Everybody's Tennis
Era il 2007 quando il team di sviluppo Clap Hanz, famoso soprattutto per la simpaticissima serie Everybody's Golf, faceva il suo esordio nel mondo del tennis videoludico con un titolo per PS2, Everybody's Tennis (naturalmente). Il gioco era immediato e divertente, soprattutto giocato in quattro, ma peccava un po' troppo di semplicità, tanto da non prevedere neppure la scelta della racchetta da usare. Oggi, a distanza di tre anni, il team ripropone il brand su PSP ponendo una particolare attenzione a ciò che é stato criticato nel lavoro PS2, ma forse dimenticando lungo strada altri elementi importanti.
Partiamo dal presupposto che tutti quanti conosciate, almeno per sommi capi, lo sport del tennis: é quindi abbastanza ovvio che, stretto all'osso, lo scopo di questo gioco consista nello scegliere un persoanggio, impugnare una racchetta e superare gli avversari in sfide all'ultimo game. L'interfaccia di gioco prevede l'utilizzo dello stick analogico per il movimento e di tre tasti per i tre tipi di colpo: topspin, smorzato e pallonetto. La precisione del colpo dipenderà dal giusto tempismo con cui si preme il tasto, ma tenderà a migliorare se riusciremo a portare in posizione il tennista per tempo piuttosto che colpire “in corsa”. Rimane il concetto di “fatica” già visto su PS2, stavolta segnalato da un'apposita barra, mentre é stato invece eliminato il servizio in pallonetto, sostituendolo con un tiro “tagliato”, disponibile però solo dopo aver portato il tennista a un certo livello.
A questo proposito, é interessante il fatto che i Clap Hanz abbiano fatto tesoro tanto dei consigli dei fan quanto dell'esperienza maturata con gli ultimi loro titoli sul golf: ogni personaggio del rooster (dodici di base più quelli segreti, che sono almeno altri tre) avrà infatti le sue specifiche caratteristiche di velocità, resistenza, potenza e così via, ma perché renda al meglio sarà necessario utilizzarlo molte volte in modo da accrescere la sua “fiducia”. Man mano che questa sale dal livello 0 fino al massimo livello 9, il tennista otterrà infatti la capacità di eseguire tecniche prima preclusegli: l'esempio più immediato é il succitato servizio tagliato, ma anche la possibilità di eseguire colpi particolarmente potenti colpendo la palla col giusto tempismo dopo il rimbalzo si ottiene in questa maniera.
Inoltre, ogni tennista sarà personalizzabile non solo nella (finalmente implementata) scelta della racchetta ma anche nell'intero abbigliamento. Proprio come accadeva in Everybody's Golf 1 e 2, per quanto sia l'attrezzo a stabilire le modifiche più importanti alle statistiche, anche la scelta del vestiario, della pettinatura e dei gadget, specie se ben abbinati, garantiranno dei minimi incrementi. Tutti questi oggetti potranno essere acquistati presso l'apposito negozio oppure ottenuti vincendo sfide particolari (di norma ogni sfida garantisce un premio).
In modalità storia, il giocatore prenderà le redini del simpatico “Happy Tennis Club”, una sorta di club sportivo organizzato da Zeta (la ragazza del menù di gioco) che gira per il mondo con lo scopo di insegnare a tutti la vera gioia del tennis. Inizialmente il club sarà composto solo da due membri (i due personaggi immediatamente disponibili), ma ogni capitolo della storia avrà come scopo l'acquisizione di un nuovo membro. Per ottenere questo risultato, però, l'Happy Tennis Club dovrà volta per volta superare prove e sfide da gente di tutti i tipi, talvolta anche con regole particolari.
Tecnicamente parlando, il gioco sfoggia lo stile semplice, cartonoso e simpatico proprio della serie, ed anche se c'é qualche sbavatura nella gestione dei poligoni (molti elementi di equipaggiamento tendono a compenetrarsi), di base il risultato é gradevole e pulito: le animazioni sono piuttosto fluide e la velocità elevata.
I campi e gli ambienti sono tutti ben realizzati e brillano per varietà, dal campetto di periferia, al dojo sulle montagne, alla palafitta lagunare, fino allo stadio gremito di pubblico (quest'ultimo in realtà un po' bruttino, in quanto realizzato con sagome bidimensionali). Dal lato del sonoro, abbiamo una lista di musiche abbastanza simpatiche, tutte realizzate a tema dell'ambiente dove gironzolerete o dove giocherete a Tennis. Ogni brano é abbastanza variegato da non risultare mai fastidioso, ed inoltre ne é presente uno specifico per enfatizzare i momenti più importati della partita (ossa i Match Point). I numerosi dialoghi del gioco sono interamente testuali e tradotti in Italiano, ma durante le sfide ogni personaggio avrà il proprio set di campionamenti, tutti piuttosto gradevoli.
