Ephemeral Fantasia

Ephemeral Fantasia
di
MUSICA E SPADATE
Dopo la solita introduzione del gioco (una volta tanto piuttosto breve, fortunatamente) ci si ritrova nei panni di Mouse, libero di vagare per Pandule. In seguito ad un primo impatto con una grafica non propriamente esaltante (ma questo aspetto verrà ampiamente trattato più avanti) si comincia a muovere Mouse tramite il comodo stick analogico di sinistra: questo porta ad una prima considerazione sul livello di superficialità con cui é stato sviluppato Ephemeral Fantasia. Infatti il 99.9% dei giochi che usano tale tipo di controllo permette di fare camminare o correre i personaggi a seconda di quanto si tiene inclinato lo stick (come avviene anche in Grandia, Summoner e negli ultimi Final Fantasy, ad esempio), mentre in Ephemeral Fantasia Mouse continuerà bellamente a passeggiare anche inclinando totalmente lo stick: per farlo correre sarà dunque necessario tenere premuto il tasto Quadrato sul pad. Questa scelta, scomoda ed inutile, vanifica di fatto l'utilizzo del controller analogico... e dire che Mario 64 é in giro da un bel po' di tempo, ormai..
Ephemeral Fantasia
Un bel primo piano del protagonista: non ha la faccia molto sveglia, vero?

Comunque, se il buon giorno si vede dal mattino, quella di Ephemeral Fantasia é proprio una gran brutta giornataccia Una volta usciti della locanda si potrà prendere familiarità con la città reale e i dintorni, ma dopo una prima esplorazione ci si rende conto della pesante asetticità del paesaggio, dell'interazione ridotta con fondali e personaggi e soprattutto della totale assenza di una benché minima caratterizzazione visiva dei luoghi del gioco, identici a quelli esplorati decine e decine di volte in altri videogame analoghi. Esplorare il castello reale per trovarsi a vagare in stanze spoglie, arredate a volta con un tavolo, due sedie e una libreria é semplicemente desolante, e ben presto si farà sentire la mancanza della cura riposta nelle locazioni di Grandia o Final Fantasy (inserire un numero romano a piacere compreso tra VII e X). Durante il gioco si potrà assistere anche a un sistema dinamico dello scorrere del tempo, assolutamente rovinato dall'improvviso cambiamento tra giorno e notte (con tanto di PlayStation 2 che si ferma a caricare): un apposito orologio servirà a tenere d'occhio l'ora, ma in effetti qualsiasi premura nel cercare di rispettare gli appuntamenti può essere ritenuta inutile, poiché ci penserà di volta in volta Pattimo ad avvertire dell'arrivo di orari importanti, con conseguente "teletrasporto" di Mouse sull'eventuale luogo dell'incontro
Ephemeral Fantasia
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Ephemeral Fantasia

Niente da fare: gli amanti degli RPG giapponesi devono attendere ancora un poco, perché questo Ephemeral Fantasia non è certo il videogame che stavano aspettando. Monotono, poco intrigante, tecnicamente squallido: trovare dei punti di forza nel gioco non è certo facile. Peccato, perché in effetti un paio di spunti interessanti fanno capolino, ma sono soffocati da un grado di mediocrità troppo elevato. Chiunque potrà sopportare tali difetti avrà probabilmente trovato un buon passatempo in attesa di RPG di ben altra caratura, ma tutti gli altri faranno bene a guardare altrove.

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