Evil Dead: Hail To The King

di Redazione Gamesurf
IL POETA FOLLE
Frutto del duro lavoro di Abdul Alzeez, il "poeta folle di Damasco" vissuto durante il Medioevo, il "Libro dei Morti" o Necronomicon altro non é che la traduzione di antichi testi che narrano di quando gli Oscuri vivevano e dominavano la Terra. Pieno di incomprensibili formule e rituali di arcana potenza, questo libro maledetto é la chiave indispensabile per aprire alle forze del male le porte del regno dei vivi, ma anche il solo mezzo per rispedirli da dove sono venuti ora che infestano indisturbati il pianeta. Lo scopo del gioco dunque é, almeno inizialmente, quello di ritrovare tutte le pagine del prezioso testo, che al termine del secondo film era andato completamente in pezzi. Partendo ovviamente dalla vecchia capanna, lo sfortunato protagonista si troverà a setacciare tutta l'area circostante e persino a viaggiare (nuovamente!) a ritroso nel tempo per portare a termine la delicata missione. Fin dalle primissime battute, Evil Dead: Hail To The King si presenta molto simile al ben più noto Resident Evil: infatti, personaggi e mostri modellati in 3D si muovono in fondali pre-renderizzati ispirati fedelmente alle ambientazioni della serie cinematografica. Tuttavia, per rendere la giocabilità più vicina alla realtà ed alle ambientazioni che caratterizzavano la trilogia delle avventure di Ash, gli sviluppatori hanno deciso di distaccarsi da uno schema di gioco analogo a quello di Resident Evil, specialmente per quello che riguarda il sistema di combattimento

CONTRO LE FORZE DEL MALE
Innanzi tutto bisogna dire che i nemici da affrontare in Evil Dead: Hail To The King sono molto più coriacei dei classici zombie che si trovano in Resident Evil e necessitano quindi di un "trattamento" particolare. Questo fatto non deve spaventare i giocatori perché anche il protagonista del gioco di THQ sembra avere in dotazione un equipaggiamento decisamente adatto alle circostanze e "tagliente" ovvero un'affilata ascia e la sua fidata motosega, installata al posto della mano mancante. Quest'ultima può essere usata sia a motore spento, sia dopo essere stata accesa tramite la pressione del grilletto L. Grazie dunque alla presenza di questi due letali strumenti di morte (utilizzabili tramite i tasti A ed X) é possibile affrontare faccia a faccia (o quasi) le orde demoniache che si faranno avanti nel corso dell'avventura. Il sistema di combattimento da adottare in Evil Dead: Hail To The King é dunque basato su scontri corpo a corpo dal momento che smembrare letteralmente i nemici, di qualsiasi genere essi siano, é il solo modo per eliminarli definitivamente. Nonostante questo, sono comunque presenti nel gioco alcune armi da fuoco, come una pistola (in dotazione fin dall'inizio) o la vecchia doppietta ("Bastone di Tuono" per gli amanti de L'Armata delle Tenebre), sebbene il loro utilizzo appaia decisamente marginale data la limitata efficacia dei proiettili sui mostri. Inoltre anche il metodo con cui vengono eliminati i nemici é importante ai fini dell'avventura: infatti, maggiore é l'accuratezza e soprattutto la ferocia con cui ci si accanisce su di essi, più alte sono le possibilità di ottenere oggetti preziosi, altrimenti rarissimi, come cassette di pronto soccorso e carburante per la motosega. A condire un'eliminazione ben riuscita ci sono poi le apposite esclamazioni di Ash (premendo il tasto Y) e i colpi di grazia, effettuabili con l'arma impugnata nella mano sinistra