Everybody's Golf
Nell'analisi tecnica di EBG é bene non lasciarsi trarre in inganno dallo stile scelto: é pur vero che i personaggi sono volutamente “pupazzosi”, simpatici, sproporzionati, grotteschi ed in generale semplici, ma é altrettanto vero che il gioco ha una cura molto profonda per tutti gli elementi d'insieme. Tanto per cominciare, gli ambienti: vasti, curati, “pieni” di elementi attivi, compresi gli alberi le cui fronde si muovono col vento - e potete anche farli frusciare coi comandi touch. In secondo luogo, le animazioni, sia per quanto concerne il golfista, sia soprattutto per quanto riguarda la fisica della palla, traiettorie, rimbalzi e quant'altro.
Le caratteristiche tecniche di Vita hanno inoltre permesso agli sviluppatori di implementare alcuni elementi extra: agendo sui comandi touch é possibile riposizionare il golfista sulla piazzola di tiro, mentre col pad posteriore é possibile analizzare i vari punti del terreno, individuando parametri come distanza, inclinazione o altitudine. Sono inoltre disponibili svariate inquadrature, compresa una divertentissima soggettiva direzionabile muovendo la console; purtroppo però queste rimangono come delle chicche a sé stanti, in quanto non sono esattamente pratiche nel momento in cui dovete colpire la palla.
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La colonna sonora si avvale di temi più che adatti alla bisogna: ogni circuito di 18 buche ha il suo specifico brano musicale, il cui stile varia a seconda della regione in cui il complesso é edificato - alpino, boschivo, inglese, orientale. Al pari della grafica, anche gli effetti sonori sono realizzati in maniera allegra in stile cartoon: le palline volano infuocate sfrigolando o affondano nell'acqua con “pluf” molto evocativi. Il gioco é doppiato purtroppo unicamente in lingua Inglese, ed anche se tutti i testi sono in Italiano si rischia di perdere molta dell'utilità che risiede nei consigli del Caddie.
EBG é il tipico gioco che richiede una serata per imparare a giocare a una vita per diventare maestri, e lo sanno bene tutti coloro i quali seguono la serie dai capitoli precedenti o che, a distanza di quattro anni, frequentano ancora assiduamente le Lobby del capitolo PS3. Il sistema dei tre click é concettualmente semplice, ma non per questo elementare: sbagliare il timing é un attimo, e veder finire la pallina in un bunker o, peggio, nell'acqua é sempre causa di sconforto. Quando poi i circuiti si fanno più arzigogolati e anche un tiro apparentemente buono tende a rotolare in zone poco gradevoli, ci si accorge di come non sia esattamente un titolo casual.
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In questo episodio, inoltre, gli sviluppatori hanno deciso di inserire un elemento di severità in più: a prescindere dal golfista, adesso, il Driver (o “Legno 1”, insomma la mazza più potente) avrà sempre il minimo livello di tolleranza, obbligandovi ad un colpo perfetto se non volete che la traiettoria diverga, anche di poco, da quella impostata. Considerando che in molte buche il Drive é spesso il tiro più importante, oltre quello dove più spesso si spendono i limitati “colpi sforzati”, é facile stabilire come questo dettaglio renda il gioco anche più impegnativo che non in passato.
Non impiegherete poche ore a terminare la campagna in giocatore singolo, a cui tra l'altro dovrete aggiungere il tempo necessario ad accumulare i punti che vi serviranno per sbloccare presso il negozio tutti gli elementi di gioco (progressione un po' lenta, in verità, dato che ogni elemento deve essere prima sbloccato e poi acquistato; i personaggi, inoltre, sono solamente dieci); a queste si aggiungono le innumerevoli ore di gioco online. In conclusione, il capitolo PS Vita di Everybody's Golf é perfettamente in linea con l'elevato livello della serie e con le aspettative dei fan: un titolo allo stesso tempo simpatico e tecnico, completo e longevo, immancabile nel panorama di una console di casa Sony.
