sempre la capacità di fuoco. La personalizzazione dell'esperienza e la rigiocabilità sono fattori chiave, per questo troviamo ben 5 livelli di difficoltà e le altre due classi, pensate per offrire un'esperienza di gioco molto differente. Sono in realtà meglio indicate per partite multigiocatore, vista la loro natura di supporto. L'Air Raider, infatti, oltre alla propria normale capacità di fuoco, può richiamare l'intervento aereo, far rilasciare mezzi di strasporto sul campo di battaglia e piazzare generatori di salute o scudi difensivi. Il Fencer é invece una classe pesantemente corazzata capace di portarsi quattro armi, lenta nei movimenti ma allo stesso tempo dotato di reattori che gli danno una spinta per spostarsi su tragitti brevi in maniera molto più rapida.



Gameplay old style
Un punto di forza di Earth Defense Force 2025, come lo era dei predecessori, é il sistema di controllo, rapidissimo e immediato da maneggiare. Il feeling col proprio soldato é sempre ottimo e vista l'azione a schermo molto concitata, ciò contribuisce a crare un gameplay adrenalinico. Per quanto si tratti uno sparatutto in terza persona, il titolo D3 Publishing richiama alla mente i classici da sala giochi di una volta che non titoli più moderni, mettendo in scena scontri forsennati con decine se non centinaia di unità nemiche a rimpire la città nella quale ci muoviamo. Formiche, Ragni, droni volanti, Earth Defense Force 2025 vi butterà contro di tutto e solo riflessi pronti e scelte intelligenti in fase di preparazione prima della missione, vi salveranno da morte certa. Un'esperienza di questo tipo é difficile da trovare altrove, per questo prendendo in mano il pad si riscoprono sensazioni di puro godimento senza troppi fronzoli un po' troppo spesso messe da parte nei titoli attuali. Da citare poi alcuni scontri davvero epici, come la missione sulla spiaggia contro enormi robot che arrivano dal mare, uno spettacolo gustosamente giapponesee. Allo stesso tempo il prodotto Namco Bandai non é esente da difetti purtroppo. Per quanto ottimamente rifinito, il gameplay non offre molta varietà, limitandosi a proporre missioni che richiedono al giocatore di esplorare la mappa alla ricerca delle orde nemiche di turno da sterminare. Fortunatamente una volta in battaglia é difficile pensare ad altro, vista la dinamicità dell'azione. Contribuiscono a migliorare la situazione la presenza dei mezzi, mentre se giocato in compagnia, Earth Defense Force 2025 guadagna senza dubbio qualche punto. La cooperativa aiuta anche a rimediare in parte all'intelligenza artificiale dei compagni di squadra, decisamente deficitaria.

Basso budget, grandi ambizioni
Un elemento che farà di certo storcere il naso ai più é la componente tecnica, che vista la natura di titolo a basso budget, non offre picchi di qualità. Il motore grafico si ritrova a gestire una mappa decisamente ampia, come é possibile notare librandosi in volo, densa di palazzi ed elementi distruttibili, all'interno della quale si muovono decine di unità. Purtroppo tutto ciò mette a dura prova l'engine, che soffre tantissimo calando nel frame rate fin troppo spesso. Una buona fisica e reazioni funzionali degli insetti ai nostri colpi restituiscono il giusto feeling pad alla mano, grazie anche ad una modellazione sufficientemente raccapricciante, nel senso positivo del termine visto che parliamo di formiche e sopratutto ragni giganti (ma più avanti scoprirete altre diavolerie ancora più inquietanti). Diciamo che se soffrite di aracnofobia, forse Earth Defense Froce 2025 non fa per voi. O meglio, potrebbe essere l'occasione giusta per esorcizzare le vostre paure maciullando i cugini giganti di quegli orrendi aracnidi che infestano la vostra camera.