Ecks V Sever
di
Cosa può aver spinto l'FBI a richiamare temporaneamente in servizio un agente ormai fuori dai giochi? Un misterioso intrigo che coinvolge potenti forze in gioco, tra cui la stessa NSA, e la detonazione di un misterioso missile nel mezzo dell'Oceano Pacifico potrebbero essere le parziali risposte ad una missione che, per ogni normale agente, sarebbe definita "suicida"; per ogni normale agente ma non per il leggendario Ecks
Sever, dal canto suo, non ha mai potuto godere di una vita normale. Orfana sin dalla nascita, ancora bambina é stata allevata dalla National Security Agency (NSA) come una cinica macchina da guerra, privata di ogni sentimento umano e addestrata ad uccidere in ogni situazione: brillante stratega sul campo di battaglia, indottrinata alle più sofisticate tattiche di combattimento ed azione arrivata ai vertici della gerarchia militare, la residua umanità di Sever viene spazzata via dal misterioso assassinio del marito, che la conduce sulla strada del rancore e della disperazione per l'ultima decisiva missione della sua vita quella di vendicare il torto di una misteriosa promessa infranta. Cosa porta questi due controversi individui a fronteggiarsi più volte durante il corso del gioco?
NON VEDO INNOCENTI MA SOLO OSTACOLI
Come già accennato, Ecks vs. Sever va a collocarsi nell'ormai famosa categoria degli sparatutto in prima persona. Certo, parlando di FPS, non si devono certo prendere come punto di riferimento gli attuali gioielli tecnologici disponibili sul mercato, ma bisogna viaggiare a ritroso nel tempo sino alle soglie del 1994 e associare questo piccolo concentrato di giocabilità portatile a titoli storici come Doom o Rise Of The Triad, tanto per citarne un paio. Non abbiamo quindi a che fare con reali ambientazioni tridimensionali, ma piuttosto con strutture maggiormente ammicanti alla bidimensionalità ma che, grazie al sapiente utilizzo di texture e motore grafico, riescono a trasmettere in modo soddisfacente un'ottima sensazione di spazialità: lo scotto da pagare é, come ovvio, l'assenza di livelli o strutture particolarmente complicati in favore di una più intuitiva linearità
Sever, dal canto suo, non ha mai potuto godere di una vita normale. Orfana sin dalla nascita, ancora bambina é stata allevata dalla National Security Agency (NSA) come una cinica macchina da guerra, privata di ogni sentimento umano e addestrata ad uccidere in ogni situazione: brillante stratega sul campo di battaglia, indottrinata alle più sofisticate tattiche di combattimento ed azione arrivata ai vertici della gerarchia militare, la residua umanità di Sever viene spazzata via dal misterioso assassinio del marito, che la conduce sulla strada del rancore e della disperazione per l'ultima decisiva missione della sua vita quella di vendicare il torto di una misteriosa promessa infranta. Cosa porta questi due controversi individui a fronteggiarsi più volte durante il corso del gioco?
NON VEDO INNOCENTI MA SOLO OSTACOLI
Come già accennato, Ecks vs. Sever va a collocarsi nell'ormai famosa categoria degli sparatutto in prima persona. Certo, parlando di FPS, non si devono certo prendere come punto di riferimento gli attuali gioielli tecnologici disponibili sul mercato, ma bisogna viaggiare a ritroso nel tempo sino alle soglie del 1994 e associare questo piccolo concentrato di giocabilità portatile a titoli storici come Doom o Rise Of The Triad, tanto per citarne un paio. Non abbiamo quindi a che fare con reali ambientazioni tridimensionali, ma piuttosto con strutture maggiormente ammicanti alla bidimensionalità ma che, grazie al sapiente utilizzo di texture e motore grafico, riescono a trasmettere in modo soddisfacente un'ottima sensazione di spazialità: lo scotto da pagare é, come ovvio, l'assenza di livelli o strutture particolarmente complicati in favore di una più intuitiva linearità