Emperor: Battle for Dune

Emperor Battle for Dune
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Il gioco riprende la struttura classica dei suoi predecessori: una volta scelta la fazione che vi vedrà a capo delle sue truppe dovrete affrontare la campagna missione per missione. Avrete la facoltà di scegliere tra più territori durante la fase di attacco comandando direttamente le truppe dislocate in quella zona, ognuna delle quali presenta un tipo di missione diversa, anche se sostanzialmente si possono ridurre a due tipi: quelle in cui si deve costruire una base vera e propria e dove l'obiettivo é, semplicemente, quello di "ripulire" la zona dai nemici e quella in cui a capo di poche truppe ci si deve infiltrare nel territorio nemico e liberare ostaggi o distruggere obiettivi specifici. Nel primo caso, qualora non fosse disponibile alcuna struttura, dovrete innanzitutto scegliere una piattaforma rocciosa idonea ad accogliere l'edificio di comando, quindi fornire l'energia elettrica attraverso le "trappole a vento", gli enormi generatori eolici che garantiscono alle strutture l'energia necessaria. Una volta assicurato l'approvvigionamento elettrico, dovrete edificare le raffinerie, dalla quali partiranno le "mietitrici" che andranno a raccogliere la spezia, subito trasformata in denaro per poter acquistare nuovi edifici e truppe
Emperor: Battle for Dune
Il primo attacco degli Harkonnen è stato respinto!

Ogni casata ha delle costruzioni e delle truppe specifiche: gli Atreides, per esempio, hanno il vantaggio di avere una fanteria molto forte e leale. Le truppe di terra acquisiscono esperienza ad ogni scontro e i veterani sono in grado di tornare alla base da soli e addestrare le nuove truppe per farle aumentare di grado prima di un effettivo scontro armato. Oltre a questa caratteristica gli Atreides dispongono di un potente lanciamissili, il Minotauro: lento ma devastante. Man mano che si avanza nelle missioni si aggiungono nuove unità che saranno dotate di armi sempre più micidiali, quali il carro Sonico, che sfrutta le onde sonore come arma letale, o i veloci e letali Ornitotteri, aerei leggeri d'attacco. Gli Harkonnen invece sono una casa combattente che ha nella resistenza delle sue truppe il punto di forza. Con i lanciafiamme e i lanciamissili si aprono la strada tra le linee nemiche, mentre con il potente ma lento Devastator fanno piazza pulita degli avversari. Gli Ordos invece sono dotati di un vantaggio non indifferente: le loro truppe sono in grado di rigenerarsi e di curarsi dopo uno scontro a fuoco. L'ingegneria genetica é la scienza meglio sviluppata presso questa Casa, che sfrutta gas tossici per eliminare o prendere il controllo dei nemici. Oltre alle truppe "regolari", esistono alcune unità speciali che appartengono ad altre fazioni, quali la Gilda Spaziale, i Sardaukar imperiali, o i Fremen, i misteriosi nativi del pianeta. Queste unità sono alleate con le varie case e ne prendono le parti
Emperor: Battle for Dune
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Emperor: Battle for Dune

L'affetto nei confronti di una saga della grandezza di quella creata da Frank Herbert (successivamente portata alla ribalta dal film di David Lynch) non può che far propendere per un giudizio forse eccessivamente positivo, ma è innegabile che si tratti di un buon gioco, con una buona grafica e un'interfaccia comoda e intuitiva. L'idea che sta alla base di questo titolo, così come la struttura, non presenta particolari novità rispetto al capostipite della saga: l'unica vera svolta è rappresentata dalla grafica tridimensionale. E' un gioco consigliato a tutti coloro che amino il genere, ed è assolutamente impedibile per chi abbia letto ed apprezzato i romanzi di Herbert.