Evil Dead: Hail To The King

Evil Dead Hail To The King
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I mitici anni '80 volgevano quasi al termine quando nelle sale cinematografiche di mezza Europa fece la sua comparsa il terzo ed ultimo capitolo della famosa trilogia horror, firmata da Sam Raimi, giunta nel nostro Paese con il titolo de "La Casa". Interpretato da uno spassoso Bruce Campbell, il protagonista di questo film, che gli appassionati ricorderanno sicuramente come "L'Armata delle Tenebre", era il maldestro Ash, un giovane decisamente tranquillo che aveva avuto "solo" la sfortuna di ritrovarsi improvvisamente sulle spalle la difficile missione di fermare le forze del Male. A distanza di molti anni, traendo spunto dalla conclusione della trilogia e seguendo la scia del genere dei survival-horror (che comprende titoli come Resident Evil e Alone In The Dark: The New Nightmare), THQ, in collaborazione con il team degli Heavy Iron Studios, ha deciso di riportare sugli schermi le disavventure del povero Ash
Evil Dead: Hail To The King
Può un libro causare così tanti guai? Beh, questo in particolare si!

LA CAPANNA NEL BOSCO
La trama del gioco ruota nuovamente intorno alla stessa baracca che fu il teatro maledetto dei raccapriccianti eventi narrati nei primi due film della serie, ma naturalmente la vita di Ash é notevolmente cambiata dal suo ritorno dal Medioevo! In primo luogo ha abbandonato la cara motosega e la doppietta per cercare di far riprendere alla sua vita una piega più normale. Inoltre ha fatto la sua comparsa una nuova fidanzata, Jenny, convinta che riportare Ash sulla scena dei suoi incubi e dimostrargli che é stato tutto frutto della fantasia potrebbe aiutarlo a liberarsi definitivamente dell'angoscia che lo accompagna. I due ragazzi organizzano così un simpatico week end alla capanna nel bosco, ma, hanno appena il tempo di mettere piede nel rifugio, che la mano non-morta di Ash (amputata volontariamente nel corso del secondo film), saltata fuori dall'oscurità, avvia un nastro su cui sono incise alcune formule magiche: il Male, addormentato nelle viscere della terra, si risveglia. Jenny viene rapita da mani invisibili ed al povero protagonista non rimane altro da fare che riprendere il suo equipaggiamento da battaglia e partire alla ricerca del "Libro dei Morti", la sola cosa capace di sconfiggere definitivamente le forze oscure
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Evil Dead: Hail To The King

Evil Dead: Hail to the King parte da premesse sicuramente di successo data la notorietà della trilogia cinematografica de "La Casa" e l'ampio pubblico che questa era riuscita a conquistare. Inoltre la simpatia del personaggio principale sarebbe riuscita già da sola ad incuriosire almeno alcuni dei giocatori. Tuttavia, nonostante le buone potenzialità tecniche della console Sega, gli sviluppatori non sono riusciti ad evitare alcuni gravi problemi, come il sistema di controllo poco affidabile, che si sono frapposti fra questo gioco ed un sicuro successo. Consigliato (con moderazione) agli appassionati della serie cinematografica, risulta inadatto, oltre che a tutti i videogiocatori di età inferiore ai 16 anni, anche a tutti coloro che non amano i videogiochi dalla difficoltà molto elevata. In conclusione Evil Dead: Hail to the King probabilmente merita almeno un'occhiata, ma non ha tutte le qualità necessarie per scalfire la posizione di dominio di titoli come Resident Evil: Code Veronica e Alone In The Dark: The New Nightmare.

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