Evolution GT
Due schermi e quattro ruote
Con l'incredibile successo avuto dal Nintendo DS, era più che prevedibile l'arrivo sulla piccola console giapponese, di giochi dedicati praticamente ad ogni genere e stile. Non hanno fatto eccezione i titoli di guida, nonostante non siano certo i motori ad essere storicamente una colonna trainante delle console portatili. Dopo l'uscita di vari titoli dalle fortune altalenanti, arriva sul nostro touch screen questo Evolution GT, sviluppato dagli studi Island Racing, costola nata da poco dai più famosi Firebrand Games, già “papà” di GRID e Track mania, sempre per DS.
Come i più attenti avranno già notato, il nome del progetto arriva direttamente da una creazione di qualche annetto fa della italianissima Milestone, onesto racing game in cui si provava fondere l'alta velocità con alcuni elementi dei giochi di ruolo. Nessuna velleità di gioco ibrido invece in questa occasione, dove l'unica occupazione del giocatore sarà quella di lanciare il proprio bolide nel più classico dei tentativi di arrivare primo al traguardo.
Sin dalle prime occhiate, Evolution Gt non sembra voler essere troppo generoso per quanto riguarda opzioni e modalità di gioco. Potremo cimentarci nelle tradizionali gare veloci, nelle corse ad abbassare il tempo sul giro secco o in una carriera, strada per la gloria sportiva e per il virtuale sbloccaggio di vetture e tracciati da giocare nelle prime due tipologie descritte. Appena intrapresa quella che dovrebbe essere la scalata al successo, arrivano le prime delusioni.
Più che una vera e propria carriera a cui ci siamo abituati nel corso degli ultimi anni di storia video ludica, saremo impegnati semplicemente in una escalation di competizioni divise per tipi di automobili, iniziando dal livello di difficoltà Principiante, per sbloccare via a via quelli successivi sino ad arrivare alla categoria Veterano. Oltre alla possibilità di decidere se usare il cambio manuale o automatico e la visuale da dietro la macchina o dal paraurti, non potremo fare altro che guidare, visto che ad ogni semaforo verde, ci ritroveremo un veicolo assegnato di default anche nel colore (selezionabile invece nelle gare veloci e a tempo).
Insomma, tempo poche ore e avrete sbloccato tutto quel che é stato messo a disposizione dagli sviluppatori: una dozzina di vetture più o meno performanti poco meno di dieci tracciati sparsi per il mondo, tra Costa Azzurra e città come Milano o Barcellona. Si, avete letto bene, tutto sarà disponibile in un lasso di tempo davvero breve, complice la scarsezza degli eventi disponibili e soprattutto la facilità con cui potrete arrivare alla vittoria, sia per un metodo di controllo estremamente facile, che per una intelligenza artificiale degli avversari deficitaria, anche ai massimi livelli di difficoltà.
Gli altri piloti sembreranno, infatti, poco interessati a metterci i bastoni tra le ruote e non sempre in grado di sfruttare le migliori traiettorie, anche a pista sgombra. Non ci aiuta nemmeno lo stile di guida, apprendibile in pochi giri, sia che si stia portando una Golf o una più veloce Corvette, basterà capire quando frenare prima delle curve e sfruttare la mancanza dei danni ai mezzi, rendendo molto spesso tristemente allettante arrivare a tutta velocità in una curva per poi “scivolare” sui muri di protezione, guadagnando metri sugli altri contendenti. Rapido, ma non certo indolore, quantomeno per chi é alla ricerca di un buon videogame.
Macchina d'epoca
Unico appiglio per la longevità, sembra essere il multiplayer. Mancando totalmente la possibilità di giocare con connessione wi-fi, segnaliamo la presenza di gare che potranno far sfidare sino ad un massimo di quattro piloti virtuali. Oltre alle partire da svolgere con quattro console e quattro cartucce, registriamo la sempre gradita opzione per giocare con una sola copia del gioco, scelta che limiterà le partite all'uso dello stesso modello di vettura per tutti, compromesso più che accettabile per darsi battaglia senza troppi patemi. Nessuna sorpresa particolarmente positiva invece dal comparto tecnico, dove assistiamo ad una prova non sufficiente da parte degli sviluppatori.
Graficamente Evolution GT non sembra voler sfruttare a dovere il Nintendo DS. Certo, i modelli dei bolidi non sono del tutto da buttare, ma mancano di alcuni dettagli che il DS ha in passato dimostrato di saper gestire. Simile discorso per i circuiti, incastonati in paesaggi a cavallo tra pochi elementi ben fatti e molti deludenti, su cui “troneggiano” delle texture sin troppo a bassa risoluzione. La povertà delle rifiniture, ha permesso un buon frame rate (anche se alcuni rallentamenti non mancano...), in grado di dare il giusto senso della velocità, anche se il risultato spesso viene inficiato dalla realizzazione dell'asfalto, gestito in maniera approssimativa al punto che, non di rado, guardandolo non capiremo la differenza tra l'andare ai 50 km/h o ai 200. Oltre a questo, i bug visivi non mancano, dando vita a frequente bad clipping, in un certo senso comprensibile e, soprattutto, ad imbarazzanti fenomeni di sparizioni delle vetture avversarie che, oltre a comparire in lontananza all'improvviso, spesso diventeranno di colpo “invisibili”, mostrando unicamente le ruote dopo la sparizione di tutta la carrozzeria...
