eRacer
di
Redazione Gamesurf
Alla Rage devono nutrire ancora buone speranze nel genere degli arcade di guida visto che, per nulla timorosi dell'effetto "visto e stra-visto", sfornano l'ennesimo racing game (ennesimo non per loro, ma per noi) dalla grafica attraente e dalle fumose promesse di una esperienza esaltante. Che ci crediate o meno non ci sono andati poi così lontani. Del resto se milioni di persone al mondo giocano a Ridge Racer su PlayStation un motivo ci sarà
Il compito dei programmatori di eRacer non era tra l'altro dei più facili: mettere in piedi un arcade di guida senza avere le licenze delle case automobilistiche e senza voler riprodurre tracciati realmente esistenti, cosa che spesso si traduce in titoli sciatti e dallo scarso appeal (Ridge Racer e pochi altri selezionati a parte, ovviamente...). Chi infatti in passato ha ottenuto un discreto successo di vendite aveva per lo meno qualche licenza per la fedele riproduzione di una o più auto (vedi la serie di Need for Speed) o si é addirittura impelagato in fedeli riproduzioni di tracciati cittadini (vedi la serie di Test Drive). Qui la fantasia la fa invece da padrona e forse non é un male: si risparmiano soldi, innanzitutto e non é poco. Ma in eRacer c'é un'altra caratteristica assai sbandierata, oltre al dettaglio grafico e all'immediatezza di gioco, che é il gioco online. Sappiamo ormai tutti, ma vale la pena ripeterlo, che sul gioco online sono diretti i più grossi investimenti da parte dei produttori sia di hardware che di software e che, in prospettiva, il multiplayer é già accreditato come la vera innovazione videoludica di questi anni
TI SORPASSO COL TURBO-PING
Se guardiamo alle modalità di gioco e alle opzioni messe a disposizione da eRacer con un occhio rivolto al futuro potremmo anche dire che giochi così sono destinati a scomparire. In definitiva si tratta unicamente di scegliere l'auto (quell'utilitaria che tanto viene utilizzata unicamente all'inizio) e di lanciarsi nel campionato. Vinci le prime gare, sblocchi le auto più performanti, sblocchi i circuiti inizialmente bloccati per la modalità a gara singola... poi ti guardi qualche replay e bene che va stai già in catalessi dopo i primi venti minuti di gioco
Il compito dei programmatori di eRacer non era tra l'altro dei più facili: mettere in piedi un arcade di guida senza avere le licenze delle case automobilistiche e senza voler riprodurre tracciati realmente esistenti, cosa che spesso si traduce in titoli sciatti e dallo scarso appeal (Ridge Racer e pochi altri selezionati a parte, ovviamente...). Chi infatti in passato ha ottenuto un discreto successo di vendite aveva per lo meno qualche licenza per la fedele riproduzione di una o più auto (vedi la serie di Need for Speed) o si é addirittura impelagato in fedeli riproduzioni di tracciati cittadini (vedi la serie di Test Drive). Qui la fantasia la fa invece da padrona e forse non é un male: si risparmiano soldi, innanzitutto e non é poco. Ma in eRacer c'é un'altra caratteristica assai sbandierata, oltre al dettaglio grafico e all'immediatezza di gioco, che é il gioco online. Sappiamo ormai tutti, ma vale la pena ripeterlo, che sul gioco online sono diretti i più grossi investimenti da parte dei produttori sia di hardware che di software e che, in prospettiva, il multiplayer é già accreditato come la vera innovazione videoludica di questi anni
TI SORPASSO COL TURBO-PING
Se guardiamo alle modalità di gioco e alle opzioni messe a disposizione da eRacer con un occhio rivolto al futuro potremmo anche dire che giochi così sono destinati a scomparire. In definitiva si tratta unicamente di scegliere l'auto (quell'utilitaria che tanto viene utilizzata unicamente all'inizio) e di lanciarsi nel campionato. Vinci le prime gare, sblocchi le auto più performanti, sblocchi i circuiti inizialmente bloccati per la modalità a gara singola... poi ti guardi qualche replay e bene che va stai già in catalessi dopo i primi venti minuti di gioco
eRacer
eRacer
Se dovessimo giudicare eRacer sulla base del solo gioco single player potremmo dire che offre decisamente meno di Need for Speed, almeno quanto a modalità di gioco, perdendo forse la gara anche con lo spiacevole (per certi versi) Test Drive 6. La grafica si lascia apprezzare e il modello di guida è intrigante ma purtroppo, o per fortuna, non bastano questi due pregi a fare di un gioco un titolo da raccomandare. Diverso è il discorso se possedete una buona connessione a internet e se avete magari la possibilità di metter su una squadra affiatata. Il divertimento, in tal caso, siamo sicuri che non mancherebbe. Un'ultima annotazione, è presente anche il sito disponibile per il protocollo wap per consultare le classifiche dal telefonino.