Prendere confidenza col sistema di controllo é immediato anche per chi non avesse mai provato un gioco di tennis, visto che alla fin fine si può giocare anche solo con lo stick analogico e due tasti, lasciando il pallonetto a sfide più impegnative. Il livello di difficoltà iniziale é molto basso, e per quanto ci sia un graduale incremento si mantiene su standard moderati fino a ben oltre la metà del gioco; in compenso, arrivati agli ultimi 2-3 capitoli (soprattutto quello “segreto” che si svolge dopo i credits) comincerete ad avere a che fare con un'IA decisamente più aggressiva, capace di colpi veloci o effettati che non solo saranno più pericolosi dei precedenti, ma che soprattutto sarà per voi più difficile direzionare al meglio. Insomma: l'IA sbaglierà sempre meno, mentre voi comincerete a sbagliare di più.
Ad ogni modo, difficilmente impiegherete più di un paio di settimane a terminare la modalità storia, sbloccare tutti i personaggi secondari, gli oggetti e i campi. Impiegherete un po' di tempo in più a portare al massimo livello la fedeltà di tutti i personaggi, ma arrivati a quel punto il gioco in singolo perderà per voi qualsiasi attrattiva. Per quanto concerne il MultiPlayer, c'é da dire che la feature più gradita é l'implementazione del gioco condiviso, cosicché sarà possibile sfidare un amico con una seconda PSP senza dover possedere due copie del gioco. Purtroppo, però non é presente alcun supporto per il gioco online, quindi riuscire a organizzare un match a 4 giocatori (vera linfa vitale del titolo PS2) diventa quasi proibitivo, e ciò é un vero peccato.
Concludendo, questo Everybody's Tennis per PSP riesce a superare la controparte per PS2 per quanto concerne il sistema intrinseco del gioco é l'esperienza in singolo, grazie alla migliore personalizzazione e alla modalità storia, ma esce sconfitto dall'impossibilità di poterne godere liberamente in multy, a meno di non possedere quattro PSP e quattro copie del gioco. In ogni modo é un passatempo simpatico e gradevole, adatto per i più giovani ma divertente anche per gli adulti.
Partiamo dal presupposto che tutti quanti conosciate, almeno per sommi capi, lo sport del tennis: é quindi abbastanza ovvio che, stretto all'osso, lo scopo di questo gioco consista nello scegliere un persoanggio, impugnare una racchetta e superare gli avversari in sfide all'ultimo game. L'interfaccia di gioco prevede l'utilizzo dello stick analogico per il movimento e di tre tasti per i tre tipi di colpo: topspin, smorzato e pallonetto. La precisione del colpo dipenderà dal giusto tempismo con cui si preme il tasto, ma tenderà a migliorare se riusciremo a portare in posizione il tennista per tempo piuttosto che colpire “in corsa”. Rimane il concetto di “fatica” già visto su PS2, stavolta segnalato da un'apposita barra, mentre é stato invece eliminato il servizio in pallonetto, sostituendolo con un tiro “tagliato”, disponibile però solo dopo aver portato il tennista a un certo livello.
A questo proposito, é interessante il fatto che i Clap Hanz abbiano fatto tesoro tanto dei consigli dei fan quanto dell'esperienza maturata con gli ultimi loro titoli sul golf: ogni personaggio del rooster (dodici di base più quelli segreti, che sono almeno altri tre) avrà infatti le sue specifiche caratteristiche di velocità, resistenza, potenza e così via, ma perché renda al meglio sarà necessario utilizzarlo molte volte in modo da accrescere la sua “fiducia”. Man mano che questa sale dal livello 0 fino al massimo livello 9, il tennista otterrà infatti la capacità di eseguire tecniche prima preclusegli: l'esempio più immediato é il succitato servizio tagliato, ma anche la possibilità di eseguire colpi particolarmente potenti colpendo la palla col giusto tempismo dopo il rimbalzo si ottiene in questa maniera.
Inoltre, ogni tennista sarà personalizzabile non solo nella (finalmente implementata) scelta della racchetta ma anche nell'intero abbigliamento. Proprio come accadeva in Everybody's Golf 1 e 2, per quanto sia l'attrezzo a stabilire le modifiche più importanti alle statistiche, anche la scelta del vestiario, della pettinatura e dei gadget, specie se ben abbinati, garantiranno dei minimi incrementi. Tutti questi oggetti potranno essere acquistati presso l'apposito negozio oppure ottenuti vincendo sfide particolari (di norma ogni sfida garantisce un premio).
