ESPN NFL 2K5
Eccoci finalmente al Superbowl dei simulatori di football americano. A sfidarsi i due contendenti storici: EA contro SEGA! Da una parte un team pieno di soldi, esperienza e fama, dall'altro una squadra determinata che negli ultimi anni ha fatto vedere di cosa è capace, presentandosi sempre decisa e concreta sul campo. Sedetevi e godetevi lo spettacolo.
Fuochi d'artificio e Paul McCartney
In Italia se dici "football" dici "calcio", e questo lo sanno tutti. Per questo le simulazioni di football americano faticano ad affermarsi sul grande pubblico italiano ed europeo. Negli ultimi tempi però, vuoi per la buona qualità dei titoli presentati, vuoi perché anche i media dedicano qualche piccolo spazio in più ad altre discipline meno praticate nel vecchio continente, la fetta di mercato riguardante questi giochi si sta allargando.
EA ancora domina in quanto a numero di vendite, ma potrebbe essere questo l'anno del sorpasso. ESPN NFL 2k5 infatti si presenta con tutte le carte in regola per attrarre dalla sua parte chi si interessa a questa disciplina. Prima di tutto quindi una grafica sopraffina, che non invidia nulla al titolo EA. Tutti i dettagli sono riprodotti con la massima fedeltà: volti, loghi, riflessi sui caschi dei giocatori, stadi. Un colpo d'occhio davvero notevole e che, anche in movimento, sa farsi apprezzare in ogni suo particolare, con animazioni ancora più fluide e realistiche.
A fare da contorno l'affascinante cornice ESPN (licenza ufficiale della famosa emittente americana), ovvero telecronache, presentazioni televisive e persino interviste post-partita ai giocatori, che entusiasmano il dilettante come l'appassionato. Sul piano del gameplay e delle modalità proposte i due titoli sono equiparabili. In campo tutto si agita come una vera partita di football pretenderebbe. Le collisioni fra i giocatori sono state migliorate (per quanto possibile, dato il già alto livello del capitolo precedente) e il sistema dei placcaggi limato; così anche da offrire sempre meno spazio alle azioni di corsa solitarie (EA qui è forse più indulgente), più spettacolari ma pur sempre meno veritiere. Un nuovo accorgimento introdotto, di notevole intere se, è il sistema V.I.P., il quale registra il nostro modo di giocare (ed eventualmente quello di amici, che è possibile anche caricare e scambiarsi tramite memory card) e lo applica all'intelligenza artificiale della Play. Una maniera come un'altra per "giocare a distanza" tra amici e confrontare (ma soprattutto variegare) le tipologie di gioco del vostro contendente virtuale.
In campo le pon-pon girls per l'intervallo
Per quanto riguarda invece le modalità, tra le principali ovviamente c'è la "Franchise", che permette di gestire a 360 gradi la propria squadra stagione per stagione.
Importante quindi sarà fare una buona prestazione in campo, ma altrettanto risulterà amministrare gli aspetti economici (come negoziare i contratti) e tecnici. Programmare gli allenamenti è un aspetto che richiederà attenzione e abilità, essendo questa componente decisamente approfondita tramite diversi parametri. Di sicuro è un aspetto che dona profondità al gioco, ma anche una minore accessibilità per chi si affaccia come inesperto su questo sport. Il rimedio comunque è a portata di mano, in quanto basterà lasciare gestire in maniera automatica quasi la totalità dei parametri. Un'altra gradevole modalità è quella che celebra il venticinquesimo anniversario dell'emittente ESPN. In questa sezione è possibile rigiocare leggendarie partite del passato che hanno caratterizzato gli ultimi 25 anni di questo sport. Tutti i traguardi raggiunti nelle varie modalità apportano punti e trofei che serviranno per andare ad abbellire il nostro super-attico presente nella sede della società. Qui SEGA ha dato un colpo basso a Electronic Arts poiché è facile fare alcuni accostamenti alla filosofia "arreda e abbellisci" in stile molto "the Sims", anche se con spunti molto blandi...Ma tanto ultimamente l'arte dello scopiazzare in lungo e in largo accomuna un po' tutti gli sviluppatori, EA in primis. Infine da segnalare la possibilità di giocare anche in prima persona dal casco del giocatore (feature introdotta già nello scorso capitolo), particolare affascinante ma alquanto inutile al fine di disputare partite decenti, in quanto questa situazione non da la possibilità di avere un'ampia visuale su quello che avviene in campo.
