Eve of Extinction

di Redazione Gamesurf

Inoltre tra le diverse situazioni che si presentano può avvenire che sporadici filmati informino il giocatore che si può essere colpiti da un nemico e/o che occorra compiere un determinato movimento. A tal scopo bisogna premere il pulsante di volta in volta indicato. Di sicuro è una novità all'interno di un beat'em up che, se forse non c'entra moltissimo, contribuisce a mantenere sul chi vive chi gioca.
La caratteristica principale di EoE è comunque costituita dall'arma di Josh. Prima di tutto, poiché in essa è intrappolata l'anima di Eliel, sarà una fonte costante di informazioni per tirar fuori chi gioca da vicoli ciechi.

Poi dal punto di vista del potenziale offensivo vero e proprio, si tratta di una spada che può essere potenziata raccogliendo power-up e che così migliorata può compiere attacchi devastanti. I potenziamenti non sono così facili da trovare e la componente esplorativa di cui si parlava sopra diventa essenziale (spesso e volentieri bisogna cercare saltando tra edifici o sopra uscite di emergenza).
La loro importanza non è limitata solo al danno aumentato, ma è rilevante anche per la soluzione di occasionali puzzles che necessitano del corretto potenziamento per sferrare colpi o attivare meccanismi.

Talvolta si è forzati a cercare questi power-up altrimenti non è possibile raggiungere determinate aree protette da barriere che si possono rompere con il potenziamento adeguato. Questo viene posto su un lato della spada stessa e permette alla spada di mutare forma, e di diventare un altro tipo di arma come un'ascia o una balestra per esempio.

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Più viene usata una di queste armi differenti più si acquista esperienza fino a raggiungere livelli davvero devastanti (ve ne sono 5 per ogni arma mutata). Tutte queste armi dispongono di attacchi super, attivati a comando secondo un metodo curioso.

Dato il via al procedimento sullo schermo appare un simbolo che dovrà essere replicato con un movimento dello stick analogico destro. Se eseguita correttamente la manovra darà il via al colpo altrimenti lascerà inerte il protagonista, esposto agli attacchi dei nemici. Il tutto necessita dunque di una perfetta padronanza del joypad. Infine per avanzare più comodamente è possibile realizzare una serie di combo passando istantaneamente da un'arma all'altra, operazione questa compiuta con la pressione di un tasto.
Il look di EoE non è niente di eclatante pur non sfigurando.

Gli scenari non sono estremamente dettagliati quando con un po' di sforzo in più sui particolari avrebbero potuto esserlo. La cura maggiore è stata riposta sullo studio dei personaggi che sono ben realizzati e animati anche se come si diceva sopra tendono ad essere ripetitivi. Non ultimi gli effetti delle varie mutazioni e dei colpi della spada sono quelli che più attraggono l'occhio.
Qualche nota finale sul sistema di controllo di cui si accennava qualcosa sopra. Non solo gli attacchi super, necessitano di movimenti precisi ma anche gli stessi spostamenti: per saltare e aggrapparsi alle sporgenze sono previsti due tasti diversi, fatto che comporta una serie di inevitabili cadute.

Questo, unito a una delle noie peggiori di EoE, ovvero il sistema di gestione della telecamera, che troppo frequentemente non è incentrata sull'azione e necessita di frequente risistemazione, diventa dopo un po' abbastanza fastidioso.

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