Episodio I - Racer
di
Il sonoro si difende bene con degli effetti piacevoli misti agli insulti dei vari concorrenti alieni e soprattutto grazie alle nuove musiche di John Williams
I campionati sono inizialmente tre, ogni campionato é composto da sette circuiti, per andare avanti bisogna classificarsi almeno quarti, il piazzamento influisce anche sui soldi guadagnati che, come vi spiegherò più avanti, vi serviranno assai. Inizialmente avete a disposizione pochi pod tra cui scegliere, ma ogni volta che riuscite ad arrivare primi su di un circuito, vi verrà dato un nuovo mezzo con caratteristiche diverse. Ogni pod infatti ha diversi valori di accelerazione, velocità massima, sterzo, freno, trazione, raffreddamento motori e riparazione. Con i soldi guadagnati é possibile comprare da Watto dei nuovi componenti (volendo potete anche frugare nella discarica per trovare dei pezzi più a buon mercato) che migliorano il vostro mezzo, stravolgendone anche le caratteristiche di base. Tutti i cambiamenti influenzano effettivamente il comportamento dei pod in corsa e trafficare con i pezzi di ricambio é un divertente passatempo tra una gara e l'altra
La giocabilità é ottima, i podracer si lasciano controllare istintivamente e con facilità dopo un minimo di pratica, le corse risultano quindi frenetiche grazie soprattutto all'eccezionale velocità del motore grafico. Molto interessante é l'uso del turbo, al contrario di altri giochi, in Racer il turbo é in teoria sempre disponibile, basta caricarlo tenedo basso il muso del pod e rilasciarlo al momento opportuno. Il turbo naturalemtne fa schizzare il pod a velcoità incredibili rendendo la guida molto più difficoltosa inoltre rischia soprattutto di far surriscaldare troppo i motori, conviene quindi usarlo solo per breve tempo, pena l'esplosione dei motori. Stabilire il momento giusto in cui usare il turbo diventa una tattica affascinante che fornisce un pizzico di sfida e di spericolatezza in più al gioco
Veniamo ora alle note dolenti, prima fra tutti la difficoltà mal calibrata. Personalmente mi sono trovato a vincere il primo campionato arrivando subito primo su tutti i circuiti, poco male si sa che in genere il primo campionato tende ad essere molto facile, peccato che la stessa scena si sia riproposta nel secondo campionato, tranne per un paio di circuiti
I campionati sono inizialmente tre, ogni campionato é composto da sette circuiti, per andare avanti bisogna classificarsi almeno quarti, il piazzamento influisce anche sui soldi guadagnati che, come vi spiegherò più avanti, vi serviranno assai. Inizialmente avete a disposizione pochi pod tra cui scegliere, ma ogni volta che riuscite ad arrivare primi su di un circuito, vi verrà dato un nuovo mezzo con caratteristiche diverse. Ogni pod infatti ha diversi valori di accelerazione, velocità massima, sterzo, freno, trazione, raffreddamento motori e riparazione. Con i soldi guadagnati é possibile comprare da Watto dei nuovi componenti (volendo potete anche frugare nella discarica per trovare dei pezzi più a buon mercato) che migliorano il vostro mezzo, stravolgendone anche le caratteristiche di base. Tutti i cambiamenti influenzano effettivamente il comportamento dei pod in corsa e trafficare con i pezzi di ricambio é un divertente passatempo tra una gara e l'altra
La giocabilità é ottima, i podracer si lasciano controllare istintivamente e con facilità dopo un minimo di pratica, le corse risultano quindi frenetiche grazie soprattutto all'eccezionale velocità del motore grafico. Molto interessante é l'uso del turbo, al contrario di altri giochi, in Racer il turbo é in teoria sempre disponibile, basta caricarlo tenedo basso il muso del pod e rilasciarlo al momento opportuno. Il turbo naturalemtne fa schizzare il pod a velcoità incredibili rendendo la guida molto più difficoltosa inoltre rischia soprattutto di far surriscaldare troppo i motori, conviene quindi usarlo solo per breve tempo, pena l'esplosione dei motori. Stabilire il momento giusto in cui usare il turbo diventa una tattica affascinante che fornisce un pizzico di sfida e di spericolatezza in più al gioco
Veniamo ora alle note dolenti, prima fra tutti la difficoltà mal calibrata. Personalmente mi sono trovato a vincere il primo campionato arrivando subito primo su tutti i circuiti, poco male si sa che in genere il primo campionato tende ad essere molto facile, peccato che la stessa scena si sia riproposta nel secondo campionato, tranne per un paio di circuiti