Ever Oasis

di Simone Rampazzi

Tanto tempo fa, in un regno lontano, esisteva un mondo rigoglioso dove tutti vivevano in pace prosperando. Ad un certo punto, però, il Caos sopraggiunse in queste terre, seminando distruzione e corrompendo la natura, trasformandola in un deserto arido pregno di creature malvagie.

I pochi che resistettero riuscirono a generare delle oasi, stringendo un forte legame con gli spiriti dell’acqua al fine di salvare quel poco di bene rimasto al mondo. La speranza, rappresentata da queste isole verdeggianti in mezzo al nulla, riuscì quindi a sopravvivere fino ai giorni nostri. Ma come accade in tutte le favole, il male aspetta sempre la sua occasione per fare ritorno, ed è questo l’incipit che coinvolgerà il protagonista a perdere la sua oasi natale (attaccata dal Caos), nonché il suo stesso fratello che ne era a capo.

L’inizio non è certo dei migliori, ma “come dal letame nascono i fior” anche in Ever Oasis il bene deve riuscire in qualche modo a trionfare anche nel momento più buio, dimostrando che la tenacia, la voglia di fare e la speranza sono sempre importanti ideali da seguire. Ed in questa avventura favoleggiante, molto simile ad un jRPG con elementi gestionali, la storia viene asservita splendidamente in un gameplay schietto e dinamico, nato volutamente semplice per accontentare una lista di giocatori giovanissimi che vogliono giocare senza troppi pensieri.

Questa nuova IP, sviluppata dal team Grezzo (conosciuto per Majora’s Mask ed Ocarina of Time), si affaccia sul mercato presentando un piacevole connubio di anime diverse. Pronti per cimentarvi in qualcosa di bello e leggero?

La vera bellezza si trova nel cuore

Molto simile ad un puffo per modi di fare, il nostro alter ego altri non è che un Custode del seme di Grande Albero, essenzialmente un bulbino (questo il nome della tribù) capace di generare un seme speciale utile a creare un’oasi.

Dopo aver quindi proceduto al compito, grazie all’aiuto dello Spirito dell’Acqua Esna, il nostro piccolo eroe si troverà a gestire questo nuovo fortino contro il male, dando rifugio ai viaggiatori sparsi per l’ambientazione.

Questa prima parte sarà piacevolmente accompagnata da un tutorial esaustivo, utile a capire come gestire i compiti di un capo villaggio responsabile. Inizialmente è tutto relativamente semplice: ogni giorno l’oasi viene visitata da una serie di viaggiatori, di razze diverse, ed alcuni possono decidere di stabilirsi in loco qualora venga soddisfatta una loro richiesta.

Essendoci più di una razza all’interno dell’ambientazione, sarà possibile ottenere bonus diversi a seconda della persona ospitata nell’oasi. I Bulbini, nostri simili, potranno costruire delle bulbo-botteghe dove sarà possibile vendere oggetti per ottenere preziose Acqua-gemme (valuta del gioco), mentre invece i Serkah, i Dra ed i Lycona saranno perlopiù simpatici abitanti utili a farmare risorse, vista la loro portentosa abilità in combattimento.

La natura gestionale del prodotto viene messa in risalto proprio dai compiti selezionabili all’interno dell’oasi, che vengono piacevolmente intervallati in una micro-gestione semplice, quanto efficace: ogni bottega ha bisogno di materie prime, reperibili all’esterno, per vendere i propri prodotti, ed ogni vendita porta ad un guadagno non solo in valuta, ma anche in felicità.

Più un’abitante dell’oasi è felice, più l’oasi prospera. E più l’oasi prospera, più il nostro gruppo di avventurieri ottiene diversi vantaggi, come maggiori HP, resurrezioni extra e molto altro ancora. Questo circolo virtuoso permette al giocatore di gestire senza noia ogni piccolo aspetto del gioco, proprio perché ad ogni buona gestione corrisponde un bonus importante che aiuta –non poco- il proseguimento dell’avventura verso l’obbiettivo finale.

