Ecco the Dolphin: Defender of the Future

Ecco the Dolphin Defender of the Future
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L'aspetto sonoro, invece, colpisce da subito, grazie ai temi realizzati da Tim Follin, quel "vecchio" folletto (attivo nella realizzazione di colonne sonore per videogiochi fin dai tempi dello Spectrum e del C64, arrivando alle ultime produzioni per SNES, tra cui Solstice e Rock'n Roll Racing) che riesce a ricreare delle atmosfere ambient e new age davvero riuscite. Il tutto non fa che migliorare con l'evolversi del gioco, adottanto tematiche più cupe e misteriose per i livelli più avanzati
Ecco the Dolphin: Defender of the Future
Ecco alle prese con i resti di una civiltà che un tempo fu gloriosa.

Piccola parentesi per la grandiosa ricreazione dell'habitat di vita subacqueo, inseguire banchi di pesci dalle più disparate fogge e colori é tanto divertente quanto d'atmosfera, così come seguire con lo sguardo le ombre dinamiche (che si adattano quindi al fondale) delle tartarughe marine che nuotano a mezz'altezza, oppure gettare l'occhio sui movimenti rapidi e imprevedibili delle mante, delle meduse, allontanarsi dagli squali..
Ultime righe per l'aspetto longevità: data l'alta difficoltà del gioco e i tantissimi livelli, Ecco DotF é destinato a durare a lungo, molto al di sopra del gioco medio per console. Purtroppo, sempre grazie alla simpatica amica difficoltà, a momenti di piena soddisfazione si alternano altri di grande frustrazione. Buttare il pad all'aria e distruggere ogni segno di civiltà umana può essere la reazione tipica e allo stesso modo può realmente fuggire la voglia di giocare. Fortunatamente basta rimettersi di fronte al televisore di buzzo buono, riuscire a ultimare il livello e continuare a seguire l'appassionante evolversi dell'intero gioco, per riappassionarsi immediatamente a un titolo che, in un modo o nell'altro, é caldamente consigliato.
Ecco the Dolphin: Defender of the Future
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Ecco the Dolphin: Defender of the Future

Caldamente consigliato, come si dice nel testo principale, ma non senza riserve. Ecco DotF è sicuramente un gioco degno delle migliore onoreficenze: riesce nell'intento di portare alla mente le antiche esperienze di gioco degli anni '80 (da qui la dottissima citazione dell'occhiello), rivestendole con tuniche adatte alla nostra era, ma allo stesso tempo rappresenta veramente un osso duro per chiunque non possa considerarsi un giocatore di lunga data (e magari con un QI più alto di quello di un ragno sottovuoto). Insomma, frustrazione a piene mani, ma anche soddisfazioni oltre ogni umana compresione (si fa per dire), realizzazione tecnica che riesce poco per volta a stupire sempre più, commento sonoro di prim'ordine e originalità assolutamente fuori discussione. Ma attenzione: se non siete sicuri di avere tenacia o semplicemente la voglia di studiare a fondo il gioco, pensateci due volte prima di passare all'acquisto, la particolare difficoltà del gioco e l'utilizzo spropositato del cervello può allontanare una buona fetta di potenziali utenti. In questo caso, comunque, vi perdereste un'esperienza al di fuori del comune.