Eternal Darkness
di
Paolo 'Mr. Ninty' Mulas
R.E. vs E.D
Precisiamo subito che questo Eternal Darkness non può essere considerato un survival horror e ne può essere paragonato a Resident Evil.
Eternal darkness può essere inserito in un nuovo genere coniato dagli stessi sviluppatori, ossia horror psicologico: raramente il giocatore sobbalzerà dalla sedia per un improvviso spavento, ma giocando si avrà sempre addosso una terribile (ma piacevole) sensazione di inquietudine, che sfocerà poi in spavento/ stupore con le allucinazioni vera novità di questo gioco.
Difatti il personaggio da noi controllato avrà un indicatore di sanità mentale, la visione di mostri e/o eventi fuori dal normale, farà scendere il nostro indicatore, più esso andrà scemando e più il personaggio sarà a rischio di allucinazioni.
Queste ultime potranno essere per così dire innocue, come lamenti di bambini, grida in sottofondo, e via via sempre più articolate, mostrandoci situazioni totalmente inverosimili e altre chicche d'autore veramente sorprendenti che lascio scoprire a voi giocatori.
Un altra novità è rappresentata dalla magia qui in versione runica: troveremo difatti pergamene con su scritto gli effetti e la composizione degli incantesimi, incantesimi che saremo noi stessi a realizzare, trovando e componendo appunto le pietre adatte.
Il Necronomicon
Il libro delle Tenebre è fulcro di tutto la vicenda, è suddiviso in dodici capitoli, che abbracciano 2000 anni di storia, che ci porteranno ad impersonare appunto 12 differenti personaggi.
Il giovane centurione romano Pius Augustus impegnato a combattere in Persia, Ellia schiava dell'imperatore cambogiano, il nobile Karim, il frate (Paul) con il suo capitolo ambientato durante l'inquisizione, il templare Antony, l'architetto veneziano Roberto Bianchi, l'archeologo Edward e in periodo più vicini a noi il reporter Peter (durante la prima guerra mondiale) il pompiere Michael (1991) e poi numerosi membri della famiglia Roivas, Maximilian (medico) Edward (psichiatra) e la stessa Alex.
I personaggi sono tutti ottimamente caratterizzati, diversi per caratteristiche fisiche e psicologiche che influenzeranno notevolmente il loro controllo.
Per esempio i personaggi dalla corporatura più robusta e quelli più anziani, si stancano se corrono troppo, e necessitano quindi di fermarsi per qualche secondo per recuperare le forze, e quelli più giovani e meglio dotati fisicamente saranno sotto questo punto di vista ben più resistenti.
Le differenze sussistono anche da un punto di vista psicologico: tipi come Edward (lo psichiatria), troppo ancorati alla realtà avranno in caso di visioni incredibili e fuori dal normale un decremento della loro sanità mentale molto elevato, altri come Paul il frate e quindi uomo di chiesa avranno nella loro fede un sostegno psicologico quasi inesauribile.
Eternal Darkness
Eternal Darkness
Lo abbiamo atteso per ben quattro anni è finalmente è arrivato.
Eternal darkness, il gioco che doveva essere il capolavoro finale del Nintendo 64, arriva invece sul Gamecube con ottimi risultati.
Una trama che si rifà a geni della letteratura horror come E.A Poe, e H. P. Lovercraft con espliciti riferimenti, funge da collante per una struttura di gioco intrigante ed innovativa, che va a creare un nuovo genere, gli horror psicologici, che più che spaventare, mantengono il giocatore in uno stato di perenne angoscia.
Il controllo su ben dodici differenti personaggi in duemila anni di storia, la dice lunga su il lavoro che c'è dietro un titolo come questo, lavoro che non viene certo deturpato da una grafica comunque buona, ma a tratti altalenante.
Un ottima avventura adulta per Gamecube che scrolla definitivamente il binomio Nintendo/bambini.
Eternal darkness, il gioco che doveva essere il capolavoro finale del Nintendo 64, arriva invece sul Gamecube con ottimi risultati.
Una trama che si rifà a geni della letteratura horror come E.A Poe, e H. P. Lovercraft con espliciti riferimenti, funge da collante per una struttura di gioco intrigante ed innovativa, che va a creare un nuovo genere, gli horror psicologici, che più che spaventare, mantengono il giocatore in uno stato di perenne angoscia.
Il controllo su ben dodici differenti personaggi in duemila anni di storia, la dice lunga su il lavoro che c'è dietro un titolo come questo, lavoro che non viene certo deturpato da una grafica comunque buona, ma a tratti altalenante.
Un ottima avventura adulta per Gamecube che scrolla definitivamente il binomio Nintendo/bambini.