Senza contare che, come scritto poc’anzi, la gestione viene aiutata da un pratico tutorial pronto a seguirvi, passo dopo passo, senza lasciarvi alcun dubbio sul come proseguire. D’altronde la struttura delle main quest regge senza problemi il corpus principale dell’avventura, lasciando alle side il piacevole compito di trovare più abitanti oppure soddisfare le richieste dei bulbini, al fine di migliorare le botteghe fino ad un massimo di tre livelli.

Per aumentare l’introito delle botteghe, ed attirare magari nuovi viaggiatori alla vostra oasi, vi sarà persino possibile organizzare delle fiere di diverse tipologie (cibo, moda e gingilli), che serviranno essenzialmente ad accontentare il pubblico delle razze presenti nel gioco invogliandole a visitare questo nuovo baluardo di speranza.

Buona la gestione, ma il gameplay?

Abbiamo parlato di jRPG, ed a tutti gli effetti la struttura ruolistica del gioco traspare dai menù dedicati ai personaggi, dove è possibile scoprire un piccolo background, cosa serve a renderlo felice e, infine, quali abilità speciali ha in suo possesso per aiutarvi nelle vostre esplorazioni.

Questa particolare scelta di gameplay permette di rendere l’esplorazione non solo più dinamica, ma anche un pelino più ragionata vista la possibilità di incorrere in puzzle ambientali di diverse tipologie, magari risolvibili solamente invitando nel nostro party (di massimo tre membri) un membro capace di scavare, tagliare liane, stordire, rotolare, sparare a distanza e molto altro ancora.

A differenza delle abilità speciali in possesso dei personaggi da inserire nel party, il protagonista potrà avere dalla sua la possente magia del vento, capace di scatenare forti uragani (a seconda dei livelli sbloccati) contro le creature del Caos. Oltre a questo, tale abilità permette di sbloccare diverse zone una volta potenziata a dovere, rendendo quindi possibile rigiocare un dungeon al fine di sbloccarne tutti i segreti.

Il limite dei membri del party, come l’impossibilità di trovare personaggi con due abilità speciali a corredo, influenza chiaramente l’esplorazione a seconda delle evenienze. Anche in questo caso, proprio per rendere il meno frustrante possibile il gameplay favorendone la longevità, esiste l’Idroportale, ovvero una magia capace di condurci direttamente alla nostra oasi senza passare dal via. La gestione del ciclo giorno-notte diversifica la presenza dei mob nelle aree esplorabili, fattore che va di pari passo con il reperimento di alcune particolari risorse.

Il combattimento è anch’esso molto semplice da padroneggiare, vista la presenza di un attacco leggero (A) accompagnato da uno pesante (X), mentre per schivare potremo semplicemente far uso del tasto B. La configurazione dei comandi si chiude con il grilletto L che serve a targettare il proprio avversario, mentre le frecce direzionali Su-Giù vi consentiranno di switchare velocemente i membri del party, a seconda di ciò che vi serve. L’intelligenza artificiale alle spalle di quest’ultimi non si è rivelata proprio brillante, ma comunque adempie il suo dovere di assisterci negli scontri proposti dal gioco, anche quando le boss-fight di fine livello appaiono più ostiche del previsto.

Livellare nel mondo di gioco è semplice quando si ha l’accortezza di esplorare perdendo un po' di tempo in più, cosa che vi consigliamo non soltanto per conoscere meglio le ambientazioni proposte, ma anche semplicemente per farvi un buon bagaglio di risorse utile a fronteggiare le richieste dei bulbini nella vostra oasi.

Chiudiamo il capitolo parlando del crafting, possibile da un particolare macchinario chiamato Sintetizzatore che viene adoperato per fondere oggetti al fine di ottenere armi sempre più potenti. Niente di troppo complesso, proprio per rispettare la natura dai toni leggeri con cui è stato sviluppato il gioco.