Enter the Matrix
A prescindere dal personaggio, comunque, i comandi di base non variano: per muovervi utilizzerete il pad analogico sinistro, unitamente al tasto Croce per il Salto ed ai tasti L2 ed R2 per gli spostamenti laterali; il pad destro vi permette di entrare in una visuale in prima persona da cui potrete muovervi solo lateralmente ma guadagnerete in accuratezza e potrete mirare liberametne anche in verticale. R2 estrae l'arma selezionata (tramite croce direzionale o un apposito menù accessibile tramite Select), e successivamente apre il fuoco: la mira è automatica, e l'accurattezza dipenda da molteplici fattori quali la velocità del personaggio e del bersaglio, il fatto di essere in salto o meno e, non meno importante, il fatto che il Focus sia attivato o meno (vedi oltre).
Il tasto Triangolo serve per l'attacco con i pugni, e se tenuto premuto lancia l'arma secondaria (solitamente una granata). Cerchio è il tasto per i calci, e usato insieme a triangolo permette di effettuare delle prese il più delle volte letali. Quadrato ha molteplici usi, visto che viene utilizzato tanto per la parata in corpo a corpo, quanto per i salti mortali in corsa (servono per schiavare i proiettili), quanto per interagire con l'ambiente circostante.
Infine, L1 è il tasto da mantenere premuto per attivare il Focus, ossia l'accelerazione delle percezioni e la capacità che hanno i Risvegliati di piegare le logiche e semplici regole di Matrix al loro volere. Con il Focus attivato, il personaggio si muoverà più velocemente (ma all'atto pratico vedrete il mondo muoversi a rilento), riuscirà a vedere, intuire e schivare le traiettorie delle pallottole, avrà una mira più precisa ed effettuerà attacchi più letali, oltre a poter compiere una serie di evoluzioni quali camminare sulle pareti, spiccare salti extra lunghi, esibirsi in capriole e ruote... insomma, tutte quelle cose che abbiamo visto sul grande schermo. Una cosa importante che distingue il Focus di Enter the Matrix dal "Bullet Time" di Max Paine (primo gioco ad adottare una tecnica simile) è che il Focus non preclude comunque tutte le mosse standard che effettuate normalmente, mentre col Bullet Time non era possibile correre ma solo tuffarsi. Ricordatevi solo una cosa: né Niobe né Ghost sono l'Eletto, e pertanto, quando vedete un Agente sarà cosa buona e giusta che fuggiate al massimo delle vostre capacità. Nel gioco sono presenti quattro indicatori. In basso a sinistra c'è l'indicatore dell'energia residua, che diminuisce tutte le volte che ricevete un colpo; una caratteristica interessante è che, trattandosi di realtà virtuale, a lungo andare il cervello si rende conto che il danno non esiste, e pertanto godrete sempre di una rapida rigenerazione che si attiverà automaticamente ogni volta godrete di un attimo di calma. Detto in parole povere: l'energia si recupera da sola, tranne durante i combattimenti. In basso a destra avete l'indicatore del Focus: diminuisce quando lo usate, per poi riempirsi nuovamente quando vi muovete normalmente (anche durante i combattimenti). In alto sono segnate le armi selezionate (a destra la primaria e a sinistra la secondaria) con le relative munizioni. Infine, sopra la testa del personaggio è presente sempre una freccia luminosa che indica la posizione e la distanza dall'obiettivo che dobbiamo raggiungere.
Enter the Matrix
6
Voto
Redazione
Enter the Matrix
Se siete disposti a passare sopra una grafica ampiamente migliorabile, frutto probabilmente di una fretta commerciale, Enter the Matrix è un gioco discreto, divertente, vario e soprattutto splendidamente sceneggiato (si vede che i fratelli Wachowski se ne sono occupati in prima persona). Aver visto il primo Matrix è però indispensabile per comprendere il gioco, mentre aver visto il secondo è perlomeno consigliato, visto che la trama parallela costituisce comunque una buona dose di spoiler.