Evil Dead: A Fistful Of Boomstick
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Molti di voi ricorderanno il film, uscito nel 1981, "La Casa", un lungometraggio realizzato con pochi soldi (circa 10.000$ in totale), ma che fu sufficiente a mostrare al mondo intero l'estro creativo di quello che tutt'oggi viene riconosciuto come uno dei migliori registi a livello mondiale. Parliamo di quel Sam Raimi, che proprio con "La casa", cominciò una carriera che l'ha visto in ultimo impegnato nel blockbuster Spiderman e che l'ha visto produrre e realizzare altri capolavori del calibro di "La Casa 2" e "L'armata delle Tenebre" (che vanno a chiudere la trilogia de "La casa"), e quel "Darkman", splendido capolavoro di un certo tipo di horror-noir che lo ha forse lanciato nello star system hollywoodiano.
Le atmosfere visitate dal genio di Raimi sono rimaste impresse nelle mente non solo del pubblico, che ha seguito con entusiasmo l'evolversi delle avventure di Ash (alias Bruce Campbell, il protagonista della trilogia), ma a quanto pare anche dei produttori dell'industria videoludica che hanno già cercato di trovare un buon compromesso per portare l'opera di Raimi, sotto forma di videogame, fallendo purtroppo nell'intento. A distanza di tre anni dall'insuccesso di Hail to the King (questo il titolo del gioco), THQ ha ripreso in mano il progetto riguardante la serie di Evil Dead (in America è questo il titolo della trilogia di Raimi), proponendo questo "A Fistful of Boomstick".
Sviluppato dalla VIS Enterteniment (Già autori di titoli quali State of Emergency), si presenta come un classico survival horror dalle componenti spiccatamente più action che non meditative, relegando l'utilizzo della materia grigia alla soluzione di semplici puzzle (titolo decisamente inappropriato per la loro effettiva essenza), facenti parte della categoria "Trova la chiave e apri la porta". In AFB vestiremo ancora una volta gli scomodi panni di Ash, questa volta impegnato a "bonificare" l'intera città di Dearborn infestata dall'invasione di zombie riportati in vita da alcuni scavi archeologici realizzati nelle vicinanze di questa ridente cittadina del Michigan.
Ash si ritroverà quindi, suo malgrado, a combattere queste entità del male potendo contare solo su un arsenale piuttosto variegato e sicuramente appropriato. Si va, infatti, dalla classica doppietta alle bombe molotov , alla sua immancabile motosega che impiantata al posto della sua mano destra ( Che Ash stesso si staccò nel secondo episodio della serie cinematografica), che ha la funzione di una potentissima ed efficace arma secondaria. Nel suo errare per le strade e gli ambienti di Dearborn, Ash incontrerà diversi personaggi con cui potrà interagire, seppure in maniera limitata, ma che gli potranno dare preziose indicazioni sugli obbiettivi da raggiungere, che Ash annoterà diligentemente nella sua "To do list".