EVIL ZONE
di
Dovendo acquistare un beat'em up per la propria PSX, ogni buon videogiocatore sa che la cosa migliore da fare é controllare se sulla confezione del CD siano presenti la parola "Namco" o "Capcom" (o magari anche "SNK"), ma non per questo i giochi prodotti da altre software house non devono essere tenuti nella massima considerazione, dato che é sempre possibile trovare qualche chicca destinata a particolari tipologie di giocatori. E' questo il caso di Evil Zone, che fin dall'introduzione (che purtroppo nella versione PAL é accompagnata da una colonna sonora decisamente meno trascinante della controparte Giapponese), fa capire di essere dedicato a chi spende buona parte dei suoi risparmi in manga e anime d'azione
La trama, come al solito, non ha una grossa rilevanza: immaginate il solito cattivone del caso (in questo caso una strega decisamente coreografica) ed una decina di lottatori pronti a mazzuolarsi allegramente per avere l'onore di combatterci assieme (tra questi toviamo un pò tutti gli stereotipi dell'animazione giapponese, dal bestione immenso con una spada di tre metri sino al maghetto bambino con le tipiche turbe adolescenziali). Come i più esperti tra di voi avranno già intuito, a voi toccherà il compito di prendere il controllo di uno dei suddetti lottatori e, attraverso mille peripezie, condurlo al proprio destino di gloria o di oblio. Non appena compiuto l'importante passo di decidere il vostro alter ego, vi ritroverete trasportati nel primo combattimento e, a questo punto, é probabile che i più appassionati del genere abbiano una reazione non troppo entusiastica, visto il limitato numero di comandi che potrete impartire
Nella fattispecie, avrete a disposizione un pulsante per l'attacco (che abbinato alla croce direzionale darà luogo a cariche, salti o altri generi di azioni offensive), uno per la difesa (disponibile come simpatico campo di forza attivabile anche mentre si ha l'avversario alle spalle, e che può respingere gli attacchi a distanza contro chi li ha utilizzati) e un'altro per caricare una barra d'energia supplementare che, una volta riempita (la lunghezza di tale processo é direttamente legata alla quantità di energia vitale che vi rimane), vi fornirà di una simpatica gemma rossa, utilizzabile per compiere svariate supermosse potentissime. Le altre mosse speciali (anche se in un gioco come questo é difficile trovare delle mosse che si possano definire "normali")si attivano stordendo l'avversario (solitamente con la combinazione avanti + attacco) e poi avvolgendolo in un cilindro rosso: una volta fatto questo, a seconda della distanza dal vostro obbiettivo, partirà un'altra sequenza di cazzottoni assortiti (questo sempre che il vostro personaggio non abbia metodi di attacco, diciamo, un pò strani: Danvaizer, ad esempio, non si scomoderà a menar le mani di persona, ma chiamerà addirittura un'astronave che, dall'orbita terrestre, scaglierà un potentissimo raggio laser sul malcapitato di turno -una specie di Bahamut Zero, per chi avesse giocato a Final Fantasy VII-). Queste sono, più o meno, tutte le varie tipologie di mosse che potrete eseguire (in realtà, volendo essere precisi, sono presenti anche delle mosse da corpo a corpo ma visto che -eccettuate le prese- hanno una potenza e una spettacolarità vagamente ridicole, é probabile che non le utilizzerete mai): come vedete, non é che i programmatori della Yuke's Media Creation si siano sprecati per ideare meccaniche di gioco particolarmente complesse, e ne é testimonianza il fatto che gli scontri, solitamente, si risolvono in un allegro scambio di proiettili di varia natura, spettacolare finché si vuole ma decisamente noioso alla lunga. Le modalità di gioco sono quelle classiche: c'é lo Story Mode (impreziosito da varie schermate e dialoghi che vi serviranno per capire lo svolgimento della trama), un Arcade Mode e il canonico Vs. Mode. Come in tutti i beat 'em up che si rispettino, portando a termine il gioco nelle varie modalità otterrete i soliti extra, che in Evil Zone prendono la forma di costumi alternativi per i lottatori (non é che i programmatori si siano impegnati molto, sotto questo punto di vista), nuovi personaggi e informazioni più o meno utili che andranno a formare una piccola enciclopedia alla quale si può accedere tramite la schermata delle opzioni
