Etherlords

Etherlords
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Zoom minimo...


REALIZZAZIONE TECNICA DA LODE
Il gioco è realizzato in maniera spettacolare: la grafica di tutte le mappe (territorio e strutture), di tutte le arene, degli eroi, dei mostri, gli effetti ottici e tutti gli elementi di grafica (pioggia, fuoco ecc) sono rigorosamente in 3D, molto colorati, fluidi ed estremamente dettagliati (anche se molto cartonosi, ma vista l'improbabilità del titolo questo non costituisce certo un problema...). Ed un'altra cosa: sono numerosissimi, e tutti molto diversificati l'uno dall'altro (con l'eccezione degli eroi, che sono 4 modelli per ogni razza, ognuno dei quali può essere vestito con differenti colori ma con le medesime texture).
Il sonoro è anch'esso splendido: le musiche sono rilassanti e piacevoli durante la fase tattica, incalzanti ma mai noiose durante i combattimenti e variano da fondale a fondale. Gli effetti sonori, compresi i versi di tutti i mostri, i doppiaggi degli incantesimi e degli urli di battaglia, sono estremamente piacevoli e, in virtù di una certa varietà, mai ripetitivi o noiosi.
Insomma: tecnicamente un capolavoro!

GIOCABILITA' E LONGEVITA' DA BOCCIATURA
Nonostante l'idea di base sia ottima, il gioco non "gira bene" come dovrebbe.
Per dirla in un concetto stringato, il gioco è estremamente sbilanciato... se riuscite a vincere 3 o 4 scontri consecutivamente con un singolo eroe, questo diventa rapidamente in grado di distruggere tutte le creature erranti della mappa, anche in virtù del fatto che tra uno scontro e l'altro il vincitore recupera tutti i suoi punti-vita. A questo punto, nessuno se non il più forte degli eroi avversari potrà nulla contro di lui...
Viceversa, perdere il proprio eroe più forte conduce innegabilmente alla disfatta, dato che i mostri erranti non ricompaiono e continuare a sfornare al castello eroi di primo livello è assolutamente insufficiente a sconfiggere il più potente eroe avversario. Un po' come Achille ed Ettore, se vogliamo, alla fine l'intera missione ruota intorno ad un unico scontro: quello tra il nostro eroe più potente e l'eroe nemico più potente... Inutile anche cercare di portare più di un eroe a livello medio-alto: recuperando tutto il suo potere dopo una vittoria, l'eroe nemico sarà sempre un avversario praticamente imbattibile per ciascuno di essi.
Se poi si aggiunge che, con il sistema di "pesca una carta" ereditato dai Card-Game, il giocatore ha un controllo estremamente limitato sui poteri che può utilizzare, ci si rende conto che anche la tattica migliore alla fine deve sottostare ad un elemento che in un gioco di strategia non dovrebbe MAI intervenire, o comunque non in maniera così rilevante: la fortuna.
E' allucinante che uno faccia del suo meglio per preparare il suo campione da mandare a fan man bassa del nemico e poi fallisce la missione per aver perso un solo combattimento (quello contro l'eroe avversario), oltretutto perché le carte "si sono rifiutate" di uscire.
Io personalmente sono riuscito ad ottenere qualche risultato solo al livello di difficoltà più basso, ma unicamente perché gli avversari avevano un numero ridotto di punti-vita ed un'IA estremamente idiota: già dal secondo livello la cosa era intollerabile.
Peccato, perché con qualche accorgimento (un respawn dei mostri, un livello massimo per gli eroi non troppo alto, e soprattutto un miglior controllo sul mazzo degli incantesimi) il titolo sarebbe potuto essere molto più equilibrato e godibile. Viene naturale pensare come in origine il gioco potessero essere stato pensato come un Card-Game dall'ottima grafica, a cui poi è stata aggiunta forzatamente (e male!) la modalità Scenario/Campagna...

...e Zoom massimo; comunque è più comodo utilizzare sempre il minimo
...e Zoom massimo; comunque è più comodo utilizzare sempre il minimo
Un frame tratto dal filmato introduttivo
Un frame tratto dal filmato introduttivo
Etherlords: menù principale
Etherlords: menù principale
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Etherlords
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Etherlords

Etherlords è la dimostrazione che un'ottima realizzazione tecnica (grafica e sonoro) non è sufficiente a fare di un gioco un buon gioco se sotto non c'è una valida base. Nonostante l'idea di fondo di schierare in battaglia gli Evocatori e le loro creature sia in teoria originale e molto valida, la pretesa di conciliare tra loro elementi di un Card Game, di un RPG e di uno strategico ha reso il gioco dispersivo e, peggio ancora, squilibrato, col risultato che la fortuna può facilmente fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta.
Peccato, perché con qualche accorgimento sarebbe potute essere un titolo davvero valido... ma così com'è è consigliabile solo ai Card-Gamer incalliti, che troveranno nella modalità Duello un'ottima alternativa al supporto cartaceo.