Il barilotto dei popcorn è finito, tutti a casa
Giunti alla fine di quest'ultimo quarto è lecito chiedersi chi l'abbia vinta alla fine dei conti questa partita.
Bisogna subito anticipare che un risultato certo non c'è.
I due contendenti si equivalgono quasi su ogni aspetto.
Forse il titolo EA è ancora un tantino più votato alla spettacolarità delle azioni, all'immediatezza e quindi forse ad una maggiore accessibilità. SEGA invece adotta un'impostazione appena più tecnica e simulativa a favore di un maggior realismo. Si tratta comunque di sfumature, in realtà ci troviamo di fronte a due titoli eccellenti dal punto di vista tecnico e del gameplay. Se qualche appunto si vuole muovere al titolo SEGA, si deve menzionare un divario troppo marcato tra i livelli di difficoltà (leggermente troppo semplice al livello Proe decisamente impegnativo al livello all-pro), ma soprattutto, ancora una volta, la mancanza della possibilità di giocare on-line (ma solo per noi europei) con la quale sfidare a distanza altri giocatori. Certo la modalità V.I.P. è interessante e in parte cerca di sopperire a questa mancanza, ma una partita in tempo reale con un altro giocatore umano è tutt'altra cosa.
Fuochi d'artificio e Paul McCartney
In Italia se dici "football" dici "calcio", e questo lo sanno tutti. Per questo le simulazioni di football americano faticano ad affermarsi sul grande pubblico italiano ed europeo. Negli ultimi tempi però, vuoi per la buona qualità dei titoli presentati, vuoi perché anche i media dedicano qualche piccolo spazio in più ad altre discipline meno praticate nel vecchio continente, la fetta di mercato riguardante questi giochi si sta allargando.
EA ancora domina in quanto a numero di vendite, ma potrebbe essere questo l'anno del sorpasso. ESPN NFL 2k5 infatti si presenta con tutte le carte in regola per attrarre dalla sua parte chi si interessa a questa disciplina. Prima di tutto quindi una grafica sopraffina, che non invidia nulla al titolo EA. Tutti i dettagli sono riprodotti con la massima fedeltà: volti, loghi, riflessi sui caschi dei giocatori, stadi. Un colpo d'occhio davvero notevole e che, anche in movimento, sa farsi apprezzare in ogni suo particolare, con animazioni ancora più fluide e realistiche.
A fare da contorno l'affascinante cornice ESPN (licenza ufficiale della famosa emittente americana), ovvero telecronache, presentazioni televisive e persino interviste post-partita ai giocatori, che entusiasmano il dilettante come l'appassionato. Sul piano del gameplay e delle modalità proposte i due titoli sono equiparabili. In campo tutto si agita come una vera partita di football pretenderebbe. Le collisioni fra i giocatori sono state migliorate (per quanto possibile, dato il già alto livello del capitolo precedente) e il sistema dei placcaggi limato; così anche da offrire sempre meno spazio alle azioni di corsa solitarie (EA qui è forse più indulgente), più spettacolari ma pur sempre meno veritiere. Un nuovo accorgimento introdotto, di notevole intere se, è il sistema V.I.P., il quale registra il nostro modo di giocare (ed eventualmente quello di amici, che è possibile anche caricare e scambiarsi tramite memory card) e lo applica all'intelligenza artificiale della Play. Una maniera come un'altra per "giocare a distanza" tra amici e confrontare (ma soprattutto variegare) le tipologie di gioco del vostro contendente virtuale.
