Empire Earth

Empire Earth
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Le otto formazioni disponibili, per quanto belle a vedersi, si rivelano particolarmente inutili dal momento che le unità sono incapaci di mantenerle durante gli spostamenti. Volendo schierare, per esempio, una fila di cavalieri a difesa di un un gruppo di arcieri, nel momento esatto in cui verrà dato l'ordine di muoversi questi si mescoleranno all'istante, restando scomposti durante tutto il cammino e riposizionandosi solo una volta raggiunta la meta. A questa scarsa disciplina si aggiunge un'insana abitudine delle truppe gestite dal giocatore a lanciarsi all'attacco delle unità sbagliate: invece di puntare dritte all'obiettivo migliore (i lancieri sui cavalieri per mantenere l'esempio di prima), nella maggior parte dei casi la scelta sarà del tutto casuale e spesso infelice
Empire Earth
Il grano ondeggia al vento mentre i laboriosi cittadini muoiono di fatica

Sfortunatamente (ma in realtà questo é uno dei pregi di Empire Earth) il nemico si dimostra sempre particolarmente abile nello sfruttare questa incapacità del giocatore, costretto suo malgrado a subire le raffinate tattiche dell'intelligenza artificiale del gioco
UN GIOIELLO MULTIPLAYER
La situazione é ovviamente destinata a cambiare nella modalità multiplayer, dove agli ancor più validi avversari umani si aggiunge una maggiore libertà di scelta. Per prima cosa é possibile decidere il tipo di mappa in cui si andrà a giocare (sono disponibili diverse dimensioni e tipologie di terreno) e, in secondo luogo, é necessario scegliere se affidarsi ad una delle civiltà "precotte" offerte dal gioco o crearne una ex novo, modellandola a piacere in base ai propri gusti personali
Regolando il numero di risorse iniziali é inoltre possibile decidere se focalizzare l'attenzione esclusivamente sulla componente strategica del gioco, mettendo in secondo piano la fase di raccolta dei beni. Quali che siano le impostazioni scelte é certo che la lunghezza delle partite a più giocatori non diffesce poi molto da quelle in single player, soprattutto quando in campo si danno battaglia la bellezza di sedici giocatori (é possibile inserire anche dei bot nel caso in cui scarseggino i partecipanti). Per evitare che la partita venga interrotta sul più bello l'host potrà salvare in qualsiasi momento il match, riprendendola in un secondo tempo quanto tutti i giocatori saranno nuovamente disponibili
Empire Earth
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Empire Earth

Se una telefonata allunga la vita c'è da sperare che anche una partita a Empire Earth abbia lo stesso effetto. Una volta installato il gioco e avviata la prima missione si entra in un mondo a parte, fatto di cavalieri, carri armati e giganteschi robot. Fuggire da questo universo parallelo è difficile e molto spesso impossibile: passeranno ore prima che vi ricordiate di controllare l'orologio e quando scoprirete che è ora di cena sarà già troppo tardi, un minuto dopo ed è già mezzanotte.
La perfezione si sa, non è di questo mondo, e il gioco di Rick Goodman non fa che ricordarcelo. Ciononostante imparerete ad amare Empire Earth, e i suoi difetti svaniranno di fronte alle immense potenzialità di un gameplay granitico: se amate la storia, le grandi battaglie e le grandi sfide Empire Earth è il miglior regalo di Natale che possiate desiderare.

Luca Cominelli

SECONDO COMMENTO
Guai a chiamarlo Civilization: Empire Earth si mostra per quello che è, un'evoluzione epica di Age of Empires, che condivide col titolo Firaxis solo l'impostazione storica. Uno strategico in tempo reale quindi, e probabilmente il migliore in circolazione insieme all'immortale Starcraft. Spettacolare, curato, appagante, Empire Earth è un gioco che dopo un impatto iniziale un po' incerto mostra tutto il suo carisma da "un'altra missione e poi smetto". Le quattro campagne in single player sono articolate e complesse, anche se a volte paiono missioni slegate fra loro. Il multiplayer è semplicemente eccellente. Unici nei, certi elementi nell'interfaccia da rifinire e l'intelligenza artificiale delle proprie unità, che tendono regolarmente a buttarsi nella mischia sul nemico sbagliato. Ma da Achille ci si aspetta questo e altro...

Filippo Caprioli