La trama, come al solito, non ha una grossa rilevanza: immaginate il solito cattivone del caso (in questo caso una strega decisamente coreografica) ed una decina di lottatori pronti a mazzuolarsi allegramente per avere l'onore di combatterci assieme (tra questi toviamo un pò tutti gli stereotipi dell'animazione giapponese, dal bestione immenso con una spada di tre metri sino al maghetto bambino con le tipiche turbe adolescenziali). Come i più esperti tra di voi avranno già intuito, a voi toccherà il compito di prendere il controllo di uno dei suddetti lottatori e, attraverso mille peripezie, condurlo al proprio destino di gloria o di oblio. Non appena compiuto l'importante passo di decidere il vostro alter ego, vi ritroverete trasportati nel primo combattimento e, a questo punto, é probabile che i più appassionati del genere abbiano una reazione non troppo entusiastica, visto il limitato numero di comandi che potrete impartire
Nella fattispecie, avrete a disposizione un pulsante per l'attacco (che abbinato alla croce direzionale darà luogo a cariche, salti o altri generi di azioni offensive), uno per la difesa (disponibile come simpatico campo di forza attivabile anche mentre si ha l'avversario alle spalle, e che può respingere gli attacchi a distanza contro chi li ha utilizzati) e un'altro per caricare una barra d'energia supplementare che, una volta riempita (la lunghezza di tale processo é direttamente legata alla quantità di energia vitale che vi rimane), vi fornirà di una simpatica gemma rossa, utilizzabile per compiere svariate supermosse potentissime. Le altre mosse speciali (anche se in un gioco come questo é difficile trovare delle mosse che si possano definire "normali")si attivano stordendo l'avversario (solitamente con la combinazione avanti + attacco) e poi avvolgendolo in un cilindro rosso: una volta fatto questo, a seconda della distanza dal vostro obbiettivo, partirà un'altra sequenza di cazzottoni assortiti (questo sempre che il vostro personaggio non abbia metodi di attacco, diciamo, un pò strani: Danvaizer, ad esempio, non si scomoderà a menar le mani di persona, ma chiamerà addirittura un'astronave che, dall'orbita terrestre, scaglierà un potentissimo raggio laser sul malcapitato di turno -una specie di Bahamut Zero, per chi avesse giocato a Final Fantasy VII-). Queste sono, più o meno, tutte le varie tipologie di mosse che potrete eseguire (in realtà, volendo essere precisi, sono presenti anche delle mosse da corpo a corpo ma visto che -eccettuate le prese- hanno una potenza e una spettacolarità vagamente ridicole, é probabile che non le utilizzerete mai): come vedete, non é che i programmatori della Yuke's Media Creation si siano sprecati per ideare meccaniche di gioco particolarmente complesse, e ne é testimonianza il fatto che gli scontri, solitamente, si risolvono in un allegro scambio di proiettili di varia natura, spettacolare finché si vuole ma decisamente noioso alla lunga. Le modalità di gioco sono quelle classiche: c'é lo Story Mode (impreziosito da varie schermate e dialoghi che vi serviranno per capire lo svolgimento della trama), un Arcade Mode e il canonico Vs. Mode. Come in tutti i beat 'em up che si rispettino, portando a termine il gioco nelle varie modalità otterrete i soliti extra, che in Evil Zone prendono la forma di costumi alternativi per i lottatori (non é che i programmatori si siano impegnati molto, sotto questo punto di vista), nuovi personaggi e informazioni più o meno utili che andranno a formare una piccola enciclopedia alla quale si può accedere tramite la schermata delle opzioni