In modalità storia, il giocatore prenderà le redini del simpatico “Happy Tennis Club”, una sorta di club sportivo organizzato da Zeta (la ragazza del menù di gioco) che gira per il mondo con lo scopo di insegnare a tutti la vera gioia del tennis. Inizialmente il club sarà composto solo da due membri (i due personaggi immediatamente disponibili), ma ogni capitolo della storia avrà come scopo l'acquisizione di un nuovo membro. Per ottenere questo risultato, però, l'Happy Tennis Club dovrà volta per volta superare prove e sfide da gente di tutti i tipi, talvolta anche con regole particolari.
Tecnicamente parlando, il gioco sfoggia lo stile semplice, cartonoso e simpatico proprio della serie, ed anche se c'é qualche sbavatura nella gestione dei poligoni (molti elementi di equipaggiamento tendono a compenetrarsi), di base il risultato é gradevole e pulito: le animazioni sono piuttosto fluide e la velocità elevata.
I campi e gli ambienti sono tutti ben realizzati e brillano per varietà, dal campetto di periferia, al dojo sulle montagne, alla palafitta lagunare, fino allo stadio gremito di pubblico (quest'ultimo in realtà un po' bruttino, in quanto realizzato con sagome bidimensionali). Dal lato del sonoro, abbiamo una lista di musiche abbastanza simpatiche, tutte realizzate a tema dell'ambiente dove gironzolerete o dove giocherete a Tennis. Ogni brano é abbastanza variegato da non risultare mai fastidioso, ed inoltre ne é presente uno specifico per enfatizzare i momenti più importati della partita (ossa i Match Point). I numerosi dialoghi del gioco sono interamente testuali e tradotti in Italiano, ma durante le sfide ogni personaggio avrà il proprio set di campionamenti, tutti piuttosto gradevoli.
Prendere confidenza col sistema di controllo é immediato anche per chi non avesse mai provato un gioco di tennis, visto che alla fin fine si può giocare anche solo con lo stick analogico e due tasti, lasciando il pallonetto a sfide più impegnative. Il livello di difficoltà iniziale é molto basso, e per quanto ci sia un graduale incremento si mantiene su standard moderati fino a ben oltre la metà del gioco; in compenso, arrivati agli ultimi 2-3 capitoli (soprattutto quello “segreto” che si svolge dopo i credits) comincerete ad avere a che fare con un'IA decisamente più aggressiva, capace di colpi veloci o effettati che non solo saranno più pericolosi dei precedenti, ma che soprattutto sarà per voi più difficile direzionare al meglio. Insomma: l'IA sbaglierà sempre meno, mentre voi comincerete a sbagliare di più.
Ad ogni modo, difficilmente impiegherete più di un paio di settimane a terminare la modalità storia, sbloccare tutti i personaggi secondari, gli oggetti e i campi. Impiegherete un po' di tempo in più a portare al massimo livello la fedeltà di tutti i personaggi, ma arrivati a quel punto il gioco in singolo perderà per voi qualsiasi attrattiva. Per quanto concerne il MultiPlayer, c'é da dire che la feature più gradita é l'implementazione del gioco condiviso, cosicché sarà possibile sfidare un amico con una seconda PSP senza dover possedere due copie del gioco. Purtroppo, però non é presente alcun supporto per il gioco online, quindi riuscire a organizzare un match a 4 giocatori (vera linfa vitale del titolo PS2) diventa quasi proibitivo, e ciò é un vero peccato.
Concludendo, questo Everybody's Tennis per PSP riesce a superare la controparte per PS2 per quanto concerne il sistema intrinseco del gioco é l'esperienza in singolo, grazie alla migliore personalizzazione e alla modalità storia, ma esce sconfitto dall'impossibilità di poterne godere liberamente in multy, a meno di non possedere quattro PSP e quattro copie del gioco. In ogni modo é un passatempo simpatico e gradevole, adatto per i più giovani ma divertente anche per gli adulti.
Everybody's Tennis
7.5
Voto
Redazione
Everybody's Tennis
La versione PSP di Everybody's Tennis propone una modalità storia abbastanza lunghetta e tutto sommato divertente, composta essenzialmente da gare brevi a difficoltà crescente, dal banale all'espertissimo. L'interfaccia immediata, la possibilità di personalizzare i tennisti e la moltitudine di personaggi permettono un'esperienza di gioco in singolo soddisfacente, ma questo riesce a mala pena a mascherare la carenza di una modalità di gioco in MutiPlayer online. Fortunatamente, é disponibile perlomeno il gioco condiviso, così che basti avere due PSP e una sola copia del gioco per potersi sfidare.