Egypt II: La profezia di Heliopolis
di
Redazione Gamesurf
Queste due modalità insieme alla documentazione accessibile singolarmente o all'interno delle due modalità sopra descritte, rappresentano le tre possibilità di accedere al gioco.
Ovviamente tali modalità sono accessibili tramite il menu delle opzioni, visivamente di buona qualità e al tempo stesso semplice da usare.
Cosi come risulta semplice e privo di fronzoli l'interfaccia impiegata durante il gioco.
Con il mouse si compiono tutte le azioni principali nonché la possibilità, cliccando col tasto destro, di accedere all'inventario.
Il cursore di gioco in base alla situazione, può assumere diverse forme che permettono al giocatore di muoversi, prendere o usare un oggetto oppure di parlare con i personaggi del gioco.
Attraverso l'inventario si potranno conservare gli oggetti trovati nei luoghi, utilizzarli, od osservarli più attentamente tramite un'apposita icona a forma d'occhio (indispensabile in alcuni casi per risolvere certi enigmi).
La semplicità dell'interfaccia di gioco permette a chiunque di prendere dimestichezza con i meccanismi di gioco in poco tempo.
Ma dopo aver esaminato gli elementi principali del gioco vediamo come lo stesso si presenta dal punto di grafico e sonoro.
Il motore grafico che gestisce il tutto è l'ormai ultra collaudato Omni 3D.
Questo motore grafico permette, partendo da un'immagine bidimensionale, di ruotare il punto di vista, all'interno dell'immagine, di 360° come se si trattasse di un ambiente tridimensionale.
Il movimento purtroppo e solo "circolare", in quanto quando ci si sposta da un punto all'altro dell'ambiente, semplicemente cambia l'immagine per emulare il movimento.
Il motore grafico rispetto a quello utilizzato nei titoli precedenti non ha subito praticamente nessun mutamento, ereditando gli stessi pregi ma anche gli stessi difetti.
Iniziamo dai pregi, prima di tutto questa tecnica permette di ottenere una qualità visiva degli ambienti molto elevata, quasi fotografica, senza richiedere grosse risorse per girare fluidamente.
Il rovescio della medaglia e dato da un'interazione limitata con l'ambiente circostante.
La limitatezza dell'interazione dipende dall'impossibilità di muoversi liberamente attraverso le locazioni e quindi essere costretti a muoversi su dei percorsi obbligatori.
Spesso tale aspetto in alcuni casi è anche scomodo, poiché a volte per raggiungere per esempio l'uscita di una porta che si trova a brevissima distanza, è necessario in ogni caso compiere un certo numero di passi.
L'altro difetto, che pregiudica non poco la qualità complessiva della grafica, riguarda la tendenza dell'immagine a sgranare quando ci si trova all'aperto o comunque in aree molto vaste.
Un aspetto che invece continua a stupire è sicuramente la rappresentazione scenica delle ambientazioni.
La qualità dagli ambienti, dai più grandi come un monumento a quelli più piccoli è eccezionale, così come, la cura riposta nel ricreare più piccoli oggetti ha del maniacale.
Rispetto ai titoli precedenti, un netto miglioramento s'intravede nei vari filmati d'intermezzo, che ora hanno una risoluzione maggiore rispetto al passato, e dei personaggi del gioco.
Ora il loro aspetto è molto più curato e meno "piatto" rispetto a quanto visto in precedenza (prima sembravano delle sagome di cartone), e sono animati con più grazia.
Molto d'atmosfera e d'ottima qualità le varie colonne sonore che si alternano nel corso del gioco, che prendono spunto dalle melodie e dai suoni del luogo preso in esame.
Eccellenti gli innumerevoli effetti sonori che accompagnano il giocatore rendendo le ambientazioni più "vive".
Dimenticavamo infine, di aggiungere che il gioco è localizzato nella nostra lingua, compreso il doppiaggio delle voci dei personaggi e del piccolo manuale incluso nella confezione di gioco.
Valerio Cossu
Ovviamente tali modalità sono accessibili tramite il menu delle opzioni, visivamente di buona qualità e al tempo stesso semplice da usare.
Cosi come risulta semplice e privo di fronzoli l'interfaccia impiegata durante il gioco.
