Ecks V Sever
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Non capita tutti i giorni che un videogioco diventi più famoso del film al quale é ispirato anzi, molto spesso pellicole di grande successo danno vita ad operazioni commerciali videoludiche che mirano a vendere un alto numero di copie solo grazie all'acquisizione delle licenze ufficiali più famose ma che, alla prova dei fatti, offrono in concreto ben poca cosa. Ecks vs. Sever elude sistematicamente ognuna delle regole sopraccitate: innanzitutto, non sfrutta un successo cinematografico in quanto il lungometraggio omonimo - dalle alte potenzialità, visto l'ingente budget stanziato per attori ed effetti speciali - non ha ancora visto la luce nelle sale e se ne prevede l'uscita solo per il periodo estivo
In secondo luogo Crawfish, team anglosassone a cui é stato affidato lo sviluppo del titolo - e già conosciuto in territorio Game Boy Advance per titoli come Rainbow Six e Street Fighter Alpha - ha optato per un esperimento coraggioso, rendendo Ecks vs. Sever uno sparatutto in prima persona, sulla falsariga dell'intramontabile Doom, e conseguendo significativi risultati in un genere che, sulla neonata console Nintendo, sta ancora muovendo i suoi primi passi
ESISTONO SOLO ASSASSINI E VITTIME
Data la mancanza del relativo lungometraggio a fornire elementi più precisi sulla vicenda ruotante intorno ai personaggi di Ecks vs. Sever, vediamo di accontentarci delle scarne informazioni rilasciate col contagocce dal gioco prima e durante l'incedere dell'azione. Ecks e Sever sono due individui tanto diversi e diametralmente opposti... quanto accomunati da particolari elementi, primo fra tutti quello di essere due persone straordinare e fuori dal comune, ma dalle vite distrutte
Jonathan Ecks, ex agente dell'FBI, é uomo dal passato costellato da mille sfaccettature e dal futuro quanto mai evanescente. Laureatosi a soli diciott'anni e a pieni voti presso la facoltà di Psicologia Criminale, il giovane Ecks stava bruciando in rapida successione le tappe di una carriera fra l'ordine e la giustizia dalla straordinaria luminosità: in poco tempo promosso fra le truppe scelte della SWAT e capace di venire magistralmente a capo di ben tre casi definiti dallo stesso FBI "irrisolvibili", tanto da conseguire fama e prestigio apparentemente inarrestabili. La vita di Ecks venne però sconvolta da un triste episodio che, volente o nolente, ogni agente FBI deve mettere in conto sin dal momento della propria assunzione: una bomba destinata a lui stesso provocò la violenta morte della moglie e del figlio e l'incontrastabile rimorso gettò il brillante agente di un tempo nell'apatia e nella depressione più incontrollabile tanto da essere ricoverato per pericolosi sbalzi emotivi e congedato anticipatamente per evidenti problemi di salute
In secondo luogo Crawfish, team anglosassone a cui é stato affidato lo sviluppo del titolo - e già conosciuto in territorio Game Boy Advance per titoli come Rainbow Six e Street Fighter Alpha - ha optato per un esperimento coraggioso, rendendo Ecks vs. Sever uno sparatutto in prima persona, sulla falsariga dell'intramontabile Doom, e conseguendo significativi risultati in un genere che, sulla neonata console Nintendo, sta ancora muovendo i suoi primi passi
ESISTONO SOLO ASSASSINI E VITTIME
Data la mancanza del relativo lungometraggio a fornire elementi più precisi sulla vicenda ruotante intorno ai personaggi di Ecks vs. Sever, vediamo di accontentarci delle scarne informazioni rilasciate col contagocce dal gioco prima e durante l'incedere dell'azione. Ecks e Sever sono due individui tanto diversi e diametralmente opposti... quanto accomunati da particolari elementi, primo fra tutti quello di essere due persone straordinare e fuori dal comune, ma dalle vite distrutte
Jonathan Ecks, ex agente dell'FBI, é uomo dal passato costellato da mille sfaccettature e dal futuro quanto mai evanescente. Laureatosi a soli diciott'anni e a pieni voti presso la facoltà di Psicologia Criminale, il giovane Ecks stava bruciando in rapida successione le tappe di una carriera fra l'ordine e la giustizia dalla straordinaria luminosità: in poco tempo promosso fra le truppe scelte della SWAT e capace di venire magistralmente a capo di ben tre casi definiti dallo stesso FBI "irrisolvibili", tanto da conseguire fama e prestigio apparentemente inarrestabili. La vita di Ecks venne però sconvolta da un triste episodio che, volente o nolente, ogni agente FBI deve mettere in conto sin dal momento della propria assunzione: una bomba destinata a lui stesso provocò la violenta morte della moglie e del figlio e l'incontrastabile rimorso gettò il brillante agente di un tempo nell'apatia e nella depressione più incontrollabile tanto da essere ricoverato per pericolosi sbalzi emotivi e congedato anticipatamente per evidenti problemi di salute