In campo le pon-pon girls per l'intervallo
Per quanto riguarda invece le modalità, tra le principali ovviamente c'è la "Franchise", che permette di gestire a 360 gradi la propria squadra stagione per stagione.
Importante quindi sarà fare una buona prestazione in campo, ma altrettanto risulterà amministrare gli aspetti economici (come negoziare i contratti) e tecnici. Programmare gli allenamenti è un aspetto che richiederà attenzione e abilità, essendo questa componente decisamente approfondita tramite diversi parametri. Di sicuro è un aspetto che dona profondità al gioco, ma anche una minore accessibilità per chi si affaccia come inesperto su questo sport. Il rimedio comunque è a portata di mano, in quanto basterà lasciare gestire in maniera automatica quasi la totalità dei parametri. Un'altra gradevole modalità è quella che celebra il venticinquesimo anniversario dell'emittente ESPN. In questa sezione è possibile rigiocare leggendarie partite del passato che hanno caratterizzato gli ultimi 25 anni di questo sport. Tutti i traguardi raggiunti nelle varie modalità apportano punti e trofei che serviranno per andare ad abbellire il nostro super-attico presente nella sede della società. Qui SEGA ha dato un colpo basso a Electronic Arts poiché è facile fare alcuni accostamenti alla filosofia "arreda e abbellisci" in stile molto "the Sims", anche se con spunti molto blandi...Ma tanto ultimamente l'arte dello scopiazzare in lungo e in largo accomuna un po' tutti gli sviluppatori, EA in primis. Infine da segnalare la possibilità di giocare anche in prima persona dal casco del giocatore (feature introdotta già nello scorso capitolo), particolare affascinante ma alquanto inutile al fine di disputare partite decenti, in quanto questa situazione non da la possibilità di avere un'ampia visuale su quello che avviene in campo.
Il barilotto dei popcorn è finito, tutti a casa
Giunti alla fine di quest'ultimo quarto è lecito chiedersi chi l'abbia vinta alla fine dei conti questa partita.
Bisogna subito anticipare che un risultato certo non c'è.
I due contendenti si equivalgono quasi su ogni aspetto.
Forse il titolo EA è ancora un tantino più votato alla spettacolarità delle azioni, all'immediatezza e quindi forse ad una maggiore accessibilità. SEGA invece adotta un'impostazione appena più tecnica e simulativa a favore di un maggior realismo. Si tratta comunque di sfumature, in realtà ci troviamo di fronte a due titoli eccellenti dal punto di vista tecnico e del gameplay. Se qualche appunto si vuole muovere al titolo SEGA, si deve menzionare un divario troppo marcato tra i livelli di difficoltà (leggermente troppo semplice al livello Proe decisamente impegnativo al livello all-pro), ma soprattutto, ancora una volta, la mancanza della possibilità di giocare on-line (ma solo per noi europei) con la quale sfidare a distanza altri giocatori. Certo la modalità V.I.P. è interessante e in parte cerca di sopperire a questa mancanza, ma una partita in tempo reale con un altro giocatore umano è tutt'altra cosa.
ESPN NFL 2K5
8.5
Voto
Redazione
ESPN NFL 2K5
SEGA rinverdisce la serie ESPN con un capitolo più florido che mai. Inattaccabile sotto quasi ogni punto di vista questo titolo targato SEGA tenta di espugnare il dominio di Electronic Arts per l'ennesima volta. In realtà sarà un dominio a 2, perché è difficile decretare un vero e proprio vincitore assoluto. NFL 2K5 è forse ancora più adatto agli appassionati che non ai novizi di questo sport, ma le differenze sono davvero minime, sia tecnicamente che dal punto di vista delle modalità offerte. Il neo più grosso che affligge questo gioco è la mancanza (europea) dell'on-line, il pregio più discriminante il prezzo (39 euri) decisamente inferiore alla concorrenza.