Eternal Darkness

Eternal Darkness
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Eternal Darkness

Le ambientazioni risultano molto legate al periodo di tempo in cui ci si trova, e capiterà molto spesso di tornare con un diverso personaggio in uno stesso luogo a distanza di molti secoli, riscontrando comunque numerosi cambiamenti ed un notevole invecchiamento della struttura.
Quello che lascia davvero più piacevolmente basiti sono numerosissimi dettagli, spesso inutili ai fini della trama, ma capaci di creare atmosfere come niente altro. Basti pensare che la magione principale è ricchissima e arredata con decine e decine di oggetti, mobilia senza dimenticare che potremo letteralmente ammirare tantissimi quadri e dipinti, tutti accomunati da un look particolarmente gotico e tenebroso.


Il gioco presenta parecchia azione, soprattutto costellata da molti combattimenti con creature dell'oltre tomba, gli enigmi sempre in buona misura si basano spesso sull'uso degli incantesimi. Non sono generalmente troppo complessi e ma richiedono comunque arguzia e necessitano molta esplorazione ed interazione con l'ambiente.
Il sistema dei combattimenti è molto originale, e prevede la possibilità di selezionare una parte del corpo nemica (testa, busto braccia) e con un colpo netto di arma bianca di amputarla, dando un cosi una componete più strategica al combattimento. Se vogliamo che il nostro avversario diventi subito inoffensivo gli potremo tagliare gli arti superiori, per essere invisibili basterà amputargli la testa, ciò darà spesso il là a scenette piuttosto tragicomiche con scheletri divenuti ciechi che inizieranno ad azzuffarsi vicenda.

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Dei mostri più facili presenti in gran quantità, e dotati di una i.a. piuttosto scarsa saranno in pochi secondi ridotti ai minimi termini, mente per quelli più grossi sarà necessario un approccio più strategico.
A venirci incontro per una più facile eliminazione di questi sarà certamente il dottor Maximilian che eseguirà in pochi secondi con estrema perizia una piccola autopsia sui corpi dei mostri documentandoci così sulle loro caratteristiche principali e punti deboli.

Il cubo è un poligono
Graficamente il gioco risente a tratti dell'adattamento da un sistema inferiore soprattutto per quel che riguarda i modelli poligonali dei personaggi leggermente ancorati ancora alla versione a 64 bit. I personaggi soprattutto nei filmati in tempo reale, appaiono ancora leggermente spigolosi soprattutto nel versante delle giunture, ma sono comunque ben animati e ben caratterizzati anche da un punto di vista estetico.
Buona anche la qualità dei filmati in computer grafica, presenti in buona misura, ma mai troppo lunghi o invadenti, che contribuiscono ancor più ad un'immedesimazione e
La grafica, comunque va migliorando col procedere del gioco, riuscendo talvolta anche a stupire per effetti di luce (legati soprattutto all'uso della magia), e per l'illuminazione in tempo reale tramite torce.

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Eternal Darkness
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Eternal Darkness

Lo abbiamo atteso per ben quattro anni è finalmente è arrivato.
Eternal darkness, il gioco che doveva essere il capolavoro finale del Nintendo 64, arriva invece sul Gamecube con ottimi risultati.
Una trama che si rifà a geni della letteratura horror come E.A Poe, e H. P. Lovercraft con espliciti riferimenti, funge da collante per una struttura di gioco intrigante ed innovativa, che va a creare un nuovo genere, gli horror psicologici, che più che spaventare, mantengono il giocatore in uno stato di perenne angoscia.
Il controllo su ben dodici differenti personaggi in duemila anni di storia, la dice lunga su il lavoro che c'è dietro un titolo come questo, lavoro che non viene certo deturpato da una grafica comunque buona, ma a tratti altalenante.
Un ottima avventura adulta per Gamecube che scrolla definitivamente il binomio Nintendo/bambini.