Enemy Front

di Luca Gambino
Giocare con Enemy Front é l'equivalente videoludico del guardare la videocassetta di The Ring. Non morirete entro una settimana, ma nel giro di tre giorni vi ritroverete dal Gamestop più vicino implorando di poterlo restituire e giurando che no, non lo farete mai più. E' così brutto? Peggio. Soprattutto perché, contrariamente a quanto riportato altrove, il costo del gioco é incredibilmente superiore a quanto si possa accettare. I 40€ richiesti per portarvi a casa il gioco non lo identificano come un titolo a un prezzo così “popolare”. Figurarsi poi quando ci si trova davanti ad un titolo di questo calibro.

Ma cos'é Enemy Front? Nelle intenzioni dei programmatori Enemy Front é un gioco ambientato nel corso della seconda guerra mondiale che ci pone nei panni di Robert Hawkins, giornalista americano che si schiera tra le fila della resistenza francese per contrastare l'avanzata tedesca in Europa. Un classico, insomma. La promessa più importante, però, é quella di poter interpretare liberamente il tipo di approccio da utilizzare in battaglia. E se vi sembra di averla “già sentita”, effettivamente questa é una delle promesse più in voga in sede di campagna elettorale.

Peccato però che siano veramente pochi a ricordarsi di quanto promesso, una volta ottenuto il bastone del comando e i CI Games non sono certo tra questi. Il gameplay di Enemy Front é infatti un guazzabuglio disordinato di elementi che mischiano malamente fattori stealth, azione a testa bassa e ambienti aperti dove, sulla carta, poter pianificare al meglio le proprie azioni di battaglia. Peccato che tra queste buone intenzioni e la pratica che ci siamo ritrovati a giocare, ci sia una realizzazione tecnica devastata da bug a metà tra lo sconfortante e il comico e una intelligenza artificiale che vi costringerà a rificcare nel cassetto qualsiasi intenzione che vada al di là di eliminare il vostro avversario nel modo più cruento possibile.


vimager4, 9, 8
In effetti CI Games cerca di mettervi a disposizione alcuni degli stilemi classici del gameplay stealth, consentendovi di approcciare di soppiatto il nemico per ucciderlo alle spalle, oppure afferrarlo e usarlo come scudo umano per eliminare gli altri soldati presenti nelle vicinanze, oppure ancora attirare l'avversario di turno lanciando una pietra per attirarlo in un'imboscata. Peccato che quando vi sarete accorti dell'assoluta piattezza della IA nemica e di come le meccaniche siano ciclostilate senza troppo ritegno, troverete ben più gratificante passare all'attacco più bieco senza troppi virtuosismi.

Certo, anche in questo caso dovrete farvi la bocca “buona” di fronte ad un gunplay che mette sullo stesso piano l'utilizzo di qualsiasi arma, sia essa un fucile da cecchino, un MP40 o una pistola. L'effetto che otterrete é sempre lo stesso, con un rinculo anch'esso copincollato e totalmente piatto. Rimane sul piatto la possibilità di poter decidere (leggiamo dai manuali di gioco), se combattere come cecchino o imbracciare una mitragliatrice per sfoltire le fila nemiche. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una mezza balla, nel senso che Enemy Front non offre assolutamente niente di più rispetto ad un qualsiasi altro gioco. Capiterà infatti che durante le missioni dovremo far fuori alcuni cecchini avversari appollaiati in punti improbabili della mappa e ci sarà data la possibilità di tirarli giù con un fucile da cecchino. Che facciamo? Accettiamo oppure proviamo ad eliminarli con un improbabile MP40? Questa non é una vera e propria scelta e, comunque, non vi mette a disposizione nessuna caratteristica aggiuntiva che vi aiuti in qualche modo ad interpretare al meglio il “ruolo” scelto.



E il peggio, per assurdo, arriva proprio nel momento in cui dovremo ingaggiare il nemico, dove troviamo veramente il peggio di una IA assurda, che spesso ci pone di fronte avversari inermi pronti al sacrificio estremo, nemici che si nascondono sempre nello stesso punto, anche se sono ammassati decine di corpi già vittime dei nostri colpi e sentinelle talmente cieche e sorde da non accorgersi che qualche metro più avanti abbiamo dato vita ad un scontro termo-nucleare-globale (scritto così, non rompete).

A tutto questo aggiungete ancora un numero clamoroso di bug, di punti dove risultano ancora nemici già uccisi ma che il sistema “vede” ancora come vivi, di avversari che oltrepassano porte chiuse o che, ancora peggio, fanno passare la propria pistola, uccidendovi all'istante. Tutte cose che non fanno parte di nessuna generazione di console conosciuta e che non meritano nemmeno un centesimo dei vostri sudati risparmi. E se questo non dovesse bastarvi, mettiamoci pure dentro una realizzazione tecnica tutta da ridere che sfrutta come peggio non si potrebbe una versione del Cry Engine mutilata di qualsivoglia spunto di decenza estetica.

Modelli poligonali poveri, strutture ridondanti e spoglie, ambientazioni esterne senza alcun spessore e texture piatte e slavate. Crytek dovrebbe davvero chiedere i danni. Anche il versante audio non gode di maggior fortuna, riproponendo all'infinito gli stessi brani che, alla lunga, annoiano a morte e sono deleteri per la vostra permanenza che in gioco. Esiste anche il multiplayer ed é anche peggio dell'esperienza in singolo, posto che riusciate a trovare server con un sufficiente numero di giocatori per poter lanciare le istanze di gioco. Un disastro.