Evil Twin: Cyprien's Chronicles
di
Redazione Gamesurf
Il discorso relativo ai problemi di Evil Twin: Cyprien's Chronicles acquista maggiore serietà passando ai controlli e alla telecamera. Guidare il piccolo Cyprien é pressoché impossibile tramite la tastiera, per via della connotazione "analogica" di cui é dotato il movimento del protagonista. Il gioco é infatti pensato per un tipo di controllo proporzionale, che garantisce la massima precisione durante gli spostamenti e una stima più accurata nel compiere i numerosi salti. Dotarsi di un buon joypad é quindi un imperativo, ma anche così gli anatemi verso lo schermo non sono una possibilità troppo remota
La poca intuitività che contraddistingue l'intero sistema di controllo é imputabile in massima parte al sistema di telecamere: indecisi tra una gestione automatica e quella manuale, In Utero ha puntato a quella semiautomatica, giocandosi in un sol colpo tutte le possibilità di successo. Le inquadrature passano infatti dai campi lunghi ai primi piani senza soluzione di continuità, stravolgendo in diversi casi anche la struttura di gioco con bruschi salti dal sistema classico dei platform 3D (telecamera da dietro il protagonista) a quello laterale in stile Pandemonium (per chi non se lo ricorda: telecamera bloccata a lato dell'azione)
QUESTIONI TECNICO-CONCETTUALI
E' usanza ormai comune affermare che, se le console detengono lo scettro per la complessità poligonale all'interno di un videogame (Shenmue, Gran Turismo 3 A-spec) i PC dominano un altro settore abbastanza critico, quello delle texture. Evil Twin: Cyprien's Chronicles, come prima di lui il recente Max Payne, dà ulteriore sostegno a questa tesi mostrando texture di risoluzione elevatissima, dotate di una ricercatezza e un dettaglio tali da far apparire in certi casi l'immagine come un enorme quadro astratto
Giusto per fare un esempio, citiamo per prima cosa la simpatica uniforme di Cyprien nella sua veste umana: una salopette di jeans disegnata su schermo con tanto di pieghe del tessuto, parti scolorite e altre chicche che arricchiscono la sensazione di "usura" di un capo vestito per chissà quanto tempo. Passando ai fondali, il discorso resta ugualmente positivo per merito dell'engine tridimensionale che sorregge Evil Twin, in grado di gestire un'ottima distanza visiva e strutture poligonali imponenti, arricchendo il tutto con un catalogo di effetti speciali di tutto rispetto
La poca intuitività che contraddistingue l'intero sistema di controllo é imputabile in massima parte al sistema di telecamere: indecisi tra una gestione automatica e quella manuale, In Utero ha puntato a quella semiautomatica, giocandosi in un sol colpo tutte le possibilità di successo. Le inquadrature passano infatti dai campi lunghi ai primi piani senza soluzione di continuità, stravolgendo in diversi casi anche la struttura di gioco con bruschi salti dal sistema classico dei platform 3D (telecamera da dietro il protagonista) a quello laterale in stile Pandemonium (per chi non se lo ricorda: telecamera bloccata a lato dell'azione)
QUESTIONI TECNICO-CONCETTUALI
E' usanza ormai comune affermare che, se le console detengono lo scettro per la complessità poligonale all'interno di un videogame (Shenmue, Gran Turismo 3 A-spec) i PC dominano un altro settore abbastanza critico, quello delle texture. Evil Twin: Cyprien's Chronicles, come prima di lui il recente Max Payne, dà ulteriore sostegno a questa tesi mostrando texture di risoluzione elevatissima, dotate di una ricercatezza e un dettaglio tali da far apparire in certi casi l'immagine come un enorme quadro astratto
Giusto per fare un esempio, citiamo per prima cosa la simpatica uniforme di Cyprien nella sua veste umana: una salopette di jeans disegnata su schermo con tanto di pieghe del tessuto, parti scolorite e altre chicche che arricchiscono la sensazione di "usura" di un capo vestito per chissà quanto tempo. Passando ai fondali, il discorso resta ugualmente positivo per merito dell'engine tridimensionale che sorregge Evil Twin, in grado di gestire un'ottima distanza visiva e strutture poligonali imponenti, arricchendo il tutto con un catalogo di effetti speciali di tutto rispetto
Evil Twin: Cyprien's Chronicles
Evil Twin: Cyprien's Chronicles
Evil Twin: Cyprien's Chronicles tiene fede al suo nome presentandosi davvero "cattivo" nei confronti del giocatore. Non è raro, infatti, avere l'impressione che Cyprien si rifiuti di eseguire un dato comando (anche dei più semplici, come il salto) nonostante l'imput assegnato sia perfettamente corretto. Questo accade per via del sistema di controllo evidentemente impreciso, che aumenta la sfida presente nel gioco non per ragioni legate al livello di difficoltà, ma per l'attenzione aggiuntiva che l'utente deve indirizzare ai comandi. La gestione delle telecamere, tutto fuorché intuitiva o anche lontanamente utile, non aiuta a risollevare la situazione malgrado sia offerta la possibilità di gestire le inquadrature manualmente. Per fortuna, altri aspetti salvano il piccolo Cyprien dalla bocciatura (battuta inevitabile) a partire dall'ottima grafica (eccezionali alcune texture), dalla grande atmosfera che permea tutta l'avventura per arrivare alla vastità del mondo esplorabile, in grado di offrire davvero tantissime ore di divertimento a un appassionato del genere. E il problema di fondo è proprio questo: Evil Twin è davvero consigliabile solo ai veri fan perché la sua "difficoltà di utilizzo" potrebbe deludere, o addirittura innervosire, un pubblico meno abituato a problemi di questa natura.