Everquest
di
Redazione Gamesurf
A questo punto vi ritroverete nel mondo di gioco, con in mano due pergamene e poco più. Il primo pezzo di carta da il benvenuto e invita a cercare il proprio guildmaster, il secondo é una spiegazione su come diventare Player Killer. Per evitare l'insoddisfazione derivata dal fenomeno dei PK, é stato creato un solo server su cui é possibile uccidersi fra giocatori. In tutti gli altri non si corrono pericoli di questo tipo. Molti gradiranno la possibilità di operare questa non facile scelta che da la possibilità di liberarsi di una preoccupazione togliendo però parecchio mordente al gioco. Se scegliete di vivere sui server pacifici, non potrete essere feriti dai giocatori umani (e viceversa, ovviamente) e, in caso di morte, i vostri resti non potranno venire depredati ma, guidando il vostro personaggio resuscitato dalla città natale (o da un'eventuale altro luogo a cui vi siete legati con l'apposito incantesimo) potrete recuperare le vostre cose. Il cadavere scomparirà dopo un certo tot di tempo determinato dal livello del personaggio; se non volete correre rischi potete dare, con l'apposito comando, a un compagno di cui vi fidate ciecamente la possibilità di accedere alla vostra roba (ovviamente se giocate nel server dei PK chiunque potrà rovistare nello zaino del vostro cadavere)
MENIAMO LE MANI
Soprattutto all'inizio del gioco, il vostro obiettivo principale sarà quello di fare più esperienza possibile e salire di livello. Per farlo dovrete fondamentalmente combattere il più possibile coi mostri sparsi in giro per il gioco
I combattimenti sono completamente automatici: scegliete il nemico da affrontare e attivate la modalità di combattimento. In linea di massima non c'é da fare molto altro, perlomeno per quanto riguarda gli scontri all'arma bianca. Una barra di energia nella parte alta dello schermo vi informa sul vostro stato di salute ed é accoppiata, se praticate arti magiche, all'indicatore della quantità di mana
Inizialmente dovrete affrontare nemici di piccole dimensioni e poco pericolosi (piccoli animaletti, per esempio), in modo da aumentare le skill dedicate al combattimento senza correre troppi rischi. Anche se é, ovviamente, possibile incontrare mostri di tutti i tipi, in linea di massima vi imbatterete solo in creature del vostro stesso livello. Il problema é che, se ai livelli più bassi questo significa avere sicuramente la meglio, mano a mano che si acquista esperienza il rapporto cambia diventando paritario prima e svantaggioso per il giocatore poi. Questo sistema é stato ideato per favorire l'azione di gruppo. Se avete a disposizione un personaggio particolarmente potente e volete affrontare avversari alla sua altezza, difficilmente ve la caverete senza un gruppo di persone che vi dia una mano. Questo rende il tutto molto simile a certe modalità multiplayer degli sparatutto 3D dando la possibilità di mettere in piedi combattimenti dalla forte componente tattica. Certo, nella maggior parte dei casi si finisce a sparare tutti assieme nel mucchio, ma quando ci si riesce a coordinare in un assalto, la soddisfazione é grande (e chi ha giocato a Team Fortress sa di cosa parlo). Ad ogni modo i combattimenti non sono fatti solo di spade e scudi e, al di la dell'imponente armamentario, é possibile utilizzare anche la magia. Gli oltre 700 incantesimi, fra offensivi e difensivi, a disposizione offrono una grande varietà e attrattiva per chi vuole intraprendere la difficile carriera di mago
MENIAMO LE MANI
Soprattutto all'inizio del gioco, il vostro obiettivo principale sarà quello di fare più esperienza possibile e salire di livello. Per farlo dovrete fondamentalmente combattere il più possibile coi mostri sparsi in giro per il gioco
