EURO 2000

di Redazione Gamesurf
Mentre sullo schermo del televisore alle mie spalle scorrono le immagini della finale di Coppa Campioni fra Valencia e Real Madrid (ma, a dire il vero, la mia testolina di appassionato sportivo é ben più presa dai play off NBA che quest'anno regalano sul serio un'emozione dopo l'altra), mi ritrovo a parlare dell'ennesimo "data disk" calcistico prodotto dalla EA Sports. Inutile negarlo: questo Euro 2000 non é altro che l'ultimo episodio della serie FIFA adattato agli imminenti campionati europei e, di conseguenza, ne conserva pregi (neanche tutti, a dire il vero) e difetti (e di questi non ne manca uno). Ma andiamo per gradi..

UNA NOTIZIA BUONA E UNA CATTIVA
A dire il vero non si può negare che una novità, per quanto marginale, sia stata introdotta: l'allenamento. Se é la vostra prima esperienza con un gioco di questa serie, se avete bisogno di un ripasso, questa é la sezione che fa per voi. Tramite l'apposito menu é possibile decidere i movimenti su cui allenarsi per poi scendere sul campo, dove verrà spiegato per filo e per segno che tasti premere. E' possibile fare pratica su qualsiasi tipo di comando in modo da padroneggiarli tutti prima di cominciare a giocare sul serio. Al di la di questa sezione (simpatica e utile finché si vuole, ma in ogni caso di contorno), le uniche altre opportunità di gioco offerte sono le partite singole e la coppa europea. Si, é anche possibile cimentarsi in sfide storiche risalenti alle vecchie edizioni ma, al di la del fatto che una Russia vs Jugoslavia del '60 é sicuramente meno evocativa di una Germania vs Italia dell'82, si tratta comunque di un'aggiunta dalla breve durata. La realtà é che l'unico campionato a disposizione é quello Europeo (partendo dalle qualificazioni e, quindi, con tutte le squadre) e questa é, decisamente, una cattiva notizia, visto che stiamo parlando dell'aggiornamento di un gioco che ha fra i suoi (pochi) punti forti l'immensa quantità di squadre, statistiche e campionati. D'altra parte i vari ISS per N64 e Psx vanno avanti da anni con solo (o quasi) le squadre nazionali a disposizione e ciononostante sono universalmente riconosciuti come i migliori videogiochi calcistici esistenti. A questo punto diventa indispensabile dare un'occhiata a come stanno le cose una volta scesi sul campo