Enter the Matrix

Enter the Matrix
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Enter the Matrix

Quando nel 1999 uscì nei cinema di tutto il mondo una pellicola sconosciuta ai più, ma interessante a suo modo per via dell'originalità che traspariva dai trailer che anticiparono l'uscita del film nelle sale, nessuno si sarebbe aspettato il successo che invece ebbe nei mesi successivi. Probabilmente non se l'aspettavano nemmeno i fratelli Wachowski (i papà del film), alla luce degli incassi tutt'altro che esaltanti, riferiti al primo periodo di proiezione. Ma si sa, a volte il tam tam generato dagli spettatori, è più efficace di mille campagne pubblicitarie confezionate ad hoc. Ed infatti, nei mesi successivi, Matrix esplose letteralmente, segnando a tutti gli effetti, l'ingresso di un nuovo fenomeno di fantascienza, e divenendo in breve tempo un film culto. La prima pellicola, che a tutti gli effetti poteva essere vista come un episodio auto conclusivo, anche se dava spazio a parecchi quesiti lasciati all'interpretazione dello spettatore, non poteva restare da sola. Il progetto Matrix si allargò e divenne una trilogia, di cui abbiamo appena visto il secondo episodio Matrix Reloaded. Matrix Revolution, in uscita in contemporanea mondiale ai primi di Novembre, chiuderà la saga, dando finalmente risposta (si spera), alle domande generate col primo e con il secondo capitolo (il quale da sicuramente spiegazioni ad una parte dei quesiti scaturiti col primo episodio, ma ne apre tanti altri).



Enter the Matrix è il primo videogioco ufficiale nato per accontentare i fan della serie. Esso non rappresenta la classica trasposizione cinematografica nel quale dobbiamo ripercorrere gli eventi già visti nella pellicola, ma si pone come parte integrante di un insieme multimediale, grazie al quale si completa e si approfondisce la trama intessuta dai fratelli Andy e Larry Wachowski. Tale strada, già intrapresa con i nove episodi di Animatrix e con una serie di fumetti, calza a pennello al mondo della matrice, così contorto, così particolare, così pregno di quesiti e al contempo arido di risposte chiare. Giocare Enter the Matrix, significa quindi andare a scoprire e ad approfondire eventi che nella pellicola vengono solamente sfiorati o raccontati in parte. Aiutano sicuramente allo scopo, i filmati girati dai fratelli Wachowski in sede di produzione del film e presenti all'interno del gioco. Enter the Matrix ha portato con se una buona dose di hype, forse eccessivo, come soltanto un nome di tale richiamo riesce a fare. Era logico aspettarsi un gran gioco che fosse in grado di portare noi giocatori, all'interno di quel mondo che fino ad ora avevamo vissuto come spettatori passivi. Sarà riuscita la Shiny, capeggiata da David Perry nell'intento di dare vita al sogno dei tanti Matrix fan? Procediamo con ordine. I menù sono scarni ma funzionali: è possibile caricare una partita salvata, cominciarne una nuova, modificare le solite opzioni di gioco (impostazione dei tasti, volumi degli effetti e della musica e poco altro) ed infine fare un po' di sano hacking (ne parleremo brevemente più avanti).

Enter the Matrix
6

Voto

Redazione

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Enter the Matrix

Non è facile stilare un giudizio definitivo su Enter the Matrix, soprattutto alla luce degli aspetti discussi nel corso della recensione. Gli aspetti positivi ci sono, il problema è che sono diluiti in un marasma di mediocrità: le fragole sono buone ma non quando sono presentate come guarnizione di una torta di argilla. L'amarezza viene amplificata considerando la qualità del gruppo di programmatori che sta dietro al titolo: un tempo superiore di sviluppo avrebbe sicuramente giovato. Ma noi siamo qui per valutare ciò che è, non ciò che sarebbe potuto essere. Nel complesso, Enter the Matrix può divertire e sicuramente invoglia il giocatore a finirlo più volte per sbloccare tutti i filmati (vero motivo per andare avanti). La sezioni di hacking è intrigante ma da sola non basta di certo per risollevare il gioco. Alla resa dei conti mi sento di consigliare il titolo solo ai fan più sfegatati che, in ogni caso, dovrebbero dargli una buona occhiata. Tolto il nome Matrix, ciò che rimane è un discreto gioco d'azione, presentato in una veste grafica complessivamente insufficiente.

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