EURO 2000

di Redazione Gamesurf
Il sistema di controllo é abbastanza intuitivo, ma molto poco versatile. La gestione dei tiri, in particolare, é veramente pessima é l'impressione generale é che tutti gli sforzi riversati dal giocatore nel tentativo di realizzare un bel gol siano praticamente inutili, visto che la direzione presa dal pallone é sempre, o quasi, casuale. In ogni caso imparare a giocare é veramente semplice: si tratta solo di assimilare a fondo i (neanche pochi, a dire il vero) comandi necessari per dribblare e scartare in vario modo. Il dribbling, tra l'altro, é quanto di più insulso ci possa essere. L'abilità del giocatore umano (cosa che dovrebbe essere importante, in un arcade) é praticamente ininfluente, dato che si tratta solo di azzeccare il momento giusto in cui far partire la combo di tasti necessaria ad applicare una delle numerose finte (peraltro quasi tutte inutili)

Per quanto riguarda la gestione tattica dell'incontro, é possibile assegnare dei particolari ordini alla squadra (dal contropiede al pressing a zona) che li eseguirà in maniera più o meno efficace, ma in realtà l'utilizzo delle tattiche non riveste l'importanza che meriterebbe
La piattezza del gameplay e la scarsità dell'intelligenza artificiale, unite alla presenza di un'unica competizione rendono la longevità del gioco in singolo prossima allo zero. Dopo un paio di giorni si é già stufi e la presenza delle partite storiche non aiuta molto. Chiaramente la possibilità di organizzare sfide in multiplayer migliora la situazione e aumenta di parecchio la durata di un gioco che, comunque, ha ben poco da offrire agli appassionati che possiedono sicuramente il predecessore. Ma queste sono considerazioni da lasciare al commento, per cui...