EVIL ZONE

di Redazione Gamesurf
Terminata questa descrizione sommaria delle varie caratteristiche del gioco, é ora di cominciare a giudicare se il tutto merita l'esborso di denaro sonante: partiamo dalla grafica che, sebbene inferiore a quella di altri titoli per PlayStation, svolge egregiamente il suo compito, che non é tanto quello di avere animazioni fluidissime o poligoni particolarmente esaltanti, quanto quello di stupire il giocatore con un tripudio (di miccette...) di luci e colori. Questo può essere un bene o un male, dipende solo da cosa cercate in un gioco, quello che é certo é che non tornerete, mesi dopo l'acquisto, ad accendere la console solo per ammirare un particolare fondale o un personaggio. Il sonoro direi che se la cava senza infamia e senza lode, l'unico cruccio di questa versione europea del gioco é la mancanza del bellissimo brano iniziale che invece era presente nel gioco Giapponese (che, per chi lo volesse cercare in qualche negozio, si chiama Eretzvaju) e un doppiaggio decisamente sottotono

Arrivando alla sostanza vera e propria, comunque, posso dire che in effetti il giochillo in questione offre un certo grado di divertimento, soprattutto grazie alla fantasia (malata) di chi ha ideato le mosse dei lottatori. Se però cercate qualcosa che possa durare per più di una settimana, orientatevi tranquillamente sull'edizione platinum di Tekken 3...