Extreme Ghostbuster

di Paolo 'Mrninty' Mulas

I ghostbusters (gli acchiappa fantasmi) hanno certamente avuto l'apice della loro notorietà, a cavallo tra gli anni 80 e 90, grazie a due film di grande successo, e ad una serie animata molto popolare.
Quello che forse non tutti sanno, è che nel 1997, dall'idea di Dan Akroyd, che doveva stare alla base del terzo film, è nata invece una nuova serie animata, chiamata Extreme Ghostbusters, dove, dei vecchi personaggi che formavano l'originario cast, sono rimasti solamente Egon e Janine che nel frattempo hanno addestrato una nuova squadra antispettri.

Come abbiamo già annunciato in prefazione, potremo prendere il controllo di Eduardo e Kilye, alternandoli a nostro piacimento ed in qualsiasi momento nel corso dell'avventura.
Eduardo è un ragazzo ribelle e cinico. Nonostante la sua proverbiale pigrizia non ha esitato un attimo ad accorrere in aiuto dei due colleghi scomparsi.
È equipaggiato con una pistola a protoni molto potente, che può sparare in tutte le direzioni con flusso continuo. Oltre a ciò, dispone pure di bombe a protoni, utili per rimuovere anche gli ostacoli più grandi, ma purtroppo è piuttosto lento e a causa della sua mole, non riesce nemmeno a saltare molto in alto.
Kilye, invece è una ragazza esperta di fenomeni paranormali, e grande ammiratrice del suo capo, il professor Egon.

Ella è armata di cannone protonico, notevolmente meno potente di quello del suo compagno, ma che spara a ripetizione. È l'unica del team che dispone delle trappole per fantasmi ed è notevolmente più veloce e più agile (riesce ad eseguire pure salti doppi) di Eduardo.

Il gioco è strutturato in quattro aree: il grattacielo, il cimitero, il teatro e il museo di scienze botaniche; ognuna di queste è suddivisa in quattro diverse zone, per un totale quindi di ben 12 livelli.
Però prima di poter esplorare ogni area, dovremo letteralmente arrivarci, grazie all'ausilio della Ecto1, la famosissima autoambulanza simbolo dei Ghostbusters.
In questa modalità, infatti, alla guida del bislacco mezzo, dovremo attraversare varie zone della città, ed entro un tempo limite raggiungere il luogo dove dovremo intervenire.

La visuale dall'alto in stile Micromachines, permette un'agevole controllo del mezzo, ma a causa delle volute limitazioni della strada tramite guard rail et simila, rendono il percorso unico e obbligato, e bisognerà prestare attenzione solamente al countdown dei secondi, e alle varie macchine parcheggiate e transenne che cercheranno in maniera molto passiva di ostacolarci.
La modalità corsa si rivela così un semplice diversivo dell'avventura principale, oltre che un dovuto omaggio al primo Ghostbusters per Commodore 64.


L'avventura principale invece, è un mix abbastanza riuscito, tra platform 2d e sparatutto;
la componente dei salti, è infatti sempre fondamentale, e questi dovranno essere sempre ben calibrati per raggiungere agevolmente piattaforme sia fisse che in movimento.
Altrettanto importante è l'aspetto shott'em up del titolo; non servirà forse l'abilità di cecchino di giochi come Goldeneye, ma la mira e soprattutto il tempismo, saranno elementi fondamentali per sparare e catturare così i vari fantasmi.

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