I combattimenti sono completamente automatici: scegliete il nemico da affrontare e attivate la modalità di combattimento. In linea di massima non c'é da fare molto altro, perlomeno per quanto riguarda gli scontri all'arma bianca. Una barra di energia nella parte alta dello schermo vi informa sul vostro stato di salute ed é accoppiata, se praticate arti magiche, all'indicatore della quantità di mana
Inizialmente dovrete affrontare nemici di piccole dimensioni e poco pericolosi (piccoli animaletti, per esempio), in modo da aumentare le skill dedicate al combattimento senza correre troppi rischi. Anche se é, ovviamente, possibile incontrare mostri di tutti i tipi, in linea di massima vi imbatterete solo in creature del vostro stesso livello. Il problema é che, se ai livelli più bassi questo significa avere sicuramente la meglio, mano a mano che si acquista esperienza il rapporto cambia diventando paritario prima e svantaggioso per il giocatore poi. Questo sistema é stato ideato per favorire l'azione di gruppo. Se avete a disposizione un personaggio particolarmente potente e volete affrontare avversari alla sua altezza, difficilmente ve la caverete senza un gruppo di persone che vi dia una mano. Questo rende il tutto molto simile a certe modalità multiplayer degli sparatutto 3D dando la possibilità di mettere in piedi combattimenti dalla forte componente tattica. Certo, nella maggior parte dei casi si finisce a sparare tutti assieme nel mucchio, ma quando ci si riesce a coordinare in un assalto, la soddisfazione é grande (e chi ha giocato a Team Fortress sa di cosa parlo). Ad ogni modo i combattimenti non sono fatti solo di spade e scudi e, al di la dell'imponente armamentario, é possibile utilizzare anche la magia. Gli oltre 700 incantesimi, fra offensivi e difensivi, a disposizione offrono una grande varietà e attrattiva per chi vuole intraprendere la difficile carriera di mago
Everquest
Everquest
Everquest uscì circa un anno fa e si presentò come una valida alternativa a Ultima Online afflitta, però, da un'ingombrante mole di bug e problemi vari (situazione comunque non dissimile da quella in cui si presentò sugli scaffali a suo tempo il prodotto Origin). Il tempo e il lavoro dei programmatori hanno dato vita ad una lunga serie di patch e aggiustamenti che ci danno modo di giocare oggi ad un ottimo e, soprattutto, completo prodotto. Per certi versi si tratta di un gioco complementare rispetto a Ultima Online, vuoi per l'enfasi maggiormente posta sul combattimento (difficilmente potrete passare le vostre giornate a fare lo stilista del paese o a vendere il pane), vuoi per l'atmosfera di tipo completamente differente e, probabilmente, più immersiva ottenuta grazie alla grafica tridimensionale. Concettualmente lo si può avvicinare di più a un Asheron's Call che, dalle impressioni ricavate leggendo vari articoli, è parso essere più una via di mezzo fra i due (comunque, proprio in questi giorni, il prode Dellafiore dovrebbe aver scritto un'apposita recensione a cui fare riferimento). Si tratta, insomma, fondamentalmente di gusti. Non considerando il fattore monetario (bolletta telefonica a parte, Ultima Online si può giocare su server gratuiti, mentre per gli altri due ci tocca pagare un abbonamento mensile oltre all'elevato prezzo dovuto al fatto che si tratta di prodotti di importazione) ci si ritrova con tre giochi molto simili e allo stesso tempo molto diversi. Varrebbe la pena giocarli tutti ma, visto l'ingente impegno richiesto in tempo e denaro, non è proprio possibile dedicarsi a più di uno (e alcuni neanche riescono a fare questo). Sta per cui a voi scegliere fra l'interattività estrema, ma ancora raffinabile, di UO, l'impostazione prevalentemente hack & slash di Everquest o l'interessante sistema di vassallaggio di Asheron's Call. Tutti e tre valgono l'impegno, anche perché, alla fine, il divertimento è dato dalla gente che si incontra giocando. E per quello, ve l'assicuro, non ci sono problemi.