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Le caratteristiche tecniche di Vita hanno inoltre permesso agli sviluppatori di implementare alcuni elementi extra: agendo sui comandi touch é possibile riposizionare il golfista sulla piazzola di tiro, mentre col pad posteriore é possibile analizzare i vari punti del terreno, individuando parametri come distanza, inclinazione o altitudine. Sono inoltre disponibili svariate inquadrature, compresa una divertentissima soggettiva direzionabile muovendo la console; purtroppo però queste rimangono come delle chicche a sé stanti, in quanto non sono esattamente pratiche nel momento in cui dovete colpire la palla.
La colonna sonora si avvale di temi più che adatti alla bisogna: ogni circuito di 18 buche ha il suo specifico brano musicale, il cui stile varia a seconda della regione in cui il complesso é edificato - alpino, boschivo, inglese, orientale. Al pari della grafica, anche gli effetti sonori sono realizzati in maniera allegra in stile cartoon: le palline volano infuocate sfrigolando o affondano nell'acqua con “pluf” molto evocativi. Il gioco é doppiato purtroppo unicamente in lingua Inglese, ed anche se tutti i testi sono in Italiano si rischia di perdere molta dell'utilità che risiede nei consigli del Caddie.
EBG é il tipico gioco che richiede una serata per imparare a giocare a una vita per diventare maestri, e lo sanno bene tutti coloro i quali seguono la serie dai capitoli precedenti o che, a distanza di quattro anni, frequentano ancora assiduamente le Lobby del capitolo PS3. Il sistema dei tre click é concettualmente semplice, ma non per questo elementare: sbagliare il timing é un attimo, e veder finire la pallina in un bunker o, peggio, nell'acqua é sempre causa di sconforto. Quando poi i circuiti si fanno più arzigogolati e anche un tiro apparentemente buono tende a rotolare in zone poco gradevoli, ci si accorge di come non sia esattamente un titolo casual.
In questo episodio, inoltre, gli sviluppatori hanno deciso di inserire un elemento di severità in più: a prescindere dal golfista, adesso, il Driver (o “Legno 1”, insomma la mazza più potente) avrà sempre il minimo livello di tolleranza, obbligandovi ad un colpo perfetto se non volete che la traiettoria diverga, anche di poco, da quella impostata. Considerando che in molte buche il Drive é spesso il tiro più importante, oltre quello dove più spesso si spendono i limitati “colpi sforzati”, é facile stabilire come questo dettaglio renda il gioco anche più impegnativo che non in passato.
Non impiegherete poche ore a terminare la campagna in giocatore singolo, a cui tra l'altro dovrete aggiungere il tempo necessario ad accumulare i punti che vi serviranno per sbloccare presso il negozio tutti gli elementi di gioco (progressione un po' lenta, in verità, dato che ogni elemento deve essere prima sbloccato e poi acquistato; i personaggi, inoltre, sono solamente dieci); a queste si aggiungono le innumerevoli ore di gioco online. In conclusione, il capitolo PS Vita di Everybody's Golf é perfettamente in linea con l'elevato livello della serie e con le aspettative dei fan: un titolo allo stesso tempo simpatico e tecnico, completo e longevo, immancabile nel panorama di una console di casa Sony.
Everybody's Golf
8
Voto
Redazione
Everybody's Golf
Everybody's Golf non avrebbe mai potuto mancare l'appuntamento con la nuova console di Sony: il brand si é fatto strada tra tutte le generazioni di PlayStation con il suo concept simpatico e colorato unito però ad una cura tecnica di prima classe e ad una difficoltà da non prendere sottogamba. Perfettamente in linea con le aspettative, questo capitolo Vita offre un'esperienza in locale e online completa a 360 e si permette anche di sollevare il target con una certa severità in più. Per la gioia dei fan, i tracciati sono aperti!