Pollice verso anche per il comparto musicale, anche se, all'onor del vero, é forse uno dei lati che più si salva nell'intera produzione. Gli effetti sonori non sono malvagi, anche il rumore dei motori é diversificato per le vetture, e la colonna sonora offre interessanti spunti di hard rock. Peccato che, dopo le prime partite, ci renderemo conto che i brani sono pochissimi, ripetuti in loop per tutto l'evento e composti in maniera estremamente ripetitiva. Latitante il touch screen, relegato all'uso di navigatore per i menù, mentre i controlli digitali non soffrono di particolari difetti. Non pienamente sfruttata la presenza dei due schermi, che potevano sicuramente dare qualcosa di più. Mentre in quello superiore vedremo la gara, quello inferiore mostrerà il circuito dall'alto, con delle sfere che rappresenteranno le vetture in gara. Un peccato non aver inserito parte dell'hud accanto alla mappa, visto che si sarebbe potuto sfruttare lo spazio per far vedere i tempi dei vari giri compiuti, mentre nella soluzione scelta, dovremo accontentarci di leggere il tempo totale della gara e il giro più veloce.
Purtroppo i fattori che designano Evolution GT un gioco non riuscito, sono riscontrabili praticamente in ogni lato del prodotto, in grado di intrattenere per pochi giri su pista. Nonostante il genere non offra capolavori su questa piattaforma, potrete comunque trovare decisamente di meglio. Nel mentre, ci auguriamo che gli Island Racing affinino le loro capacità, ripartendo dai pochi spunti positivi, qui mestamente affossati dai troppi difetti.
Con l'incredibile successo avuto dal Nintendo DS, era più che prevedibile l'arrivo sulla piccola console giapponese, di giochi dedicati praticamente ad ogni genere e stile. Non hanno fatto eccezione i titoli di guida, nonostante non siano certo i motori ad essere storicamente una colonna trainante delle console portatili. Dopo l'uscita di vari titoli dalle fortune altalenanti, arriva sul nostro touch screen questo Evolution GT, sviluppato dagli studi Island Racing, costola nata da poco dai più famosi Firebrand Games, già “papà” di GRID e Track mania, sempre per DS.
Come i più attenti avranno già notato, il nome del progetto arriva direttamente da una creazione di qualche annetto fa della italianissima Milestone, onesto racing game in cui si provava fondere l'alta velocità con alcuni elementi dei giochi di ruolo. Nessuna velleità di gioco ibrido invece in questa occasione, dove l'unica occupazione del giocatore sarà quella di lanciare il proprio bolide nel più classico dei tentativi di arrivare primo al traguardo.
Sin dalle prime occhiate, Evolution Gt non sembra voler essere troppo generoso per quanto riguarda opzioni e modalità di gioco. Potremo cimentarci nelle tradizionali gare veloci, nelle corse ad abbassare il tempo sul giro secco o in una carriera, strada per la gloria sportiva e per il virtuale sbloccaggio di vetture e tracciati da giocare nelle prime due tipologie descritte. Appena intrapresa quella che dovrebbe essere la scalata al successo, arrivano le prime delusioni.
Più che una vera e propria carriera a cui ci siamo abituati nel corso degli ultimi anni di storia video ludica, saremo impegnati semplicemente in una escalation di competizioni divise per tipi di automobili, iniziando dal livello di difficoltà Principiante, per sbloccare via a via quelli successivi sino ad arrivare alla categoria Veterano. Oltre alla possibilità di decidere se usare il cambio manuale o automatico e la visuale da dietro la macchina o dal paraurti, non potremo fare altro che guidare, visto che ad ogni semaforo verde, ci ritroveremo un veicolo assegnato di default anche nel colore (selezionabile invece nelle gare veloci e a tempo).
Insomma, tempo poche ore e avrete sbloccato tutto quel che é stato messo a disposizione dagli sviluppatori: una dozzina di vetture più o meno performanti poco meno di dieci tracciati sparsi per il mondo, tra Costa Azzurra e città come Milano o Barcellona. Si, avete letto bene, tutto sarà disponibile in un lasso di tempo davvero breve, complice la scarsezza degli eventi disponibili e soprattutto la facilità con cui potrete arrivare alla vittoria, sia per un metodo di controllo estremamente facile, che per una intelligenza artificiale degli avversari deficitaria, anche ai massimi livelli di difficoltà.