Con il mouse si compiono tutte le azioni principali nonché la possibilità, cliccando col tasto destro, di accedere all'inventario.
Il cursore di gioco in base alla situazione, può assumere diverse forme che permettono al giocatore di muoversi, prendere o usare un oggetto oppure di parlare con i personaggi del gioco.
Attraverso l'inventario si potranno conservare gli oggetti trovati nei luoghi, utilizzarli, od osservarli più attentamente tramite un'apposita icona a forma d'occhio (indispensabile in alcuni casi per risolvere certi enigmi).
La semplicità dell'interfaccia di gioco permette a chiunque di prendere dimestichezza con i meccanismi di gioco in poco tempo.
Ma dopo aver esaminato gli elementi principali del gioco vediamo come lo stesso si presenta dal punto di grafico e sonoro.
Il motore grafico che gestisce il tutto è l'ormai ultra collaudato Omni 3D.
Questo motore grafico permette, partendo da un'immagine bidimensionale, di ruotare il punto di vista, all'interno dell'immagine, di 360° come se si trattasse di un ambiente tridimensionale.
Il movimento purtroppo e solo "circolare", in quanto quando ci si sposta da un punto all'altro dell'ambiente, semplicemente cambia l'immagine per emulare il movimento.
Il motore grafico rispetto a quello utilizzato nei titoli precedenti non ha subito praticamente nessun mutamento, ereditando gli stessi pregi ma anche gli stessi difetti.
Iniziamo dai pregi, prima di tutto questa tecnica permette di ottenere una qualità visiva degli ambienti molto elevata, quasi fotografica, senza richiedere grosse risorse per girare fluidamente.
Il rovescio della medaglia e dato da un'interazione limitata con l'ambiente circostante.
La limitatezza dell'interazione dipende dall'impossibilità di muoversi liberamente attraverso le locazioni e quindi essere costretti a muoversi su dei percorsi obbligatori.
Spesso tale aspetto in alcuni casi è anche scomodo, poiché a volte per raggiungere per esempio l'uscita di una porta che si trova a brevissima distanza, è necessario in ogni caso compiere un certo numero di passi.
L'altro difetto, che pregiudica non poco la qualità complessiva della grafica, riguarda la tendenza dell'immagine a sgranare quando ci si trova all'aperto o comunque in aree molto vaste.
Un aspetto che invece continua a stupire è sicuramente la rappresentazione scenica delle ambientazioni.
La qualità dagli ambienti, dai più grandi come un monumento a quelli più piccoli è eccezionale, così come, la cura riposta nel ricreare più piccoli oggetti ha del maniacale.
Rispetto ai titoli precedenti, un netto miglioramento s'intravede nei vari filmati d'intermezzo, che ora hanno una risoluzione maggiore rispetto al passato, e dei personaggi del gioco.
Ora il loro aspetto è molto più curato e meno "piatto" rispetto a quanto visto in precedenza (prima sembravano delle sagome di cartone), e sono animati con più grazia.
Molto d'atmosfera e d'ottima qualità le varie colonne sonore che si alternano nel corso del gioco, che prendono spunto dalle melodie e dai suoni del luogo preso in esame.
Eccellenti gli innumerevoli effetti sonori che accompagnano il giocatore rendendo le ambientazioni più "vive".
Dimenticavamo infine, di aggiungere che il gioco è localizzato nella nostra lingua, compreso il doppiaggio delle voci dei personaggi e del piccolo manuale incluso nella confezione di gioco.
Valerio Cossu
Egypt II: La profezia di Heliopolis
Egypt II: La profezia di Heliopolis
E' un gioco interessante. L'ambientazione ricca di fascino e la trama sono buoni attrattori per un pubblico di giocatori che amano l'avventura e la storia. Il sistema grafico e l'interfaccia sono decisamente superati, ma la ricostruzione storica non poteva trovare miglior soluzione che questa. Il sistema di movimento è un po' troppo macchinoso: sarebbe stato utile poter accedere direttamente ad una locazione senza dover passare prima per altre tre o quattro schermate, ma giochi come questi richiedono soprattutto pazienza, capacità d'osservazione ed intuito. E' un buon prodotto consigliato agli amanti dell'avventura grafica, a cui si affianca una buona documentazione storica.