Enclave

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D'estate il mercato dei videogiochi, soprattutto nel mese di agosto, si affievolisce fino a quasi entrare in letargo. In questa estate 2002 povera di uscite e all'insegna dell'attesa della vagonata di titoli in uscita in Autunno/Inverno, fa la sua comparsa l'attesissimo titolo degli Starbreeze Studios, che tenterà di tenere occupati tutti coloro che nella stagione calda (mica tanto poi) si stavano rodendo dalla noia. Il gioco in questione è Enclave, che è bene dirlo, è sicuramente, o doveva essere indubbiamente, una delle uscite più succose di quest'estate. L'hype creatosi intorno a questo prodotto infatti, era veramente alto, ma si sa che in fondo è più facile rimanere delusi per un prodotto tanto aspettato, piuttosto che per uno uscito in sordina.

Una cosa è fare le promesse, altro è mantenerle. Si era detto che Enclave avrebbe fatto sfoggio di un motore grafico incredibile e che avrebbe supportato appieno il gioco in multyplayer. Purtroppo, dall'E3 del maggio 2001 di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, tanta da riuscire a trascinarsi via buona parte degli impegni presi dai programmatori. L'opzione multyplayer è stata infatti accantonata e l'unica modalità eseguibile è quella in singolo; tinteggiature di rpg si notano qua e là, ma sono veramente troppo insignificanti rispetto a quello che ci aspettavamo.

Innanzitutto direi di cominciare col definire il tipo di gioco che abbiamo tra le mani. Si dibatte, si è dibattuto e si dibatterà ancora molto sulla categoria di videogames nella quale far rientrare questo titolo. C'è chi lo definisce uno sparatutto fantasy in terza persona, chi invece lo accomuna agli RPG, addirittura ho avuto modo di sentirlo accomunato al vecchissimo Golden Axe! Giusto per rendervi le idee più chiare, sarebbe sicuramente più appropriato definirlo un picchia e spara in terza persona, con ambientazione fantasy ed elementi di gestione oculata del denaro.



Benchè la definizione appena enunciata sia alquanto bizzarra, e anche se mi sembra di aver coniato la categoria dal titolo più lungo della storia dei giochi elettronici, penso di aver reso bene l'idea di che tipo di gioco si tratti. Catalogarlo come un "action rpg" sarebbe in un certo senso sbagliato: questo perché le somiglianze tra questo titolo e un qualsiasi RPG, sono veramente minime. Esse sono relative alla possibilità di migliorare i vari personaggi, di munirli di vari tipi di armi, e quasi niente altro, se non giusto la suddivisione in razze. Chiusa quindi la diatriba sulla categoria in cui inserire suddetto titolo, buttiamoci a capofitto sulla recensione.

Un atmosfera di idillio e cattività, un panorama surreale e catastrofico, lo scontro interminabile tra la luce e le tenebre, tra il bene e il male.

La trama, che possiamo cogliere al meglio ammirando il bel filmato di presentazione, è intrigante, anche se poco originale, con la solita lotta tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre, tra Enclave e gli Outlanders (creature del male), con questi ultimi intenti a risvegliare il malefico demone Vatar. Egli, milioni di anni or sono, venne sconfitto da un mago che riuscì a dividere il mondo in due parti ben definite, l'Enclave e quella degli Outlanders. Ora, più incattivito che mai, è pronto a tornare, e lo scontro tra gli abitanti della luce e delle tenebre è ormai prossimo.
L'ambientazione è sicuramente molto sfiziosa, una sorta di misto tra fantasy e medioevale, e i personaggi che si possono incontrare, buoni (cavaliere, mago, cacciatrice), o cattivi (goblin, mostri, streghe) sembrano rientrare perfettamente nelle trame delle classiche storie Fantasy.

Enclave
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Enclave

La decisione degli Starbreeze Studios di catalogare Enclave come uno "Sparatutto Fantasy in terza persona", definizione a mio parere non troppo azzeccata, allora lo porterebbe a scontrarsi di diritto contro un altro simil gioco in circolazione su xbox, gioco che effettivamente manca. Infatti, quando si cerca un eroe, bisogna partire da ciò che quell'eroe ha bisogno, un cattivo. Il problema sta nel fatto che Enclave, visto anche il genere affibbiatogli dal team sviluppatore, va a coprire una tipologia di gioco che su xbox non conta nessun esponente se non se stesso.
Tirando comunque le somme, non è il caso di tessere elogi a favore di quest'ultima produzione degli Starbreeze Studios, se non per quanto concerne l'aspetto meramente grafico e sonoro. Dalle parole appena pronunciate, appare chiaro come Enclave non mi abbia pienamente convinto, vuoi per un'eccessiva ripetitività del gameplay, vuoi per la troppa linearità insita nel portare a termine le missioni.

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