Gli altri piloti sembreranno, infatti, poco interessati a metterci i bastoni tra le ruote e non sempre in grado di sfruttare le migliori traiettorie, anche a pista sgombra. Non ci aiuta nemmeno lo stile di guida, apprendibile in pochi giri, sia che si stia portando una Golf o una più veloce Corvette, basterà capire quando frenare prima delle curve e sfruttare la mancanza dei danni ai mezzi, rendendo molto spesso tristemente allettante arrivare a tutta velocità in una curva per poi “scivolare” sui muri di protezione, guadagnando metri sugli altri contendenti. Rapido, ma non certo indolore, quantomeno per chi é alla ricerca di un buon videogame.
Macchina d'epoca
Unico appiglio per la longevità, sembra essere il multiplayer. Mancando totalmente la possibilità di giocare con connessione wi-fi, segnaliamo la presenza di gare che potranno far sfidare sino ad un massimo di quattro piloti virtuali. Oltre alle partire da svolgere con quattro console e quattro cartucce, registriamo la sempre gradita opzione per giocare con una sola copia del gioco, scelta che limiterà le partite all'uso dello stesso modello di vettura per tutti, compromesso più che accettabile per darsi battaglia senza troppi patemi. Nessuna sorpresa particolarmente positiva invece dal comparto tecnico, dove assistiamo ad una prova non sufficiente da parte degli sviluppatori.
Graficamente Evolution GT non sembra voler sfruttare a dovere il Nintendo DS. Certo, i modelli dei bolidi non sono del tutto da buttare, ma mancano di alcuni dettagli che il DS ha in passato dimostrato di saper gestire. Simile discorso per i circuiti, incastonati in paesaggi a cavallo tra pochi elementi ben fatti e molti deludenti, su cui “troneggiano” delle texture sin troppo a bassa risoluzione. La povertà delle rifiniture, ha permesso un buon frame rate (anche se alcuni rallentamenti non mancano...), in grado di dare il giusto senso della velocità, anche se il risultato spesso viene inficiato dalla realizzazione dell'asfalto, gestito in maniera approssimativa al punto che, non di rado, guardandolo non capiremo la differenza tra l'andare ai 50 km/h o ai 200. Oltre a questo, i bug visivi non mancano, dando vita a frequente bad clipping, in un certo senso comprensibile e, soprattutto, ad imbarazzanti fenomeni di sparizioni delle vetture avversarie che, oltre a comparire in lontananza all'improvviso, spesso diventeranno di colpo “invisibili”, mostrando unicamente le ruote dopo la sparizione di tutta la carrozzeria...
Pollice verso anche per il comparto musicale, anche se, all'onor del vero, é forse uno dei lati che più si salva nell'intera produzione. Gli effetti sonori non sono malvagi, anche il rumore dei motori é diversificato per le vetture, e la colonna sonora offre interessanti spunti di hard rock. Peccato che, dopo le prime partite, ci renderemo conto che i brani sono pochissimi, ripetuti in loop per tutto l'evento e composti in maniera estremamente ripetitiva. Latitante il touch screen, relegato all'uso di navigatore per i menù, mentre i controlli digitali non soffrono di particolari difetti. Non pienamente sfruttata la presenza dei due schermi, che potevano sicuramente dare qualcosa di più. Mentre in quello superiore vedremo la gara, quello inferiore mostrerà il circuito dall'alto, con delle sfere che rappresenteranno le vetture in gara. Un peccato non aver inserito parte dell'hud accanto alla mappa, visto che si sarebbe potuto sfruttare lo spazio per far vedere i tempi dei vari giri compiuti, mentre nella soluzione scelta, dovremo accontentarci di leggere il tempo totale della gara e il giro più veloce.
Purtroppo i fattori che designano Evolution GT un gioco non riuscito, sono riscontrabili praticamente in ogni lato del prodotto, in grado di intrattenere per pochi giri su pista. Nonostante il genere non offra capolavori su questa piattaforma, potrete comunque trovare decisamente di meglio. Nel mentre, ci auguriamo che gli Island Racing affinino le loro capacità, ripartendo dai pochi spunti positivi, qui mestamente affossati dai troppi difetti.
Evolution GT
4.5
Voto
Redazione
Evolution GT
Se Nintendo DS deve offrire una maggiore qualità nei suoi titoli automobilistici, non inizierà certo a farlo con questo Evolution GT, mediocre praticamente in ogni suo lato. Nonostante qualche licenza affascinante, nulla riesce a convincere, a partire dalle scarne modalità di gioco per finire all'aspetto tecnico, passando per un gameplay sin troppo semplicistico. Impegnerete poche ore per terminare la carriera e sbloccare tutto quel che é stato inserito nella cartuccia, ma lo farete con la continua sensazione di trovarvi davanti ad un prodotto ancora in fase di sviluppo, visti alcuni macroscopici difetti grafici, muriche perennemente ripetute e intelligenza artificiale carente. Anche nella limitata offerta motoristica del DS, potrete trovare molto di meglio. Purtroppo, il brand di Evolution GT, esce con le ossa rotte da questa esperienza su due schermi.